Le varietà italo-albanesi (arbëresh) sono parlate in 50 comunità (di cui 41 sedi comunali), distribuite in Abruzzo, Molise, Campania, Basilicata, Puglia, Calabria e Sicilia (fig. 2). Gruppi albanofoni [...] , pp. 9-38.
Altimari, Francesco, Bolognari, Mario & Carrozza, Paolo (a cura di) (1986), L’esilio della parola. La minoranza linguistica albanese in Italia. Profili storico-letterari, antropologici e giuridico-istituzionali, Pisa, ETS.
Altimari ...
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Il dizionario (lat. mediev. dictionarium > dictio, -ionis «espressione, discorso») costituisce indubbiamente uno degli strumenti più importanti per la conoscenza e la salvaguardia delle lingue. Mediante [...] ordine geografico – migliaia di studi e dizionari delle varie zone dialettali.
Il lessico è in continua evoluzione. Nascono continuamente parole nuove, spesso di uso occasionale e di durata effimera, che per lo più non entrano nei dizionari dell’uso ...
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La Campania non è un’area uniforme dal punto di vista linguistico (Radtke 1997; De Blasi 2006a), poiché nessun dialetto (nemmeno il napoletano, parlato a Napoli e nei dintorni) ha mai raggiunto lo status [...] velocità dell’eloquio; ➔ vocali; ➔ scevà); come a Firenze e a Roma è frequente la pronuncia fricativa dell’affricata palatale in parole come pa[ʃ]e per pace e simili. Nell’italiano delle aree interne si notano la sonorizzazione dopo nasale (can[d]are ...
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Si intende per stile nominale uno stile (soprattutto nella lingua scritta) in cui la scelta del nome, unita a quella dell’aggettivo e dei verbi in modi non finiti (➔ modi del verbo), prevale sulla scelta [...] , pp. 301-320 (1a ed. 1973).
Ferrari, Angela (2002), Aspetti semantici e informativi della nominalizzazione sintagmatica, in La parola al testo. Scritti per Bice Mortara Garavelli, a cura di G.L. Beccaria & C. Marello, Alessandria, Edizioni dell ...
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Per variazione diamesica si intende la capacità di una lingua di variare a seconda del mezzo o canale adottato, sia esso scritto (grafico-visivo) o parlato (fonico-acustico) (➔ lingua parlata; ➔ lingua [...] capirne il senso generale e senza assistere direttamente al contesto comunicativo: già soltanto dal tono della voce, dalle pause, dalle parole usate siamo in grado di capire se si tratta della recitazione di un brano teatrale o di un servizio del ...
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Ogni lingua ha al suo interno differenziazioni collegate con fattori sociali ed extralinguistici ed è articolata in varietà. Le varietà di lingua rappresentano le diverse attualizzazioni, ognuna distinta [...] palatalizzazione (anteriorizzazione) della vocale centrale bassa in posizione tonica;
(iii) [o] / [ə], con riduzione in fine di parola della vocale posteriore media atona a centrale indistinta.
La combinazione dei diversi valori di queste variabili ...
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Esistono in linguistica concezioni differenti di registro. Un aspetto centrale condiviso è la correlazione tra situazione comunicativa e registro come appare formulata nella seguente definizione lessicografica: [...] dei ➔ segnali discorsivi, appartengono al registro informale, ad es., beh, con funzione fàtica, dai. Le parole volgari (➔ parole oscene) caratterizzano tradizionalmente il registro basso, ma ricorrono ora anche in quello informale, con tendenza a ...
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L’arte cinematografica giunse in Italia prestissimo, portando al seguito un intero armamentario lessicale, in gran parte preso in prestito dalla fotografia: fotografia animata (vivente) e proiezione animata, [...] (1996), Introduzione all’onomastica del cinema, in «Rivista italiana di onomastica» 2, 1, pp. 113-124.
Raffaelli, Sergio (2001), La parola e la lingua, in Storia del cinema mondiale, a cura di G.P. Brunetta, Torino, Einaudi, 5 voll., vol. 5° (Teorie ...
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Il discorso indiretto è una delle forme tradizionalmente riconosciute del ➔ discorso riportato, cioè uno dei modi che offre la lingua per riprodurre enunciati appartenenti a un atto di enunciazione diverso [...] allarmò il confessore che volle sapere esattamente cosa aveva detto dei preti; ma Mino resisteva […]. Infine dovette riferire le parole precise. Aveva detto che i preti sono bai da tabacco (Luigi Meneghello, Libera nos a malo, Milano, Mondadori, 1986 ...
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PAPIAS
Roberta Cervani
– Le notizie biografiche sono scarse e incerte, a iniziare dal nome stesso, sulla cui autenticità sono stati avanzati dubbi. È stato ipotizzato che Papias designi l’opera e non [...] 99-105; Ead. Due glosse dell’Elementarium di Papias, ibid., XXI (1972), pp. 30-37; Ead., Ansileubus AL 140 Linds., in La parola del passato, CLVI (1974), p. 192; V. De Angelis - I. Cazzaniga, Alcune glosse latine, in Studi classici e orientali, XXIV ...
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parola
paròla s. f. [lat. tardo parabŏla (v. parabola1), lat. pop. *paraula; l’evoluzione di sign. da «parabola» a «discorso, parola» si ha già nella Vulgata, in quanto le parabole di Gesù sono le parole divine per eccellenza]. – 1. Complesso...
parole
‹paròl› s. f., fr. [lo stesso etimo dell’ital. parola]. – 1. Nel gioco del poker (per ellissi da je passe parole «passo parola»: v. parola, nel sign. 7 b), espressione interiettiva con cui un giocatore, non avendo buone carte o volendo...