(ebr. Yĕrūshālayim; arabo Ūrushalīm o el-Quds «la città santa») Città della Palestina centrale, proclamata da Israele propria capitale unita e indivisibile nel 1980, sebbene tale status non [...] ingerenza dei patriarchidiCostantinopoli. Il patriarcato ortodosso di G. conta oggi circa 100.000 fedeli.
I cattolici di rito greco-bizantino sono sottoposti al patriarca melchita di Antiochia, che dal 1838 porta il titolo dipatriarcadi G. ed ...
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Figlio di Eraclio esarca d'Africa (575-641). Abile generale, spodestò il tirannico Foca (610), dedicandosi subito al problema persiano: dopo 16 anni di vittorie e abili ritirate, impose ai Sasanidi (628) [...] al ritiro da tutti i territori occupati dopo il 604. Rientrato a Costantinopoli, volle favorire il monotelismo escogitato dai patriarchi Sergio diCostantinopoli e Ciro di Alessandria per accordare i monofisiti con gli ortodossi. Nel 634-6 dovette ...
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Persone appartenenti al popolo ebraico o comunque legate all’identità religiosa e storica israelitica.
Il nome Ebrei, di origine incerta, entrò nell’uso comune attraverso la letteratura dell’età ellenistica [...] e Abramo è il fondamento della concezione storica d’Israele, dove il patriarca Abramo, movendo da Ur dei Caldei, si diresse perché quella era la Età medievale
Nell’impero bizantino fino alla conquista diCostantinopoli (1453) gli E., soggetti fin dall ...
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(arm. Hayastan) Regione fisica e storica dell’Asia sudoccidentale, estesa fra 38° e 41° lat. N e 37° e 47° long. E Gr. e ampia circa 140.000 km2.
Dal punto di vista fisico l’A. s’identifica con l’Acrocoro [...] , il che permise a Pio VIII di creare la sede primaziale armeno-cattolica diCostantinopoli (1830).
Nel 1866 il sinodo di Bzommar riunificò il patriarcato cattolico di Cilicia e quello diCostantinopoli nella persona di Antonio Hassun, che nel 1880 ...
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(fr. Lyon) Città della Francia (472.305 ab. nel 2006; 1.430.000 nel 2007 considerando l’intera agglomerazione urbana), capoluogo del dipartimento del Rodano (Rhône), situata alla confluenza della Saona [...] Filippo Benizzi; Tommaso, anch’egli invitato, morì durante il viaggio), anche la delegazione greca (condotta dal patriarca Germano diCostantinopoli) riconobbe l’eterna processione dello Spirito Santo dal Padre e dal Figlio e il primato della Chiesa ...
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(ant. Antiochia di Siria, turco Antakya) Città della Turchia (216.960 ab., stima 2013), capoluogo della provincia di Hatay, nella fertile valle dell’Oronte, a 80 m s.l.m. La popolazione è mista (Turchi, [...] ufficialmente nei concili diCostantinopoli (381) e di Efeso (431). Dopo il concilio di Calcedonia (451) si determinò la spaccatura fra i monofisti giacobiti e gli ortodossi, o melchiti. Nel periodo del principato di A. il patriarca Giovanni V si ...
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Figlio (m. 867) di Teofilo, nell'842 successe al padre sotto la tutela della madre Teodora e di un consiglio composto, tra gli altri, del logoteta Teoctisto e dei fratelli di Teofilo, Barda e Petronas. [...] un irrigidimento nei rapporti con Roma. In questa fase si collocano la sottomissione dei Bulgari al patriarcatodiCostantinopoli, l'evangelizzazione dei Chazary e alcuni successi riportati contro gli Arabi. Nell'866 Barda fu ucciso da Basilio ...
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İstanbul Città della Turchia (8.831.805 di ab. nel 2007; 11.800.000 ab. considerando l’intera agglomerazione urbana), la maggiore del paese, antica capitale dell’Impero ottomano, erede di Bisanzio e di [...] e, nel 330, fu solennemente inaugurata con il nome diCostantinopoli . Il clero vi costituì sempre una classe privilegiata, soprattutto per il crescere progressivo dell’autorità del patriarca, che divenne il capo supremo della Chiesa ortodossa. Come ...
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Nome di numerosi santi tra i quali:
1. Anastasio, patriarcadi Antiochia dal 559 (m. 599), detto il Vecchio; difensore dell'ortodossia contro l'aftartodocetismo imposto (564) da Giustiniano, esiliato (570) [...] patriarcadi Antiochia dal 599 (m. 610), detto il Giovine, succeduto al precedente; anch'egli amico di S. Gregorio Magno, diCostantinopoli, combatté il monotelismo, fu esiliato (647), ricondotto a Costantinopoli (662), processato e torturato; di ...
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Prelato e diplomatico (Le Breil, Périgord, 1305 circa - Famagosta 1366). Venerato come santo, il suo culto fu confermato da Paolo V (1609) e Urbano VIII (1628). Festa, fra i carmelitani, 29 gennaio.
Vita [...] Corone in Morea (1359); divenne in seguito arcivescovo di Creta (1363) e patriarca latino diCostantinopoli (1364). In Oriente, divenuto amico di Pietro Lusignano re di Cipro e del suo cancelliere Filippo di Mézières, insieme con loro concepì l'idea ...
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exocataceli
exocatacèli ‹eġ∫-› s. m. pl. [dal lat. mediev. exocatacoeli, traslitt. del gr. ἐξοκατάκοιλοι, di etimo incerto]. – Funzionarî dell’antico consiglio del patriarca di Costantinopoli, i quali avevano le loro sedi fuori del palazzo...