PETRARCA, Francesco
M. Ariani
Poeta e scrittore in volgare e in latino, nato ad Arezzo nel 1304, morto ad Arquà nel 1374.P. è, assieme a Giovanni Boccaccio, il massimo esponente del protoumanesimo tardomedievale: [...] , Lettere italiane 44, 1992, pp. 41-56; J.B. Trapp, The Iconography of Petrarch in the Age of Humanism, Quaderni petrarcheschi 9, 1992-1993, pp. 11-73; C. Ciociola, Scrittura per l'arte, arte per la scrittura, in Storia della letteratura italiana ...
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Dizionario Biografico degli Italiani - Volume 82 (2015)
Francisco Rico
Luca Marcozzi
PETRARCA, Francesco. – Di nessun altro uomo vissuto nella sua epoca o nelle precedenti abbiamo simile mole di notizie, e per lo più da sue testimonianze, spesso divergenti e sempre rielaborate per costruire un’autobiografia ideale: anche se non sono inattendibili, lasciano ... ...
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Loredana Chines
Il rapporto stretto e ineludibile fra M. e P. si impone agli occhi del lettore a cominciare dalla celeberrima chiusa del Principe (xxvi 29), dove, a suggellare con forza retorica ed enfasi appassionata il trattato, si ricorre ai vv. 93-96 della canzone “Italia mia” (Rerum vulgarium ... ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Francesco Petrarca
Domenico Ferraro
La riflessione di Francesco Petrarca si svolge all’interno di una tradizione insolitamente estesa per gli orizzonti del tempo e rivisitata alla luce di una programmatica predisposizione a combinare materiali dottrinali ed elementi formali eterogenei. Stretta tra ... ...
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L’opera in volgare di Francesco Petrarca (Arezzo 1304 - Arquà 1374) si esaurisce nelle 366 liriche d’amore che compongono i Rerum vulgarium fragmenta (indicato più comunemente, a partire dal Quattrocento, col titolo di Canzoniere) e nei Trionfi, poema allegorico di ascendenza classica in terzine dantesche. ... ...
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Poeta e umanista (Arezzo 1304-Arquà 1374). Autore del Canzoniere, ebbe, rispetto a Dante, un impegno meno vivo e appassionato nelle vicende politiche, e tuttavia mostrò atteggiamenti più moderni. Dell’impero avvertì la decadenza e lo considerò come un’istituzione straniera, sostanzialmente estranea ... ...
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Poeta e umanista (Arezzo 20 luglio 1304 - Arquà, od. Arquà P., tra il 18 e il 19 luglio 1374). Nato ad Arezzo da Eletta Canigiani e da ser Pietro di ser Parenzo dell'Incisa in Valdarno, che era stato bandito da Firenze nel 1302 per dissidî personali con il potente Albizzo Franzesi, visse i primi anni ... ...
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Achille Tartaro
Il trionfo della poesia amorosa
La grandezza di Francesco Petrarca, poeta italiano del 14° secolo, si affermò presto, e non solo nell’ambito della poesia. Già i contemporanei ne esaltarono l’erudizione classica e lo considerarono il maggior esponente del primo umanesimo. Appassionato ... ...
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Michele Feo
La generazione di D. era poco oltre il mezzo del cammino della vita quando vide la luce il P. (Arezzo, 20 luglio 1304 - Arquà, 19 luglio 1374). Il padre dell'Umanesimo era ancora un ragazzo quando la Commedia fu portata a compimento, e alla morte del più grande uomo dei suoi tempi egli ... ...
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Enrico Carrara
Nella gloria della poesia italiana è il secondo, dopo Dante e prima del Boccaccio, dei suoi grandi e venerati patriarchi; ma nella storia della formazione spirituale della rinascente Italia F. Petrarca è forse il primo e ad ogni modo uno dei più eccelsi esempî di scrittori, che abbiano ... ...
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ERCOLANI, Giuseppe Maria
Giuseppe Miano
Nacque a Pergola (prov. Pesaro e Urbino) il 20 giugno 1672 da Agostino, marchese di Fornovo e Rocca Lanzona, e da Bianca Vincenti, nobile anconitana. Compì i [...] fedele calco delle strutture melodiche degli esempi. Viene così ripreso non solo il prestigioso schema metrico della canzone petrarchesca ma anche il giro sintattico, alcune rime e parole rima, l'interpunzione, figure, sintagmi isolati e intere frasi ...
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CONTI, Angelo
Marcello Carlino
Nacque a Roma da Vincenzo e da Agata Casali il 21 giugno 1860, in una famiglia di antica tradizione culturale originaria di Arpino.
