In te domine speravi
Gian Roberto Sarolli
. Incipit del salmo 30, uno di quei primi cinquanta, " prima quinquagena ", che la tradizione esegetica, culminante in Ugo di Santo Caro (Adnotationes super [...] nelle parole del Cristo morituro sarà proprio quella, nel testimonio di Giovanni (Ioann. 16, 7-13), di " arguere mundum de peccato et de iustitia et de iudicio ", a consolazione e conforto dunque di D., al quale subito dopo sarà comandato di ‛ notare ...
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magagna
Sebastiano Aglianò
Deverbale da ‛ magagnare '. Ricorre solo nella Commedia e sempre in rima (la stessa disposizione a collocarsi in rima si riscontra invariabilmente in tutti gli altri esempi [...] XXXIII 152 Ahi Genovesi... pien d'ogne magagna, e in Pg XV 46 [Guido del Duca] Di sua maggior magagna [del suo peccato più grave, l'invidia] / conosce il danno.
D'interpretazione incerta è invece sembrato in Pg VI 110, dove dipende dal senso, molto ...
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lamento
Bruno Basile
La voce appare una volta nella Vita Nuova e sei nella Commedia, con esclusione dell'ultima cantica. Il significato dominante è quello di " grido di dolore ", in Vn XXXI 14 54 Poscia [...] donde lamenti saettaron me diversi, / che di pietà ferrati avean li strali (XXIX 43).
Persino nel Purgatorio, ricordando il mondo del peccato, D. lo caratterizza proprio con l.: cfr. Pg XII 114 quivi per canti / s'entra, e là giù per lamenti feroci ...
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Vescovo monofisita (m. dopo il 527) di questa città (in Caria), già immischiato nella controversia teopaschita in Costantinopoli, esiliato sotto Giustino I (518) ad Alessandria, ove polemizzò con Severo [...] cioè egli intendesse la "corruzione" (ϕϑορά) in senso morale, affermando in sostanza che il corpo di Cristo era immune dal peccato originale e dalle sue conseguenze, o se lo ritenesse in realtà differente da un vero corpo umano e soggetto a passioni ...
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Narratore svedese (Ösmo, Stoccolma, 1901 - ivi 1990). Autodidatta, girò per l'Europa svolgendo i più diversi mestieri e approdò alla letteratura dopo dure esperienze di lavoro manuale. Dedicò gran parte [...] ); Proletärforfattaren ("Lo scrittore proletario", 1960). Dopo sette volumi di racconti (1968-72) dedicati ognuno a un peccato capitale, lo scrittore ritornò ai romanzi autobiografici con Pubertet ("Pubertà", 1978); Asfalt ("Asfalto", 1979); Tröskeln ...
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ILLUMINISMO (ted. Aufklärung)
Federico Chabod
Con questo termine si suol designare quel movimento spirituale che s'inizia già nella prima metà del'sec. XVII, ma che giunge al suo pieno sviluppo nell'Europa [...] -lupo, è su questa via. La natura è nuovamente lo stato d'innocenza da cui l'uomo è precipitato non per un peccato originale di cui è svanita la forza d'attrazione, ma per colpa di cattive leggi e cattivi principi, per l'ignoranza, la superstizione ...
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Le particolarità del Mezzogiorno cristiano e cattolico
Giuseppe Galasso
Sommario: Una premessa ▭ Le particolarità cristiane e cattoliche del Mezzogiorno ▭ La svolta tridentina ▭ L’orma duratura di Trento [...] rapporto fra l’uomo e il mondo viene presentato. E questo perché nel Mezzogiorno più che altrove l’impronta del peccato è una dimensione cristiana forse più sentita che altrove, non nei tratti di una drammatica e disperante metafisica e antropologia ...
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barattiere
Pietro Mazzamuto
Colui che, avendo un ufficio, si fa corrompere per denaro o altra ricompensa; genericamente, vale anche " truffatore ", " malvivente ".
S'incontra tre volte nella Commedia: [...] publicam et patriam in comuni, vel amicos vel proximos in speciali " (Graziolo); " Intende... l'A. di trattare qui del peccato della baratteria, che per altro nome si chiama moccobellarìa, che... è vendimento o vero comperamento di quello che l'uomo ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
La definizione della dottrina cristiana e le eresie
Giacomo Di Fiore
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Le comunità che si richiamano all’insegnamento [...] che servono la Chiesa e i suoi sacerdoti? E perché Cristo sarebbe morto sulla croce, se non per scontare il peccato originale e stipulare un nuovo patto con l’umanità? L’ottimismo di Pelagio si scontra con la concezione prevalente (e fondamentalmente ...
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rabbia
Antonietta Bufano
Il vocabolo, caratteristico dell'Inferno (infatti, oltre a quelle della prima cantica, non se ne ha che un'occorrenza nel Purgatorio), nel senso specifico della malattia non [...] si morde la coda dopo aver espresso la sua condanna a Guido da Montefeltro: cfr. XXVII 126 - " dalla gravità del peccato di Guido; benché Minosse col suo ringhiare normale (Inf. V, 4) appaia iracondo per natura " (Scartazzini-Vandelli, come già il ...
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peccato
s. m. [lat. peccatum, der. di peccare «peccare»]. – 1. a. In generale, trasgressione di una norma alla quale si attribuisce un’origine divina o comunque non dipendente dagli uomini: il concetto di peccato si colloca sempre in ambito...
pecca
pècca s. f. [der. di peccare]. – 1. Vizio, difetto: una giovine la quale aveva potuto promettersi a un poco di buono ... qualche magagna, qualche p. nascosta la doveva avere (Manzoni); anche riferito a cosa: un vino senza pecche (o senza...