La giustizia
Paolo Prodi
Il mio approccio è quello di un artigiano storico che cerca di comporre i frammenti del passato in un quadro coerente (P. Prodi, Una storia della giustizia. Dal pluralismo dei [...] la nascita dello Stato di diritto e delle libertà odierne si fonda sulla distinzione progressiva tra il concetto di peccato, come disobbedienza alla legge morale, e il concetto di reato come disobbedienza alla legge positiva. Si è sviluppato nel ...
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Religione
Nella dottrina cattolica, lo stato di felicità suprema e definitiva, nel quale si trovano coloro che, morti nella grazia e nell’amicizia di Dio e perfettamente purificati, sono per sempre riuniti [...] giardino dell’Eden dove, secondo l’Antico Testamento, soggiornarono Adamo ed Eva e dal quale furono cacciati dopo il peccato originale. Anche in altre religioni, con l’accezione del termine p. come oltretomba dei beati, coesiste quella di luogo ...
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Giurista (n. Piacenza sec. 12º); dopo gli studî di diritto romano a Bologna (prima del 1145), si diede alla vita pubblica nella sua città, rivestendo la carica di giudice imperiale (1161) e di console [...] , ha perduto ogni potere carismatico. S. critica inoltre la dottrina dei sacramenti: il battesimo è inutile, non essendovi il peccato originale; l'eucaristia è in realtà una manifestazione di idolatria; la confessione orale e l'ordine sacro non hanno ...
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Cessazione delle funzioni vitali nell’uomo, negli animali e in ogni altro organismo vivente o elemento costitutivo di esso.
Antropologia
Il concetto di morte
La m., come ogni altro evento del ciclo della [...] questo mondo, il tema della m. è trattato solo marginalmente, senza una precisa definizione dottrinale. La m. è collegata al peccato di Adamo, come sua conseguenza. Nello shĕ’ōl, dove i morti scendono, si conduce un’esistenza umbratile, in cui manca ...
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ALIGHIERI La vita. - Condizione sociale e prima educazione. - Nacque in Firenze nel maggio del 1265, di famiglia che si teneva derivata dal gentil seme dei Romani fondatori della città (Inf., XV, 73-78) [...] un essere creato per l'altra vita è in D. ferma credenza di vero cristiano quale egli era: di qui la conseguenza che ll peccato d'Adamo e la redenzione operata da Cristo siano i due fatti capitali nella storia dell'umanità; e di qui pure l'importanza ...
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Diritto
Delitto commesso da chiunque si impossessa della cosa mobile altrui sottraendola a chi la detiene, al fine di trarne profitto. Disciplinato dall’art. 624, il furto appartiene alla categoria dei [...] , il furto f. con strappo (art. 624 bis, co. 2, c.p.).
Religione
Nella teologia morale, il furto è considerato peccato, perché viola non solo il diritto divino e umano, ma anche il diritto naturale; esso è contrario al settimo comandamento del ...
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Diritto
Nell’ambito del processo civile, dichiarazione che una parte fa all’altra della verità dei fatti a essa sfavorevoli e favorevoli (art. 2730, co. 1, c.c.). È una prova costituenda e legale, la cui [...] che non si provi che è stata determinata da errore di fatto o da violenza (art. 2732 c.c.).
Religione
C. dei peccati. L’esistenza di forme di c. è assodata presso molte popolazioni di interesse etnologico, oltre che nelle religioni di popoli evoluti ...
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. Nella storia politica e della civiltà dell'Asia anteriore antica nessuna nazione ha lasciato orma sì profonda e durevole come quella tracciata dai Babilonesi e dagli Assiri. La civiltà babilonese - in [...] da principio ma si rappresenta come in continuo processo di svolgimento sotto la sorveglianza personale degli dei.
Il peccato. - Per peccato (khiṭṭu) s'intendeva qualsiasi trasgressione ai precetti fissati dagli dei o dalla morale o dal re. V'erano ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Diritto (2012)
La pena nel ventennio fascista
Guido Neppi Modona
Il dibattito culturale negli anni Venti
Una ricognizione sulla pena nell’ambito della sezione dedicata alle trasformazioni del Novecento tra le due [...] accompagnata da forme di solidarietà per il peccatore criminalizzato, creando una simmetria tra reato e pena da un lato, peccato e castigo dall’altro (Fassone 1980, pp. 54-55), concorre a precludere una riflessione su presupposti e fini di politica ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Diritto (2012)
Tiberio Deciani
Michele Pifferi
Tiberio Deciani è figura di passaggio dalla criminalistica di diritto comune a quella dell’età moderna. Fu docente a Padova, erudito sensibile alle proposte metodologiche [...] cause, la definizione, gli elementi, poi dilungandosi sul rapporto tra delitto e legge e sulla differenza tra reato e peccato (libro II); descrive le regole processuali (libri III-IV) con quasi esclusivo riferimento al modello accusatorio (Dezza in ...
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peccato
s. m. [lat. peccatum, der. di peccare «peccare»]. – 1. a. In generale, trasgressione di una norma alla quale si attribuisce un’origine divina o comunque non dipendente dagli uomini: il concetto di peccato si colloca sempre in ambito...
pecca
pècca s. f. [der. di peccare]. – 1. Vizio, difetto: una giovine la quale aveva potuto promettersi a un poco di buono ... qualche magagna, qualche p. nascosta la doveva avere (Manzoni); anche riferito a cosa: un vino senza pecche (o senza...