Compì i primi studi nella allora capitale [...] di musica quale momento rivelatore della rete di analogie sottese al reale; una tesi condivisa da D'Annunzio, che lodò lo studio petrarchesco nella prefazione a La beata riva.
Nel 1893 il C. fu destinato per il suo lavoro agli Uffizi di Firenze e, l ...
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LOSCHI, Bernardino
Barbara Corradi
Figlio del pittore parmense Iacopo d'Ilario e di Lucrezia De' Grossi, nacque probabilmente a Parma, in data non nota che va collocata intorno al 1460. Entro l'inizio [...] del soffitto (Garuti, 1978). Nella "stanza dei trionfi" il L. realizzò un aggiornamento stilistico del tema petrarchesco rappresentato precedentemente; mentre le tracce degli affreschi nella "stanza dell'amore" sono troppo lacunose per verificare la ...
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GIOVANNETTI, Matteo
Walter Angelelli
Non si conosce la data di nascita di questo pittore viterbese, del quale si hanno notizie tra il 1322 e il 1369.
Il nome del G. ricorre in alcune lettere dei papi [...] in pittura.
Si tratta di una sensibilità tutta italiana che, oltre a trovare significativi precedenti in campo letterario, e petrarchesco in particolare, matura ad Avignone sulla scia del soggiorno di Simone Martini e, ancor prima, del Maestro del ...
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GHERARDO di Giovanni di Miniato
Ebe Antetomaso
Nacque a Firenze nel 1445 o 1446 da Nanni di Miniato di Gherardo, detto Fora, "scharpellatore", e da Domenica, figlia di Bartolomeo, calzolaio.
La data [...] (Plut. 15, cod. 15-17), riferita al 1489-90.
Ancora opera di collaborazione tra i due fratelli è il codice petrarchesco conservato nella Walters Art Gallery di Baltimora (ms. 10.755) dove sono riferibili a G. diverse pagine, tra cui quella con ...
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JEAN de Valois, Duca di Berry
M. Di Fronzo
Terzogenito del re di Francia Giovanni II il Buono (v.) e di Bona di Lussemburgo e Boemia, nacque nella residenza reale di Vincennes il 30 novembre 1340 e [...] 1967, II, figg. 445-446; Cavallo, 1993). Altri arazzi posseduti dal duca raffiguravano motivi di caccia, il tema petrarchesco della Fama, Storie del Gran Khan e dell'eroe contemporaneo Bertrand du Guesclin, oppure soggetti naturalistici.J. possedeva ...
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Stato dell’Europa occidentale, confinante a NE con la Francia e Andorra e a O con il Portogallo. La S., bagnata a NO e a SO dall’Atlantico, a S e a E dal Mediterraneo, comprende la maggior parte (85%) [...] obbedisca puntualmente a teorie neoplatoniche; ma nel neoplatonismo si riflettono le vaghe aspirazioni idealistiche proprie del linguaggio petrarchesco e arcadico da un lato, dell’ansia amorosa dei mistici dall’altro.
Frattanto, nell’età di Filippo ...
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Stato insulare dell’Europa nord-occidentale. Comprende la maggior parte delle Isole Britanniche (precisamente la Gran Bretagna e la parte nord-orientale dell’Irlanda) tra l’Oceano Atlantico, a NO, il Mare [...] ’italianismo.
Durante il regno di Elisabetta l’esempio dato da T. Wyatt e H. Howard, che importarono dall’Italia il sonetto petrarchesco, non ebbe seguito. T. Watson e P. Sidney, i padri del sonetto elisabettiano, scrissero solo alla fine del 16° sec ...
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ANTICO
O. Grabar
Aggettivo sostantivato invalso nel linguaggio degli studi storico-artistici per designare globalmente elementi o procedimenti formali, iconografici, tecnici e anche presupposti ideologici [...] implica un progetto strategico, più netto e cosciente di quello dantesco, sostanzialmente ancora 'medievale'). L''a.' petrarchesco è dunque 'classico' e si affianca positivamente al 'nuovo' cristiano sul piano della periodizzazione epocale: "Dicantur ...
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petrarchesco
petrarchésco agg. (pl. m. -chi). – Del poeta Francesco Petrarca (1304-1374): il canzoniere p.; che concerne il Petrarca: studî p.; un volume di critica p.; conforme allo stile, alle forme metriche del Petrarca: autore di sonetti,...
stile
s. m. [lat. stĭlus «stilo»: v. stilo]. – 1. Lo stesso, ma meno frequente, che stilo, in varî sign.: a. Piccola asta d’osso o di metallo, appuntita a un’estremità e piatta dall’altra, usata dagli antichi per scrivere sulle tavolette cerate...