Apostolo e autore del Vangelo che nelle edizioni della Bibbia precede sempre gli altri tre. Circa la personalità di M. abbiamo notizie molto scarse. Dal Nuovo Testamento si desume solo che egli aveva un [...] in maniera precisa l'istituzione della nuova società cristiana, fondata su Pietro (16, 18); e in esso, nelle numerose parabole del Regno, sono illustrate meglio che altrove le caratteristiche e le esigenze individuali e sociali che scaturiscono dalla ...
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Pseudonimo del writer ed artista statunitense Lenny McGurr (n. New York 1955). Formatosi nell’ambiente dell’era pioneristica del graffiti-writing è autore, in una fase successiva, del sovvertimento della [...] di uno spray pittorico che si dispiega su tela in cosmiche atmosfere solcate da un agglomerato grafico di linee, parabole e forme geometriche semplici, nelle quali la stilizzata struttura di un atomo e la sembianza aliena del cosiddetto Pointman ...
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Satta Flores, Stefano
Andrea Di Mario
Attore cinematografico, teatrale e televisivo, nato a Napoli il 14 gennaio 1937 e morto a Roma il 22 ottobre 1985. Contraddistinto da una forte presenza scenica, [...] Inferiore, critico cinematografico neorealista. Negli anni succesivi partecipò per lo più a film di carattere storico-politico e a parabole amare sulla società italiana: nel 1976 fu Carlo Pisacane in Quant'è bello lu morire acciso di Ennio Lorenzini ...
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Missionario e compagno degli apostoli Paolo e Pietro, autore del Vangelo che porta il suo nome. Pietro lo chiama suo figlio e tutte le testimonianze antiche lo presentano come suo interprete. Il Vangelo [...] dovrebbe contenere la biografia di Gesù; in realtà abbiamo solo una breve raccolta di poche massime staccate, di talune parabole e in particolare di miracoli operati da Gesù; non compare una disposizione cronologica; neppure si nota, come nel Vangelo ...
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Kieślowski, Krzysztof
Giovanni Grazzini
Regista cinematografico e televisivo polacco, nato a Varsavia il 27 giugno 1941, morto ivi il 13 marzo 1996. Conseguito il diploma in scenografia, si iscrisse [...] 1982, valendosi di K. Piesiewicz come sceneggiatore, K. aveva cominciato a progettare Dekalog (Decalogo), la serie di dieci parabole, per la TV e il cinema, che lo avrebbero collocato fra i maggiori rappresentanti del realismo simbolico. Uscirono nel ...
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JEROCADES, Antonio
Maria Luisa Perna
Nacque il 1° sett. 1738 a Parghelia, piccolo centro nei pressi di Tropea in Calabria, da Andrea, pescatore e mercante, e dalla sua seconda moglie, Antonia Pietropaolo. [...] […]. L'umano sapere non era allora che favola o, come diceva Vico, lingua reale" (p. 104).
I miti antichi e le parabole sono dunque la veste allegorica di cui lo J. riveste il suo maggiore impegno: la diffusione del verbo massonico. Infatti, a Napoli ...
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ANGELI, Stefano degli
Mario Gliozzi
Nacque a Venezia il 23 sett. 1623 e intraprese presto la carriera ecclesiastica vestendo l'abito dei gesuati, che mutò in quello di prete secolare, quando, nel 1668, [...] di E. Torricelli, adoperando i metodi propri di questi scienziati, allo scopo di ricercare le proprietà delle curve allora note (parabole, iperboli, cicloidi, spirali di grado superiore), le loro aree e i volumi dei solidi in diverse maniere generati ...
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Kiarostami, Abbas
Bruno Roberti
Regista e sceneggiatore cinematografico iraniano, nato a Teheran il 22 giugno 1940. I film di K., raro esempio di coerenza stilistica, rigore e libertà creativa, sono [...] dal Kānun (che finanziò d'altronde fino al 1992 anche quasi tutti i film a soggetto di K.). Sono piccole parabole morali, in cui la tersa e implacabile osservazione del comportamento e della psicologia dei bambini, sollecitati dal denudante occhio ...
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Confucio e il confucianesimo
Maurizio Paolillo
L'insegnamento morale che per secoli è stato alla base della società cinese
Confucio, vissuto in Cina fra il 6° e il 5° secolo a.C., andò per tutta la [...] delle sue parole venne raccolto da alcuni discepoli in un libro, noto come i Dialoghi, che è composto di brevi parabole che chiariscono il pensiero del Maestro.
Secondo Confucio, la società del suo tempo era piena di aspetti negativi: in particolare ...
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BROGI, Giuseppe
Amedeo Quondam
Nato a Roma il 1º genn. 1702 da Domenico, capomastro muratore, e da Alessandra Maria Villegiardi, studiò dapprima presso i padri delle scuole pie, poi, all'età di dodici [...] fu iscritto dal Crescimbeni, e il fatto ha una sua significativa validità di segnalazione dei termini di svolgimento della parabola discendente dell'Accademia romana, che nel 1726 vive ancora dei fasti del suo primo custodiato, ma finirà, proprio con ...
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parabola1
paràbola1 s. f. [dal lat. parabŏla, gr. παραβολή, der. del tema di παραβάλλω «confrontare»]. – 1. a. Presso i Greci e i Latini, termine che significò propriam. comparazione, similitudine, per mezzo della quale si chiarisce un argomento...
parabolano1
parabolano1 agg. e s. m. (f. -a) [der. di parabola1, nel sign. ant. di «parola»], non com. – Chiacchierone, ciarlone, millantatore: nella nostra città noi non vogliamo parabolani (Goldoni). Come agg., fatto di chiacchiere vuote...