Gli insulti sono parole ed espressioni cui si ricorre entro atti linguistici destinati a colpire e offendere l’interlocutore. Nel conflitto verbale, in cui rappresentano normalmente un punto di massima [...] di persone o cose a lui collegate). Ma viene anche sottolineato come possa essere lo stesso insultato, con la sua percezione della gravità dell’insulto, ad attribuire al parlante intenzioni più o meno offensive.
Sul piano formale l’atto di insultare ...
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PROSSEMICA
Amedeo De Dominicis
Il termine ''prossemica'' (dall'ingl. proxemics, neol. da prox- del lat. proximus, ed −emics come in phonemics), coniato da E. T. Hall (1963), designa una branca della [...] . Alla distanza ''personale'', nella fase di vicinanza (45÷76 cm) non si verificherebbe più la distorsione della percezione visiva della fisionomia dell'interlocutore; nella fase di lontananza (76÷122 cm) si discuterebbero argomenti di carattere ...
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In italiano è frequente il fenomeno di parole che, pur avendo lo stesso significato (o, com’è nei verbi, uguale persona e tempo verbale) hanno diversa grafia o posizione dell’accento. Entrambi questi fenomeni [...] il significato, li impiegherebbe mai nell’uso quotidiano. Diverso, però, il caso di spengere rispetto a spegnere: la percezione di aderenza allo standard del primo è netta nella sola Toscana, da dove origina questa variante regionale; già a Roma ...
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In base alla loro formazione, gli avverbi possono essere suddivisi in tre categorie.
1. Avverbi semplici: hanno una forma autonoma che non deriva da nessun’altra parola
subito, laggiù
2. Avverbi composti: [...] non tanto l’attitudine, quanto il modo con cui si svolgeva l’azione. Nell’italiano antico era ancora viva la percezione di questa origine, tanto che si potevano usare espressione come villana e aspra mente (cioè villanamente e aspramente). Poi l ...
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Scienza cognitiva
Antonio Rainone
Con la locuzione scienza cognitiva, dalla fine degli anni Settanta, si è soliti designare l'insieme delle discipline che hanno per oggetto lo studio dei processi cognitivi [...] . Alle prime ha contribuito in modo decisivo D. Marr (1982), neurofisiologo dedicatosi all'elaborazione di modelli artificiali della percezione visiva. Da segnalare, nell'approccio all'IA di Marr (poi proseguito da T. Poggio), è la convinzione che ...
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Assieme ai ➔ nomi, i verbi sono una categoria di parole (➔ parti del discorso) cruciale nell’organizzazione lessicale e grammaticale delle lingue, al punto da essere considerati un universale linguistico: [...] , ecc.). Un verbo polisemico appartiene di norma a più classi, una per ciascun senso: vedere, per es., è un verbo di percezione in vedere una stella cadente, mentre è un verbo psicologico in non vedo il problema, la soluzione, ecc. (sui verbi di ...
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L’introduzione della lingua nazionale nel repertorio veneto è stata più lenta che in altre regioni, per una diffusa persistenza nell’uso del dialetto, come attestano le statistiche Doxa e ISTAT. Oggi tuttavia [...] , a volte indebolite, a volte allungate per ipercorrettismo, si rilevano: l’uso della preposizione a con i verbi di percezione (ho sentito a dire); il gerundio di una quarta coniugazione in -indo (si andò smarrindo); la presenza del pronome ...
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I verbi modali (tradizionalmente detti verbi servili) sono quei verbi che fanno parte dell’ampia classe dei verbi ausiliari (➔ ausiliari, verbi) e che, collegandosi direttamente a un verbo all’infinito, [...] volevano (dei bambini delle prime inferiori) è lo stesso di entrare. Diverso il caso degli infiniti legati direttamente a verbi di percezione (sento cantare Maria), in cui il soggetto (sottinteso) di sento (io) è diverso da quello di cantare (Maria ...
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Le completive sono frasi subordinate che svolgono la funzione di ➔ soggetto, oggetto diretto (➔ oggetto) o complemento indiretto del verbo della frase reggente, come negli esempi seguenti:
(1) che sono [...] fra indicativo e congiuntivo dipende dal verbo reggente: selezionano l’indicativo, per es., i verba dicendi e i verbi di percezione (ho sentito che sei arrivato), mentre i verbi di volontà (voglio che tu rientri subito), di sentimento (i ragazzi ...
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qualità Proprietà che caratterizza una persona, un animale o qualsiasi essere, una cosa ecc., come specifico modo di essere, soprattutto in relazione a particolari aspetti o condizioni, attività, funzioni [...] ). È introdotto dalla prep. di e più raramente con, a, da.
Scienze sociali
Q. della vita Locuzione che indica la percezione che i soggetti hanno delle loro possibilità di usare al meglio le disponibilità, sia economiche sia culturali in senso lato ...
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percezione
percezióne s. f. [dal lat. perceptio -onis, der. di percipĕre «percepire», part. pass. perceptus]. – 1. a. L’atto del percepire, cioè del prendere coscienza di una realtà che si considera esterna, attraverso stimoli sensoriali,...
percezionismo
s. m. [der. di percezione]. – Dottrina filosofica (detta anche percezionalismo) secondo la quale nella percezione si conosce immediatamente l’oggetto esteriore così come è in sé stesso, indipendentemente dal soggetto percipiente.