Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Le province bizantine I
Tommaso Braccini
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Alle ricche province (Siria ed Egitto, cui si aggiungono i [...] Chiesa, organizzata intorno al patriarcatodi Alessandria, sviluppa ben presto una serie di caratteristiche proprie, e in parte la flotta di Eraclio, figlio dell’esarca, che nel 610 spodesterà Foca dal trono diCostantinopoli.
A partire dalla ...
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MAURIZIO Galbaio
Claudio Azzara
MAURIZIO Galbaio. – Nacque intorno al quarto decennio del secolo VIII; fu eletto doge dei Venetici nel 764 dall’assemblea appositamente riunitasi a Malamocco, il centro [...] porsi alla lunga in termini di concorrenza nei confronti del patriarcatodi Grado, parallelamente all’inasprirsi dei che colpiva una realtà evidentemente percepita come espressione della rivale Costantinopoli.
M. morì nel 797.
Fonti e Bibl.: A. ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
San Marco a Venezia
Francesca Zago
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Acquisendo le spoglie di san Marco, Venezia assume il prestigio di [...] le pretese del potente patriarcatodi Aquileia, che rivendicava un diritto di precedenza per il culto di san Marco e della decorazione scultorea, in parte di reimpiego a seguito del famoso sacco diCostantinopoli (come la celebre quadriga bronzea ...
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ORSEOLO, Orso
Giuseppe Gullino
ORSEOLO, Orso. – Nacque a Venezia, probabilmente nel 988, dal futuro doge Pietro II e da sua moglie Maria.
Il padre lo destinò alla carriera ecclesiastica nell’ambito [...] nella circostanza definito patriarca ‘del Friuli’, anziché ‘di Aquileia’.
Si trattava però di un semplice episodio del lungo duello. Approfittando di una nuova rivolta contro il doge Ottone, che nel 1026 fu esiliato a Costantinopoli, nel 1027 Poppone ...
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ORSEOLO, Ottone
Giuseppe Gullino
ORSEOLO, Ottone (Pietro). – Terzogenito del doge Pietro II e di sua moglie Maria, nacque a Venezia nel 993.
Si chiamava Pietro, ma nel marzo 996, benché avesse appena [...] . Orseolo riparò a Costantinopoli, mentre suo figlio Pietro si rifugiava in Ungheria, presso la corte dello zio Stefano.
Di lì a poco titolarità del patriarcatodi Grado e Vitale la cattedra di Torcello. L’incapacità di Centranico di fronteggiare la ...
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Figlio (Mosca 1672 - Pietroburgo 1725) dello zar Alessio Michajlovič e della sua seconda moglie Natalia Kirillovna Naryškina, regnò dal 1682 insieme al fratello Ivan, debole e malaticcio, sotto la reggenza [...] fu confermato con la pace diCostantinopoli (1700), P., seguendo patriarcato (1721), fece dipendere la Chiesa dal Santo Sinodo, emanazione diretta del sovrano. Organizzò officine e fabbriche, specialmente di armi e tessili, e soprattutto scuole di ...
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Nome dipatriarchidiCostantinopoli: 1. A. I, vescovo di Trebisonda (circa 533), patriarca (giugno 535) per il favore di Teodora, venne condannato, come monofisita, da un concilio presieduto da papa Agapito [...] usi romani. 4. A. VII Tsatsos (Gianina 1835 circa - Halki 1913), vescovo di Paramythia (1869), metropolita di Ainos (1878) poi di Coriza, Lero e Calimno, patriarca (genn. 1895 - nov. 1896: dimissionario); in un'enciclica (sett. 1895) ribadì, contro ...
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Uomo politico ottomano (Sokolovići, presso Višegrad, 1505 circa - Costantinopoli 1579), di origine serbo-bosniaca; si convertì in giovane età all'Islam. Seguì la carriera amministrativa e delle armi sotto [...] Lepanto (1571). La sua presenza al vertice dell'Impero fece di lui il tramite autorevole fra la nazione serba e gli Ottomani, specie con la creazione del patriarcatodi Peć (1557), affidato a suo fratello Makarije; la lingua serbo-croata divenne una ...
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Metropolita di Naupatto (m. prima del 1233), nipote dell'arcivescovo di Naupatto, Manasse, cui succedette; al sorgere del despotato d'Epiro (1204), e specialmente dopo la presa di Tessalonica da parte [...] chiesa autocefala, senza legami con Roma né con il patriarcato greco diCostantinopoli (trasferito a Nicea), seguendo però una politica ondeggiante e ligia a quella dei dinasti. La caduta di Teodoro (1230) trascinò con sè anche l'A., che si ritirò ...
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PatriarcadiCostantinopoli (m. Proconneso 1273); monaco, fu nominato patriarca da Teodoro II Lascaris (1255). Considerò usurpatore Michele VIII Paleologo, per cui dovette rinunciare al patriarcato; ma, [...] 1261). Quando però il Paleologo fece accecare Giovanni Lascaris, figlio di Teodoro e del quale A. aveva riservato i diritti, A nel suo testamento la scomunica. Ebbe così inizio tra i seguaci di A. lo scisma autoriano o arseniano (durato fino al 1315). ...
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bizantino
biżantino agg. [dal lat. tardo Byzantinus]. – 1. Di Bisanzio, antichissima città (gr. Βυζάντιον, lat. Byzantium) all’imboccatura del Mar Nero, tra il Corno d’Oro e il Mar di Marmara, che dopo la conquista di Costantino (323 d.C.)...
scisma
(ant. scìsmate) s. m. [dal lat. tardo schisma, che è il gr. σχίσμα, der. di σχίζω «dividere»] (pl. -i). – 1. Separazione di un gruppo di fedeli dal corpo della Chiesa cattolica, per ribellione alla disciplina e alla gerarchia della...