Quando si trova in posizione iniziale di parola, normalmente s si pronuncia sorda [s] (➔ sibilanti) se seguita da vocale o semiconsonante (sale, seta, simbolo, sogno, sugo; siesta, suolo; ➔ semivocali) [...] ], re Sole [reˈsːole], tu solo [tuˈsːolo]. Il fenomeno ha un riflesso anche grafico in alcune parole formatesi per ➔ univerbazione: chissà, lassù, quassù, sissignore, soprassedere, tressette.
I nomi maschili che iniziano per s davanti a consonante ...
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Ventesima lettera dell’alfabeto latino. linguistica Ha la stessa origine remota di v, w, y, da un’unica lettera dell’alfabeto fenicio; e con v ha una storia comune fino a tempi molto vicini ai nostri. [...] grecismi ed esotismi. È sempre vocale: a) quando porta l’accento tonico, quando è seguita da consonante, quando è finale di parola; b) quando è preceduta da consonante non velare ed è seguita da vocale diversa da o (per es., duale, duumviro, statua ...
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La parola regola, applicata a una lingua, ha due significati fondamentali: quello di «descrizione di un meccanismo della lingua stessa» e quello di «precetto, ammonizione per parlare o scrivere bene». [...] cosa l’aggettivo che, cosicché la frase «Che cosa hai fatto?» si accorcia in «Cosa hai fatto?» lasciando l’ufficio d’inquisitore alla parola cosa, che di per sé non interroga un bel niente. Se questo modello avrà dei seguaci (li avrà, li avrà), non ...
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Un enunciato viene definito nominale quando non è costruito attorno a una forma verbale coniugata, come in (1) (un esempio orale) e in (2) (un esempio scritto):
(1) LUC: sabato mattina / all’undici / eccotelo [...] come in 16), da connettivi (come in 17) o anche da parole grammaticali, in particolare quando l’enunciato ha funzione correttiva (come in esso è tipicamente realizzato da elementi fatici (la parola pronto quando si risponde al telefono), da ...
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Il termine rianalisi abbraccia fenomeni linguistici di varia natura, per lo più in prospettiva diacronica, e con riferimento a livelli d’analisi diversi (morfologia, sintassi). Il termine evidenzia una [...] ’Achille, Paolo (2005), Retroformazione, in Lessico e formazione delle parole. Studi offerti a Maurizio Dardano per il suo 70° compleanno, Franz (a cura di) (2004), La formazione delle parole in italiano, Tübingen, Niemeyer.
Gusmani, Roberto (1981- ...
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PARTICIPIO
Il participio è un modo verbale non finito che partecipa da un lato alla categoria dei nomi, di cui segue la flessione distinguendo numero, genere e caso; dall’altro alla categoria dei verbi, [...] avere ed essere per formare i tempi composti dei verbi
ho mangiato una bistecca
è arrivato in ufficio
hanno creduto alle sue parole
sono corsi all’ospedale
Si usa inoltre per rendere la forma passiva nei tempi semplici e composti
Mio fratello è ...
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Nella grammatica scolastica e nella fonetica tradizionale, suono del linguaggio articolato caratterizzato (in contrapposizione alla consonante) dall’apertura, diversa secondo le varie vocali, del canale [...] fonetico; c) tutte le v. sono sonore; d) tutte le v. sono relativamente lunghe quando sono toniche e finali di sillaba ma non di parola (per es., a di faro), sempre brevi quando manca l’una o l’altra di queste tre condizioni (per es., a di farò, di ...
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In linguistica e grammatica, un aspetto della categoria grammaticale del numero che, contrapposto al singolare (e, dove esiste, al duale, triale e quattrale), indica che le persone o le cose sono più di [...] invariabili al p.: maschili e femminili in -i (il, i brindisi; la, le crisi); i monosillabi (il, i re; la, le gru); le parole terminanti in vocale tonica (il, i caffè; la, le virtù); i nomi in consonante (il, i lapis; il, i film). Tra i nomi maschili ...
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I possessivi (aggettivi e pronomi) indicano una relazione tra un’entità e un possessore (reale o figurato). In particolare, essi rinviano a colui che instaura una relazione (per lo più di possesso, ma [...] in (2) – in un sintagma nominale non sono veri e propri pronomi ma possono essere considerati aggettivi sostantivati: in altre parole, in questi casi «il nome non è sostituito [dal pronome], ma sottinteso» (cfr. Satta 1971: 273, cit. in Serianni 1988 ...
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Ventunesima lettera dell’alfabeto latino. linguistica Fino almeno al 16° sec. ha avuto una storia comune con la lettera U, di cui costituiva una variante di scrittura, e fino al 19° sec. ha conservato [...] velare (per es., aqua, lingua), ma nelle altre posizioni in cui si poteva trovare, cioè tra vocali o in principio di parola davanti a vocale, passò già in epoca romana al suono della v italiana (per es., volo, cave). La distinzione funzionale tra ...
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parole
‹paròl› s. f., fr. [lo stesso etimo dell’ital. parola]. – 1. Nel gioco del poker (per ellissi da je passe parole «passo parola»: v. parola, nel sign. 7 b), espressione interiettiva con cui un giocatore, non avendo buone carte o volendo...
parola
paròla s. f. [lat. tardo parabŏla (v. parabola1), lat. pop. *paraula; l’evoluzione di sign. da «parabola» a «discorso, parola» si ha già nella Vulgata, in quanto le parabole di Gesù sono le parole divine per eccellenza]. – 1. Complesso...