La più antica grammatica italiana che si conosca è trasmessa, anonima, dalle prime carte del codice Reginense Latino 1370 della Biblioteca Apostolica Vaticana (nota perciò come Grammatichetta vaticana; [...] Il testo risulta copiato nel 1508 da un esemplare allora conservato a Firenze nella Biblioteca medicea, oggi perduto. la collaborazione di A. Castelvecchi, Torino, UTET.
Silvestri, Paolo (2001), Le grammatiche italiane per ispanofoni (secoli XVI-XIX ...
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I verbi transitivi e quelli intransitivi (la cui definizione e la cui terminologia furono fissate già nella grammatica antica) rappresentano un’opposizione fondamentale tra i ➔ verbi di una lingua. Nella [...] b. Mario ha fatto preparare la torta a sua zia / da sua zia
Nei diversi sottotipi di costrutti triargomentali il destinario / , Paolo (1849), Delle storie contro i Pagani libri VII, volgarizzamento di Bono Giamboni, con note di F. Tassi, Firenze, T ...
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I testi espositivi sono un tipo di testo (➔ testo, tipi di) la cui funzione principale consiste nel trasmettere un sapere. Per questa funzione, essi vengono anche chiamati testi informativi (Combettes [...] digressione sul fratello Borso] (adattato da Corpus di italiano parlato, a cura di E. Cresti, Firenze, Accademia della Crusca, 2000, 2 già citato manuale intitolato L’italiano contemporaneo di Paolo D’Achille, i primi cinque capitoli sono dedicati ...
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Con il termine arabismi si intende una particolare classe di esotismi, molti dei quali successivamente integratisi nel vocabolario italiano e allineatisi alla morfologia della nostra lingua (➔ adattamento; [...] (1992a), La cultura araba, in Lo spazio letterario del Medioevo, diretto da G. Cavallo, C. Leonardi & E. Menesto, Roma, Salerno della Crusca (Firenze 21-22 ottobre 1992), Firenze, presso l’ pp. 1639-1648.
Manni, Paola (2001), La matematica in ...
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La produzione in prosa e in poesia del XVII secolo è concepita all’insegna del barocco, ispirata cioè all’abnorme e tendente all’iperbole e alla ‘maraviglia’. Il senso dispregiativo del termine si estese [...] teorizzata daPaolo Aresi e da Francesco Panigarola, e praticata con teatrale stile ‘missionario’ da padre Mulino (1a ed. 1994).
Migliorini, Bruno (19785), Storia della lingua italiana, Firenze, Sansoni (1a ed. 1937).
Moretti, Franco (a cura di) (2001 ...
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Un italianismo è un prestito dall’italiano (➔ prestiti) a un’altra lingua (oltre ai prestiti veri e propri, diretti e indiretti, si considerano anche l’induzione, i ➔ calchi e lo pseudoprestito). Non sempre [...] Torino, Rosenberg & Sellier, 2 voll.
D’Achille, Paolo (2008), Dagli Appennini ai Carpazi. I difficili percorsi degli - 3 giugno 1988), a cura di I. Baldelli & B.M. Da Rif, Firenze, Olschki, 2 voll., vol. 2º, pp. 519-531.
Paiva, Maria Helena ...
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Si chiama dislocazione (cioè «spostamento») un tipo di costruzione tipica della lingua parlata (ma riscontrabile, fin dall’italiano antico, anche in alcune varietà di quella scritta: vedi oltre; ➔ lingue [...] scelta io
(13) Suono il pianoforte da quando avevo dieci anni. Adesso studio Matematica , ad andare in discoteca (Paolo Nori, Noi le farem vendetta Firenze, LABLITA, Laboratorio linguistico del dipartimento di italianistica dell’università di Firenze ...
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Assumiamo convenzionalmente che l’età umanistica e rinascimentale coincida con i secoli XV e XVI. È questa l’epoca, in Italia come negli altri paesi dell’Europa occidentale, dell’emergere delle lingue [...] condizione politica della Penisola e la sua percezione da parte delle classi dirigenti e degli uomini Solo gli umanisti operanti a Firenze, dato che le Tre Corone 1470-1570), Bologna, il Mulino.
Trovato, Paolo (1994), Il primo Cinquecento, in Storia ...
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In linguistica il termine europeismo ha vari significati. Possono essere definiti europeismi tratti comuni a più lingue d’Europa, ma anche elementi formativi di parole (come prefissi e suffissi), locuzioni [...] parola (o espressione) che, partendo da una lingua europea, si è diffusa linguistica. Profilo storico e tipologico, Firenze, Le Monnier.
Orioles, Vincenzo , Bulzoni, pp. 119-134.
Ramat, Paolo (1999), Typologisches Vergleichen und Areallinguistik, in ...
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Tra le varietà regionali italiane, quella di Roma presenta alcune caratteristiche specifiche: da un lato si tratta, ormai da molti decenni, della varietà con cui tutti gli italiani vengono più spesso a [...] (ma non tutto il Lazio) segue sostanzialmente Firenze (a [kː]asa, è [vː]ero adesso (è frequente anche da mo o da quel dì «da tanto tempo») e . Marcato, Padova, Unipress, pp. 183-196.
D’Achille, Paolo & Viviani, Andrea (a cura di) (2007), La lingua ...
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calcio posizionale loc. s.le m. Nel calcio, sistema di gioco che prevede l’occupazione di posizioni e spazi specifici in campo da parte dei giocatori, che devono sempre tenere conto del posizionamento dei compagni e degli avversari, con l'obiettivo...
santo
agg. e s. m. (f. -a) [lat. sanctus, propr. part. pass. di sancire «sancire, rendere sacro», in rapporto etimologico con sacer «sacro», essendo anche questo connesso con sancire]. – 1. agg. a. In origine, equivalente di sacro, riferito...