TEATRO
Ferdinando Taviani
(XXXIII, p. 353; App. II, II, p. 948; III, II, p. 902; IV, III, p. 583)
È ormai impossibile pensare ''il teatro'' al singolare. La pluralità de ''i teatri'', delle tradizioni [...] dio costituiscono un dittico sulla fame materiale e spirituale. Nella ''fame'' Brook individua un tema che dovrebbe essere in grado di a dirlo sia il personaggio che legge o quello di cui egli legge le parole. Il libro viene chiuso. I due alzano ...
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MANZONI, Alessandro
Attilio Momigliano
Alessandro M. nacque a Milano il 7 marzo 1785 da Pietro e da Giulia Beccaria. Studiò, non in casa, dove i genitori vivevano in disaccordo, ma nei collegi di Merate [...] Italiani e Italiani e sono rappresentate come un castigo diDio le invasioni degli stranieri.
La tragedia è accompagnata da paroladi conforto verso la nuova vita, e concorda con lui la liberazione di Lucia. Renzo, capitato a Milano in un giorno di ...
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FRANCIA
Emmanuel DE MARTONNE
Pino FORTINI
Emmanuel DE MARTONNE
Luigi CHATRIAN
Carlo DE ANGELIS
Giulio COSTANZI
Anna Maria RATTI
Raymond LANTIER
Francesco COGNASSO
Roberto PALAMAROCCHI
Pietro [...] politiche piuttosto che partiti nel senso esatto della parola, di cui l'una voleva mantenere il corso normale dell biografia di Baiardo scritta dal "Loyal Serviteur" (1527), ha lo stesso sfondo ideale della Chanson de Roland: la fedeltà a Dio e ...
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Letteratura
Achille Tartaro
Jacqueline Risset
Carla Rossi
Ines Ravasini
Luciana Stegagno Picchio
Antonella Gargano
Maria Stella
Valerio Massimo De Angelis
Giuseppe Castorina
Bruno Berni
Michele [...] della solitudine dell'uomo e dell'assenza-presenza diDio (Il conte di Kevenhüller, 1986; Res amissa, post., 1991). nella produzione di D. Mamet (n. 1947), per es. in Oleanna (1992); il teatro ancora tradizionalmente diparoladi A. Miller ...
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MEDIOEVO
Giorgio FALCO
Angelo MONTEVERDI
. Il concetto di Medioevo, cioè di un periodo storico compreso fra l'antichità e l'età contemporanea, nasce tra il Quattro e il Cinquecento nelle grandi [...] e da Frassineto.
L'istanza di riforma, di tregua diDio, soprattutto di libertà ecclesiastica contro la chiesa territoriale . Si convertiranno più tardi, grazie alla paroladi Bonifazio e alla spada di Carlomagno, i Sassoni della Germania. Poi sarà ...
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Le voci di argomento cinematografico compaiono sin dall'inizio nell'Enciclopedia Italiana (v. cinematografo, X, p. 335), in cui sono rievocati gli esperimenti sugli oggetti in movimento e i 'macchinari' [...] di film che non si discostano dal modello di quel 'cinema della parola' di cui è stato l'iniziatore, col rischio di una certa ripetizione di il lituano Sh. Bartas (Few of us, 1996, Lontano da Dio e dagli uomini; The house, 1997) o il danese L. von ...
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Culto significa in generale adorazione diDio, relazione con ciò che è sacro, e in questo senso equivale a "religione"; ma significa anche, in particolare, le usanze e gli atti per mezzo dei quali il sentimento [...] XX, 26), si è applicato fin dai primi tempi in modo particolare al clero, come servitore diDio e della società dei fedeli. Riferita al culto la parola assume però un significato più ampio. Invero ministri del culto si considerano non solo i chierici ...
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. Il termine di ἐϑικά (neutro plurale dell'aggettivo ἐϑικός, moralis, da ἔϑος, mos, "costume, norma di vita") entrò neíl'uso propriamente con Aristotele, che con esso intitolò le sue trattazioni di filosofia [...] fu compiuta da quella teologia, che sognò il magnanimo sogno di ricostruire dalla base l'idea diDio partendo dalla più profonda parola cristiana, della libertà e del volere. Il dio greco non voleva né amava, perché solo conosceva e contemplava ...
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Se guardiamo al numero altissimo di trattati e saggi dedicati formalmente all'e. nel secolo scorso e nei primi decenni del Novecento, pubblicati appunto sotto l'etichetta ufficiale di "estetica", lo confrontiamo [...] quanto condizione del suo essere portatore di significato (nel senso ampio della parola). Il problema del "significare" ed esternamente sistematica: "Dopo aver sistemato la Verità e Dio - egli scriveva - rimaneva da trovare una nicchia soltanto per ...
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GUICCIARDINI, Francesco
Federico Chabod
Francesco di Piero di Iacopo Guicciardini e di Simona di Buongianni Gianfigliazzi nacque a Firenze il 6 marzo 1483. Era il terzogenito di una famiglia numerosa [...] parola, - diveniva invece motivo di superiore finezza e sagacia interpretatrice quando si trattava, non di costruire ex proprio, ma di giudicare, dal di giudizio diDio, gli sfugge; quel ch'è più strano, la stessa vita economico-sociale di cui pure ...
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dio2
dio2 (e Dio, soprattutto nel sign. 1) s. m. [lat. dĕus, pl. dĕi e dī] (pl. dèi, ant. e dial. dii; al sing. l’art. è il, al plur. gli; la d- iniziale ha sempre, dopo vocale, il raddoppiamento sintattico; v. anche iddio). – 1. a. L’Essere...
parola
paròla s. f. [lat. tardo parabŏla (v. parabola1), lat. pop. *paraula; l’evoluzione di sign. da «parabola» a «discorso, parola» si ha già nella Vulgata, in quanto le parabole di Gesù sono le parole divine per eccellenza]. – 1. Complesso...