L’➔elisione è il fenomeno per il quale in italiano si cancella (si elide), all’incontro di due vocali (specie se identiche) appartenenti a parole diverse successive, quella con cui termina la prima delle [...] (e senza apostrofo, quando questa, com’è nel caso dei composti, è il risultato della fusione o ➔ univerbazione di due distinte parole: vent(i)uno, contr(o)altare, all(e)arme, ecc. Ad eccezione dei numeri (ventuno ← venti uno), l’elisione nei composti ...
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L’italiano di oggi ha ancora in gran parte la stessa grammatica e usa ancora lo stesso lessico del fiorentino letterario del Trecento. Nella Divina Commedia, a cominciare dal I canto dell’Inferno, un italiano [...] non lo è, come esta del v. 5 o intrai del v. 10, l’equivalente moderno è facilmente ricostruibile. Per trovare una parola quasi del tutto irriconoscibile bisogna arrivare all’ei («ebbi») del v. 28; ma Dante, già due canti dopo (III, 58), usa anche ...
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INDETERMINATIVI, ARTICOLI
L’articolo indeterminativo si usa in riferimento a un elemento che fa parte di una categoria di persone, animali, oggetti, concetti
Un uomo si aggira per le strade
Una parola [...] seguenti
L’articolo maschile singolare uno si usa:
– davanti a parole che cominciano con i o j con il valore di ➔semiconsonante, l’articolo è un
un wafer, un writer
• Con le parole straniere che iniziano per h, dato che la lettera in italiano non ...
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In italiano l’➔accento grafico assolve a molteplici scopi e il suo impiego obbedisce a regole che sintetizzano esigenze tra loro distinte.
Mentre nella scrittura a mano l’accento ha spesso forma semicircolare, [...] stà. Le forme imperative corrette sono fa’, va’, da’, di’, sta’.
Da ultimo, va segnalato come l’accento possa essere impiegato a sproposito su parole che debbono esserne prive: qui/qua e non quì/quà (ma lì e là); su e non sù (ma giù e lassù); fa e ...
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Come indicò Saussure (1916), la lingua si può studiare in due modi: o lungo l’asse della simultaneità, descrivendo il sistema di fenomeni esistente in un momento dato, in una certa comunità di parlanti, [...] che continua il plurale neutro latino: il braccio → le braccia, il membro → le membra, l’osso → le ossa, ecc., e (in parole originariamente non neutre) il dito → le dita, il grido → le grida ecc., a cui si possono aggiungere vari arcaismi come le ...
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Al termine grafia (dal gr. graphḗ «scrittura») corrispondono, in realtà, due accezioni diverse: la prima si riferisce al ductus, cioè alle peculiarità dei caratteri della scrittura (tipologia, collegamenti [...] è spontaneamente presente fin dalle origini e lascia, oggi, una vistosa eredità nei casi di allotropia (diverse forme di parole a partire da un etimo comune; ➔ allotropi) come vizio ~ vezzo, stazione ~ stagione, razione ~ ragione, e via dicendo. Le ...
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La lessicalizzazione è il processo per cui nuove unità linguistiche che in una fase precedente non erano considerate lessicali vengono a far parte del lessico di una lingua; lessicalizzato significa perciò [...] Lettere), aereo da caccia → caccia (masch. invariabile ma numerabile, il / i due caccia).
(c) I casi in cui un affisso diventa una parola autonoma, di solito un nome: ad es., ex- → ex (masch. o femm. invariabile: il mio / la mia / i loro ex), trans ...
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L’accento melodico (o accento musicale) è un accento di parola (➔ accento) in grado di dare rilievo alla sillaba prominente per mezzo di una particolare configurazione melodica, cioè una variazione di [...] di lunghezza in lingue come il giapponese o il croato si riflette sui dubbi accentuali che si pongono nella pronuncia di parole provenienti da queste lingue. Il parlante di una lingua come l’italiano, in cui l’accento melodico è una conseguenza ...
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NOMI INDIPENDENTI AL MASCHILE E FEMMINILE
I nomi indipendenti al maschile e femminile sono nomi che presentano forme del tutto diverse per il maschile e il femminile, perché le due forme derivano da [...] parole latine con ➔radice diversa
maschio (da masculum) ▶ femmina (da feminam)
marito (da maritum) ▶ moglie (da mulier)
genero (da generum) ▶ nuora (da noram)
toro (da taurum) ▶ vacca (da vaccam). ...
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Sillabario giapponese derivato dai caratteri cinesi, la cui invenzione è attribuita dalla tradizione a Kibi no Mabi (695-775). È, come il hiragana, composto di 47 segni e si usa nei testi per trascrivere [...] le parole straniere. ...
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parole
‹paròl› s. f., fr. [lo stesso etimo dell’ital. parola]. – 1. Nel gioco del poker (per ellissi da je passe parole «passo parola»: v. parola, nel sign. 7 b), espressione interiettiva con cui un giocatore, non avendo buone carte o volendo...
parola
paròla s. f. [lat. tardo parabŏla (v. parabola1), lat. pop. *paraula; l’evoluzione di sign. da «parabola» a «discorso, parola» si ha già nella Vulgata, in quanto le parabole di Gesù sono le parole divine per eccellenza]. – 1. Complesso...