Presso i grammatici greci, ogni particolarità accessoria che appare nella realizzazione di un suono nella parola, indipendentemente dall’articolazione essenziale di esso: intonazione, aspirazione, quantità [...] ultima sillaba di polisillabi dinanzi a t, r, s, l; l’abbreviazione in età imperiale della o finale della 1ª persona singolare del presente indicativo e del nominativo singolare dei temi in -on- (tipo regio).
Nel flusso delle parole formanti il verso ...
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LINGUE, REGNO D'ITALIA
Dal momento che i tempi della storia linguistica, e più in generale culturale, non si possono scandire precisamente su quelli della storia politica, sarà inevitabile in questa [...] e nasali forse era ancora viva in alcune varietà. Nella morfologia verbale non era ancora generale la confusione della III persona singolare e plurale. Il perfetto era ancora vitale. In Toscana gli esiti di C + vocale palatale (aceto) e di -SJ ...
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SCUOLA POETICA SICILIANA, LINGUA
RRosario Coluccia
Ogni valutazione concernente la lingua usata dai rimatori della Scuola poetica siciliana deve tener conto in primo luogo delle particolari modalità [...] 'unico avèra che abbiamo visto in Inghilfredi, sono più numerosi i casi di averia (usato per la 1a, la 2a e la 3a persona), una volta in rima: Anonimo, Sì son montato in dolglia (ed. A. Fratta), [32 faria :] 34 averia; più spesso fuori dalla rima e ...
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Prima di affrontare la descrizione del sistema fonologico dell’italiano, occorre illustrare brevemente il significato del termine fonologia. Lo studio dei suoni prodotti dall’apparato fonatorio è l’oggetto [...] (o proparossitone): dirmelo, celebre. La ritrazione sulla quartultima sillaba (parole bisdrucciole) riguarda solo verbi alla terza persona plurale la cui radice è accentata sulla terzultima sillaba (ad es., dubito → dubitano) o verbi dotati di ...
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Il participio è un modo non finito del verbo (➔ modi del verbo), suddiviso in una forma detta passata (amato) e una presente (amante), entrambe continuazioni dirette delle forme equivalenti latine (amatus [...] finale (ho scritta la lettera), oppure nella frase relativa che dipende dall’oggetto diretto (la lettera che ho scritta, le persone che ho viste), non appartiene più al registro standard ma si limita alla lingua letteraria e antiquata e alle varietà ...
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Il discorso indiretto libero è una delle forme tradizionalmente riconosciute del ➔ discorso riportato, cioè uno dei modi che offre la lingua per riprodurre enunciati appartenenti a un atto di enunciazione [...] sovrapposizione dei due centri discorsivi, è la presenza di interrogative caratterizzate «dalle relazioni di tempo e di persona della forma cosiddetta indiretta e dall’intonazione della forma diretta» (Mortara Garavelli 1985: 124), come nell’esempio ...
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Il periodo ipotetico (detto meno spesso costrutto condizionale) è una costruzione formata da due frasi, la principale (detta apodosi, cioè «conseguenza») e una subordinata ipotetica (detta protasi, cioè [...] di bicondizionalità, è ancora più vistoso se invece di un fenomeno naturale mettiamo a fuoco il comportamento motivato di una persona. Immaginiamo un padre che dice a suo figlio: se finisci i compiti ti lascio andare a cinema. Privo dell’implicito ...
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Il termine anafora ha più significati, di cui i più rilevanti sono quello testuale e quello retorico. In campo testuale, l’anafora è il fenomeno per cui per interpretare alcuni sintagmi del testo occorre [...] ?
b. Che ci fa quella in una riunione che non le compete?!
L’evidenza della vicinanza fisica tra il locutore e la persona denotata da quella conduce a interpretare il pronome come un segno di distanza affettiva (o empatica).
Andorno, Cecilia (2003 ...
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Italia mediana è l’appellativo, suggerito da Bruno Migliorini negli anni Cinquanta (Migliorini 1963: 177; e cfr. Pellegrini 1977: 30-31), per il territorio che comprende tutta l’area orientale e centro-meridionale [...] il ferro in generale».
La distinzione è particolarmente frequente con i dimostrativi, per cui a quistu e quillu «questa persona», «quella persona», si oppongono questo e quello «questa cosa», «quella cosa», «ciò». Si tenga presente che in buona parte ...
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La formazione delle parole riguarda l’insieme dei meccanismi e dei procedimenti di cui una lingua si serve per costruire parole (dette più tecnicamente lessemi), e permette quindi il continuo arricchimento [...] motivo per cui una parola come rubatore non è entrata nell’uso della lingua è che per esprimere il significato di «persona che ruba» in italiano esiste già la parola ladro, che dunque occupa lo spazio semantico della parola potenziale.
Le interazioni ...
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persóna s. f. [lat. persōna, voce di origine prob. etrusca, che significava propr. «maschera teatrale» e poi prese il valore di «individuo di sesso non specificato», «corpo», e fu usata come termine grammaticale e teologico]. – 1. a. Individuo...
personate
s. f. pl. [lat. scient. Personatae, der. del lat. personatus (v. personato)]. – In botanica, nome dato in alcune classificazioni del passato a un ordine di piante dicotiledoni comprendente le famiglie solanacee, scrofulariacee, orobancacee...