Vescovo monofisita (m. dopo il 527) di questa città (in Caria), già immischiato nella controversia teopaschita in Costantinopoli, esiliato sotto Giustino I (518) ad Alessandria, ove polemizzò con Severo [...] cioè egli intendesse la "corruzione" (ϕϑορά) in senso morale, affermando in sostanza che il corpo di Cristo era immune dal peccato originale e dalle sue conseguenze, o se lo ritenesse in realtà differente da un vero corpo umano e soggetto a passioni ...
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Le particolarità del Mezzogiorno cristiano e cattolico
Giuseppe Galasso
Sommario: Una premessa ▭ Le particolarità cristiane e cattoliche del Mezzogiorno ▭ La svolta tridentina ▭ L’orma duratura di Trento [...] rapporto fra l’uomo e il mondo viene presentato. E questo perché nel Mezzogiorno più che altrove l’impronta del peccato è una dimensione cristiana forse più sentita che altrove, non nei tratti di una drammatica e disperante metafisica e antropologia ...
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EGIDIO Romano
Francesco Del Punta-S. Donati-C. Luna
Nacque con ogni probabilità a Roma nel quinto decennio del sec. XIII.
Non si conosce con precisione la data della nascita, che viene generalmente [...] gradus, per i lib. I-II); Quaestiones de resurrectione mortuorum (dopo Theor. de Corp. Chr., e prima di De pecc. orig.); De peccato originali (dopo De resurr., e prima di Contra gradus); Contra gradus et pluralitatem formarum (dopo De an., II, e ...
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La vasta azione svolta dalla Chiesa cattolica nel 16° sec. e in parte del 17° per restaurare una più intensa, viva, sincera e disciplinata vita religiosa, realizzando quella «riforma nel capo e nelle membra», [...] modo nuovo la Sacra Scrittura e i Padri della Chiesa. In particolare il Concilio di Trento fissò il dogma del peccato originale e quello della giustificazione per la fede e per le opere, condannando il principio luterano della giustificazione per la ...
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invìdia Sentimento spiacevole che si prova per un bene o una qualità altrui che si vorrebbero per sé, accompagnato spesso da avversione e rancore per colui che invece possiede tale bene o qualità; anche, [...] per la posizione centrale attribuita all’aggressività.
Religione
Nella dottrina cattolica uno dei sette vizi capitali, considerata peccato mortale (direttamente opposta alla virtù della carità), quando i moti invidiosi siano pienamente acconsentiti. ...
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Termine («caduti») con cui furono designati i cristiani apostati nelle persecuzioni di Decio e Valeriano. Poiché in quelle occasioni fu richiesto un atto positivo di culto pagano, attestato da un apposito [...] al vescovo o al clero il diritto di assolvere i l.; la decisione di ammettere i l. alla penitenza, secondo la gravità del peccato, fu confermata da un concilio di Cartagine e lo stesso fu deciso a Roma e in altre Chiese. Ma a Roma la questione dei ...
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DEGLI OTTONI, Luciano
Gigliola Fragnito
Nacque a Goito (prov. di Mantova) da Agnese, di casato ignoto, e Gian Francesco, in una data non precisabile, ma sicuramente anteriore all'anno 1490, se egli [...] a s. Paolo e all'interpretazione che Crisostomo aveva dato della epistola ai Romani, il D. riteneva che in conseguenza del peccato di Adamo l'uomo non ha ereditato la colpa del primo uomo, bensì l'alienazione da Dio. Incapace di redimersi con le ...
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Apostolo (n. Tarso in Cilicia inizio sec. 1° - m. Roma tra il 58 e il 68), massimo propagatore del messaggio cristiano nel mondo ellenistico-romano (perciò chiamato l'Apostolo). La ricostruzione della [...] non è la circoncisione né il prepuzio, ma la fede che opera per mezzo dell'amore"). La Legge però viene anche collegata con il peccato, nel senso che essa ne è insieme causa ed effetto, e la celebre pagina di Rom. 7, 7-25, esprime bene il senso di ...
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DE NOBILI, Benedetto
Paolo Cherubini
Nacque da nobile famiglia lucchese certamente sul finire del secolo XV. Entrato nell'Ordine dei predicatori, compare per la prima volta negli Atti dei capitoli di [...] virtù divina, propose poi di omettere i termini di origine scolastica di "formale" e "materiale" a proposito del peccato originale, caldeggiò infine una formula pacifica sul privilegio mariano. Nella congregazione generale del 6 luglio 1546 fu tra i ...
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suffragio politica Manifestazione della volontà popolare mediante il voto, per le elezioni degli organi legislativi e amministrativi o per un referendum. Il s. è ristretto quando il diritto di voto è attribuito [...] stretto, un’opera buona fatta da un fedele per ottenere a un altro la remissione della pena temporale dovuta al peccato già perdonato; in senso strettissimo e più comune, l’applicazione di opere buone, compiute sia dai fedeli di propria iniziativa ...
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peccato
s. m. [lat. peccatum, der. di peccare «peccare»]. – 1. a. In generale, trasgressione di una norma alla quale si attribuisce un’origine divina o comunque non dipendente dagli uomini: il concetto di peccato si colloca sempre in ambito...
pecca
pècca s. f. [der. di peccare]. – 1. Vizio, difetto: una giovine la quale aveva potuto promettersi a un poco di buono ... qualche magagna, qualche p. nascosta la doveva avere (Manzoni); anche riferito a cosa: un vino senza pecche (o senza...