Scrittore spagnolo (n. Barcellona 1943). È autore di romanzi in cui i canoni del genere poliziesco o del feuilleton sono utilizzati per narrare, con fantasia e umorismo, intricate e inverosimili avventure, [...] (1979) e El laberinto de las aceitunas (1982), in cui agisce da protagonista un detective dai connotati assurdi e parodici. Tra le altre opere ricordiamo: La ciudad de los prodigios (1986); La isla inaudita (1989); Barcelona modernista (1989); Sin ...
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Scrittrice britannica (Eastbourne 1940 - Londra 1992). Cominciò a lavorare come giornalista a Croydon, nel Surrey (1958-61), quindi si trasferì a Bristol, dove si laureò in letteratura inglese medievale. [...] e valori istituzionali è al centro della sua opera, caratterizzata da una scrittura di alto manierismo, ricca di elementi parodici e gergali. I primi romanzi, Shadow dance (1966) e The magic toyshop (1967), sono ambientati in squallidi quartieri di ...
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MacBETH, George Mann
Rosario Portale
Poeta e narratore scozzese, nato a Shotts (Lanarkshire) il 19 gennaio 1932. Laureato in lettere classiche e filosofia al New College di Oxford, dal 1955 al 1976 [...] performance.
Alle poesie della prima fase (A form of words, 1954), caratterizzate da elementi grotteschi, macabri, violenti, parodici e da sperimentalismo verbale, sono subentrate composizioni di respiro e di visione più ampi, nelle quali la poesia ...
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FUENTES, Carlos
Luisa Pranzetti
Scrittore messicano, nato a Città di Messico l'11 novembre 1928. Ha vissuto a lungo in Brasile, Stati Uniti, Chile e Svizzera, dove ha completato gli studi in diritto [...] di F. si distingue per l'uso costante di analogie, citazioni implicite ed esplicite, che a volte assumono toni parodici e allegorici e in altre occasioni servono a spiegare la realtà messicana intesa come insieme di errori, mistificazioni e ...
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Nei protocolli della linguistica moderna per linguaggio poetico si intende un particolare uso della lingua finalizzato a ottenere la comunicazione attraverso l’evidenza e la valorizzazione degli strumenti [...] poesia o di generi affini. Ma non solo; anche la prosa lo fa, specie quando ha segni espressionisti o comici o parodici.
Si capisce comunque che le proprietà della lingua poetica sono più evidenti e operanti nella poesia e nel teatro in versi, e ...
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PARIATI, Pietro Giovanni
Nicola Catelli
– Nacque a Reggio nell’Emilia il 26 marzo 1665 da Giovan Battista e da Lucrezia Carretti (morta nel 1698). Il padre, di origine francese, citato nei documenti [...] i drammi per musica composti da Nicolò Minato), dall’inclusione di scene prettamente ridicole, dall’accentuazione degli elementi satirici e parodici che a volta contenevano, anche in questo caso in accordo con la tradizione, riferimenti ‘a chiave’ a ...
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PAGANO, Nunziante
Corrado Calenda
PAGANO, Nunziante. – Nacque a Cava de’ Tirreni nel 1681, da Alessio e Teresa Trara.
La famiglia, che fiorì per secoli nel territorio cavese, vantava tradizioni nel [...] (di là dalle ripetute dichiarazioni di fedeltà) dell’opera originale, di cui, senza giungere mai a effetti parodici, si accentua sistematicamente il versante umoristico, con soluzioni molto brillanti nella traduzione, che mira a mettere in evidenza ...
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Giacomo Leopardi (Recanati 1798 - Napoli 1837) ricevette nell’infanzia un’educazione tradizionale, affidata a istruttori ecclesiastici. L’analisi linguistica degli scritti del periodo 1809-1810 non a caso [...] crudi (pricissione «processione», giuca «gioca», fussono «fossero», ecc.) per ottenere un effetto falso-antico in alcuni testi parodici scritti in una lingua pseudo-trecentesca (sul Martirio de’ Santi Padri, cfr. Serianni 2002: 38-44).
È bene ...
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CIELO D'ALCAMO
MMargherita Spampinato Beretta
Il contrasto Rosa fresca aulentissima attribuito a C. apre il quarto fascicolo del ms. Vat. Lat. 3793 (V), dedicato al genere 'mediocre' (non necessariamente [...] fiorentina, veniva recepito dagli stessi lettori di Giacomo da Lentini e di Guido delle Colonne, "accettato per i suoi caratteri parodici ma forse anche per il suo grado di riuscita stilistica e qualitativa" (Varvaro, 1987, p. 97). C. si rivela poeta ...
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LANDO, Ortensio
Simonetta Adorni Braccesi
Simone Ragagli
Nacque a Milano da Domenico, originario di Piacenza e forse appartenente alla nobile famiglia Landi, e da Caterina Castelletta, milanese. L'anno [...] dedicati a J.J. Fugger e stampati senza il nome dell'autore.
Undici autori fittizi o rispondenti a fini parodici celebrano altrettanti animali, secondo diversi modelli letterari, tra cui Luciano, Virgilio e Agrippa: proprio il più importante sermone ...
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parodia
parodìa s. f. [dal gr. παρῳδία, comp. di παρα- per indicare somiglianza e ᾠδή «canto»; cfr. lat. tardo parodĭa]. – 1. a. Travestimento burlesco di un’opera d’arte, a scopo satirico, umoristico o anche critico, consistente, nel caso...
parodiare
v. tr. [der. di parodia] (rare le forme rizotoniche io paròdio, ecc.). – Fare la parodia, mettere in parodia; imitare in modo ridicolo: p. una tragedia, una canzone, un poeta, un attore, un uomo politico.