Il passato remoto è un tempo semplice (➔ tempi semplici; ➔ coniugazione verbale) dell’➔indicativo, che esprime un evento avvenuto nel passato senza che ci sia relazione tra il momento dell’enunciazione [...] trattarsi di un passato lontano:
(2) ieri incontrammo Paolo in piazza
In generale il passato remoto permette la una funzione per la quale oggi si userebbe l’imperfetto):
(19)
Una montagna v’è che già fu lieta
d’acqua e di fronde, che si chiamò Ida; ...
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Il vocativo è un elemento nominale (1) o più raramente pronominale (2) che serve a richiamare l’attenzione di un destinatario rivolgendogli la parola, e a identificarlo selezionandolo fra diversi possibili [...] (Calvino 1949: 76)
(3) “E a questo punto, signori miei, v’invito a togliervi il cappello” (De Crescenzo 1985: 36)
Il vocativo è 1995, pp. 225-257 e 545-550.
D’Achille Paolo (1995), A Paolo, e falla finita! Una nota sull’a allocutivo nel romanesco ...
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I verbi di percezione sono ➔ verbi che denotano processi percettivi (vedere, sentire, fiutare, ecc.) che hanno luogo in un soggetto esperiente. Rimandando alla sfera sensoriale (specialmente visiva o uditiva), [...] Giorgio
b. ho visto regalare un libro a Maria da Paolo
In questi ultimi due esempi sono evidenti corrispondenze con la costruzione °, pp. 491-567.
Il Novellino (2008), a cura di V. Mouchet, introduzione di L. Battaglia Ricci, Milano, Rizzoli.
Cordin ...
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Il termine appellativo è usato in grammatica e in linguistica con vari significati:
(a) come sinonimo di nome comune, in opposizione a nome proprio, all’interno della classe dei nomi (➔ nomi);
(b) come [...] latina:
(38) O animal grazïoso e benigno (Dante, Inf. V, 88)
(39) O partigiano, portami via, che mi sento di i soldi?
(44) vi prego, o mia signora.
D’Achille, Paolo (1995), “A Paolo, e falla finita!” Una nota sull’a allocutivo nel romanesco e nell ...
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La definizione di lingua pedantesca si basa sul fatto che proprio la lingua presiede alla costituzione della figura del Pedante in diverse commedie (e di differente area regionale) del Cinquecento (➔ Umanesimo [...] diverso, da Apuleio a Plinio il vecchio, da Gellio a Paolo Diacono (e dai più ‘classici’ Catullo, Lucano, con non più intenzionalmente allusivi; ad es.: lanista I, 6 (Hypn. 384), tantillo V, 11 (Hypn. 383), latibuli VII, 14 (Hypn. 6), famulitio IX, 7 ...
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Le iscrizioni e le lapidi rientrano nelle «scritture d’apparato» (Petrucci 1986) e si distinguono, tanto per il diverso supporto materiale (la pietra o il bronzo), quanto sul piano linguistico e testuale, [...] l’assenza di punteggiatura; la resa con l’unico segno «V» sia della ‹v› sia dalla ‹u›, abbandonata del tutto solo in anni recenti ESI.
Cuppini, Silvia, De Marzi, Giacomo & Desideri, Paola (1995), La memoria storica tra parola e immagine. I ...
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I verbi predicativi sono ➔ verbi che hanno significato lessicale pieno e possono dare luogo autonomamente a un predicato verbale di senso compiuto; essi sono in opposizione ai verbi copulativi, che necessitano [...] preposizionale
(32) [Claudia]sintagma nominale ha costretto [Paolo]sintagma nominale [a rispondere]frase
(33) [Claudia]sintagma , 21-25 febbraio 1995), a cura di T. De Mauro & V. Lo Cascio, Roma, Bulzoni, pp. 113-129.
Salvi, Giampaolo (1988 ...
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I grafemi sono le unità grafiche elementari, non suddivisibili ulteriormente, che servono a riprodurre nello scritto i suoni di una lingua. Il termine, modellato sulla serie fonema, morfema, ecc., contiene [...] a› ‹b› ‹d› ‹f› ‹l› ‹m› ‹n› ‹p› ‹r› ‹t› ‹v›). Serianni (1997) classifica i restanti 10 in tre tipologie: polivalenti (‹e› ‹o› ‹i› ‹u› generale, Torino, UTET (1a ed. 1997).
D’Achille, Paolo (20042), Breve grammatica storica dell’italiano, Roma, Carocci ...
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PAVOLINI, Paolo Emilio
Carmela Mastrangelo
– Primogenito di Giovanni, insegnante di origini elbane, e di Lidia (o Lida) Vanneschi, figlia di un capitano dell’esercito, nacque a Livorno il 10 luglio [...] , dopo la morte di Margherita, sposò Paola Faggioli, sua allieva e collaboratrice, dalla quale 1920, n. 2, p. 1; P., VI. Lingue dell’India, in Rivista degli studi orientali, V (1927), 2, pp. 247-258; G. Pasquali, Ricordo di P.E. P., in Primato, 1 ...
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L’espressione costruzione passiva indica un gruppo di costrutti sintattici che servono a esprimere una delle ➔ diatesi possibili in italiano, cioè la diatesi passiva. La frase nell’esempio (1) contiene [...] (Klaiman 1991: 3) al punto da potere essere omesso (v. oltre). Dal punto di vista logico-semantico, quindi, la non marcate (Sansò 2003: 103):
(3)
a. è arrivato Paolo
b. nell’abitazione sono state trovate alcune tracce di sangue
Alla luce ...
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disiscrivere v. tr. Cancellare qualcuno o qualcosa dall’elenco degli iscritti; revocare l’iscrizione di qualcuno o qualcosa. || disiscriversi v. rifl. Revocare la propria iscrizione, cancellarsi dall’elenco degli iscritti. | Part. pass. disiscritta/o,...
santo
agg. e s. m. (f. -a) [lat. sanctus, propr. part. pass. di sancire «sancire, rendere sacro», in rapporto etimologico con sacer «sacro», essendo anche questo connesso con sancire]. – 1. agg. a. In origine, equivalente di sacro, riferito...