Col termine burocratese si indicano, con accezione negativa, lo stile comunicativo e il linguaggio inutilmente complicato utilizzati da amministrazioni e istituzioni pubbliche nelle comunicazioni (prevalentemente [...] (si dà avviso che, si porta a conoscenza della S.V. che) e l’uso del futuro con valore deontico: l Una storia sociale dell’italiano, Roma, Carocci, pp. 213-240.
Zolli, Paolo (1980), Introduzione, in Gambini, Carlo, Alcune frasi e voci errate nel foro ...
Leggi Tutto
Gli aggettivi qualificativi sono la maggior parte degli ➔ aggettivi e formano al tempo stesso una lista che può essere illimitatamente arricchita. Hanno le seguenti proprietà:
(a) in funzione di ➔ attributo, [...] , umido, ruvido, forte, pulito, caldo, aspro;
(v) collocazione o origine geografica: alpino, meridionale, mediterraneo, ecc accompagnato da una lieve tristezza (Capriolo 1991: 67)
Capriolo, Paola (1991), Il nocchiero, Milano, Feltrinelli.
DOP (2008) ...
Leggi Tutto
La punteggiatura (lat. interpunctio) è un sistema di segni convenzionali impiegato nello scritto per segnalare le relazioni logiche e sintattiche tra le diverse parti della frase, le pause della lettura [...] i segni di interpunzione: per es., in iscrizioni anteriori al V secolo a.C. sono attestati il tratto verticale e i tre , Alessandria, Edizioni dell’Orso, pp. 25-71.
Trovato, Paolo (1992), Serie di caratteri, formato e sistemi di interpunzione nella ...
Leggi Tutto
L’estensione dell’area dialettale comunemente definita lombarda si sovrappone solo parzialmente a quella dell’odierna Lombardia amministrativa. Ciò è certamente in relazione con la storia del territorio, [...] [brøt] «brutto», [iˈse] «così» (milan. [ˈbryt], [inˈʃi]);
(d) caduta di [v] intervocalica: [kaˈɛi] «capelli», [la ˈaka] «la mucca» (milan. [kaˈvɛi], [la ˈ Da Lancino Curti (1462-1512), al pittore Gian Paolo Lomazzo (1538-1600), a Carlo Maria Maggi ( ...
Leggi Tutto
Per lingua inventata si intende una lingua artificiale, provvista di proprie regole sintattiche (descritte o meno) e proprio lessico (inventariato o meno). Sono state inventate lingue artificiali per motivi [...] queste ultime si distinguono lingue di gioco (come l’alfabeto farfallino infantile: v. oltre) o artistiche (come lo scat jazzistico o il Newspeak di a una finale distruzione del linguaggio.
Albani, Paolo & Buonarroti, Berlinghiero (1994), Aga ...
Leggi Tutto
Francesco Guicciardini nacque a Firenze, il 6 marzo 1483, da importante famiglia fiorentina. Dottore in legge nel 1505, nel 1511 fu ambasciatore in Spagna. Tornato a Firenze all’inizio del 1514, nel 1516 [...] campagna. Il 29 giugno 1529 Clemente VII stipulò con Carlo V un trattato che prevedeva anche il ritorno dei Medici a Firenze ’ Medici. Morto Clemente VII (25 settembre 1534), papa Paolo III nominò un altro governatore di Bologna e Guicciardini rientrò ...
Leggi Tutto
Si dice spesso che la lingua franca parlata dal X secolo negli ambiti marittimi e mercantili del Mediterraneo avesse una base italiana o spagnola nel bacino occidentale e una base veneziana in quello orientale [...] altre Lingue.
Dopo che gli Ottomani scacciarono l’Ordine da Rodi, Carlo V offrì le isole di Malta in feudo ai Cavalieri, che vi si presentazione degli Statuti tradotti dal latino in italiano da Paolo Del Rosso e pubblicati a Firenze nel 1567, ...
Leggi Tutto
Aleramo, Sibilla & Campana, Dino (2000), Un viaggio chiamato amore. Lettere 1916-1918, a cura di B. Conti, Milano, Feltrinelli.
Asor Rosa, Alberto (2002), L’alba di un mondo nuovo, Torino, Einaudi.
Bachelard, [...] settoriali in Italia, Milano, Bompiani, pp. 61-89.
Benincà, Paola (20012), Fenomenologia della dislocazione a sinistra, in Renzi, Salvi a cura di), L’italiano oltre frontiera. Atti del V convegno internazionale (Leuven 22-25 aprile 1998), Leuven, ...
Leggi Tutto
Una lingua possiede generalmente un corredo di parole ritenute a vario titolo proibite o sconvenienti (dette usualmente parolacce), utilizzate a volte, in chiave metaforica, come ➔ insulti o imprecazioni, [...] James Joyce a Henry Miller, da ➔ Pier Paolo Pasolini a Pier Vittorio Tondelli, annovera numerose opere settentrionale, le balle – o gli zebedei); da culo («ma son un che v’ho in culo a tutta botta», Alessandro Tassoni) derivano faccia da (o di ...
Leggi Tutto
Gian Giorgio Trissino, nato a Vicenza nel 1478 e morto a Roma nel 1550, è uno dei letterati di maggior rilievo della prima metà del Cinquecento (➔ Umanesimo e Rinascimento, lingua dell’) e il più importante [...] missioni diplomatiche per Leone X, Clemente VII e Paolo III.
Tra le opere poetiche di Trissino vanno ricordate interno di parola), tra i vocale e j semiconsonante, tra u e v. In seguito alle osservazioni di Tolomei, usò il segno ʃ per distinguere ...
Leggi Tutto
disiscrivere v. tr. Cancellare qualcuno o qualcosa dall’elenco degli iscritti; revocare l’iscrizione di qualcuno o qualcosa. || disiscriversi v. rifl. Revocare la propria iscrizione, cancellarsi dall’elenco degli iscritti. | Part. pass. disiscritta/o,...
santo
agg. e s. m. (f. -a) [lat. sanctus, propr. part. pass. di sancire «sancire, rendere sacro», in rapporto etimologico con sacer «sacro», essendo anche questo connesso con sancire]. – 1. agg. a. In origine, equivalente di sacro, riferito...