piano 2
piano2 [Der. del lat. planum "pianura", neutro sostantivato dell'agg. planus] [ALG] Ente geometrico costituente l'astrazione del concetto intuitivo di una superficie liscia, non incurvata, priva [...] per es., se d=0 il p. passa per l'origine del riferimento cartesiano e a seconda che sia nullo a, b o c, il p. di peso Q, appoggiato sul p., è applicata una forza P parallela al piano, la condizione di equilibrio è, in assenza di attrito, P/Q=sinα=h/ ...
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In matematica, operazione eseguita su una funzione di variabile reale o complessa per determinare l’area delimitata dalla funzione stessa e dall’intervallo su cui è definita. Il termine s’incontra per [...] significato. Rappresentiamo la f(x) mediante il suo diagramma cartesiano (fig. 1 A): le somme σ′ e σ″ della regione a cui è esteso. Così, per es., se C è il cerchio del piano xy e S la sfera, ambedue con il centro nell’origine degli assi e raggio r, ...
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Biologia
In genetica, tratto di DNA che fa parte di un operone e condiziona la trascrizione dei geni strutturali immediatamente adiacenti (➔ operone).
Filosofia
In filosofia analitica, un’espressione [...] data si generalizza pensando di associare a un o. ω un’applicazione del prodotto cartesiano A×A, ovvero di A×A×A, …, di An, in A; in due variabili reali x e y, indefinitamente derivabili in tutto il piano e sia Φ l’insieme {∂/∂x, ∂/∂y}, dove a ∂/∂x ...
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Variazioni, calcolo delle
Giuseppe Buttazzo
Gianni Dal Maso e Ennio De Giorgi
SOMMARIO: 1. Introduzione. 2. Alcuni esempi storici: a) il problema isoperimetrico; b) il principio di Fermat e le leggi [...] s che varia tra 0 e 1, e si indica con u (s) il punto del piano di coordinate (x (s), y (s)), si trova che il tempo impiegato a percorrere la richiesta che la superficie minima sia di tipo cartesiano, cioè sia rappresentabile come grafico di una ...
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L'Ottocento: matematica. Equazioni differenziali alle derivate parziali
Thomas Archibald
Equazioni differenziali alle derivate parziali
Nel corso del XIX sec. la teoria delle funzioni di più variabili [...] . Cauchy osservava che nel passare dalla retta reale al piano complesso una funzione di una variabile reale si trasforma in considerati sempre nel contesto delle coordinate ortogonali dello spazio cartesiano.
L'Essay di Green
George Green (1793-1841 ...
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Misura e integrazione
M. Evans Munroe
Introduzione
La nozione di integrale viene spesso introdotta considerando il problema di determinare l'area racchiusa da una curva, prendendo un limite di somme [...] β) due spazi di misura. Si può definire nel modo seguente una misura sul prodotto cartesiano X×Y. Sia Θ la classe di tutti gli insiemi della forma
A×B,
risulta
ove μ è la misura di Lebesgue nel piano.
Grosso modo, una successione regolare è quella ...
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La grande scienza. Calcolo delle variazioni
Gianni Dal Maso
Calcolo delle variazioni
Un problema di grande importanza nella matematica pura e applicata è la ricerca dei valori massimi o minimi di grandezze [...] Qualora la superficie di rotazione sia generata da una curva del piano esprimibile come grafico di una funzione positiva y=u(x),
La richiesta che la superficie minima sia di tipo cartesiano, cioè rappresentabile come grafico di una funzione, impone ...
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Analisi matematica
Jean A. Dieudonné
Alcune delle idee fondamentali che sono alla base del calcolo risalgono ai Greci, ma il loro sviluppo sistematico iniziò soltanto nel XVII secolo. Alla fine di quel [...] cioè di tutte le applicazioni da X in ℝ) è il prodotto cartesiano ℝX; a ogni x∈X corrisponde una proiezione nello spazio coordinato se lo spettro sia vuoto o coincida con l'intero piano complesso. La proposizione più generale che si può formulare ...
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vettore
vettóre [agg. m. e s.m. (per il f. → vettrice) Der. del lat. vector -oris "conducente, portatore", dal part. pass. vectus di vehere "condurre, portare"] [ALG] Ente che permette di descrivere [...] la decomposizione di un v. v secondo un sistema di riferimento cartesiano tridimensionale (x,y,z) scrivendo v=vxx₁+vyy₁+vzz₁, seno dell'angolo ϑ fra essi compreso, direzione normale al piano individuato dai due v. applicati in uno stesso punto, ...
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interpolazione
interpolazióne [Der. del lat. interpolatio -onis, da interpolare comp. di inter- e v. affine a polire "pulire"] [ANM] Procedimento per inserire tra due o più valori (in partic., dati sperimentali) [...] x come coordinate cartesiane (o di altro tipo) in un piano, il problema dell'i. si traduce geometricamente nel problema di , come tali intendendo quelli che in un diagramma cartesiano rappresentano i valori noti della funzione in esame. Naturalmente ...
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cartesiano
carteṡiano agg. [dal fr. cartésien]. – 1. a. Relativo alle dottrine, ai principî, agli indirizzi del filosofo e matematico francese (1596-1650) René Descartes (latinizz. Cartesius, ital. Cartèsio): il pensiero, il metodo, il dualismo,...
piano2
piano2 s. m. [lat. planum «pianura» (propr. neutro sostantivato dell’agg. planus: v. la voce prec.); nel sign. 7 ricalca il fr. plan] (pl. ant. le piànora). – 1. Superficie piana, generalm. orizzontale, ma anche verticale o variamente...