Come indicò Saussure (1916), la lingua si può studiare in due modi: o lungo l’asse della simultaneità, descrivendo il sistema di fenomeni esistente in un momento dato, in una certa comunità di parlanti, [...] -a (io amava, temeva, dormiva e io era), l’unica usata dalle Tre Corone, attraverso la codificazione grammaticale di ➔ PietroBembo resiste a lungo nell’uso letterario, finché soltanto con ➔ Alessandro Manzoni riesce a imporsi il tipo moderno in -o ...
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Il soggetto (dal lat. subiĕctu(m) «che sta sotto», calco del gr. hypókeímenon) indica una funzione grammaticale fondamentale nella frase, insieme a quelle di ➔ oggetto e di predicato (➔ predicato, tipi [...] (la ➔ legge Tobler-Mussafia) e il pieno sviluppo dell’espressione del soggetto.
Con la stabilizzazione normativa operata da ➔ PietroBembo, le sorti del vernacolo fiorentino, che nell’arco di un secolo o due (l’approssimazione è dovuta alla penuria ...
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Il termine ortografia (dal gr. ortographía, comp. di orthós «retto, corretto» e -graphía «scrittura») identifica l’insieme delle convenzioni normative che regolano il modo di scrivere una lingua considerato [...] un umanista di probabile origine friulana e di formazione veneziana: Giovanni Francesco Fortunio (➔ grammatica).
I veneti ➔ PietroBembo e Aldo Manuzio (laziale d’origine) sono concordemente ritenuti le figure trainanti del conguaglio grafico e, più ...
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La più antica grammatica italiana che si conosca è trasmessa, anonima, dalle prime carte del codice Reginense Latino 1370 della Biblioteca Apostolica Vaticana (nota perciò come Grammatichetta vaticana; [...] Ancona, dove morì l’anno dopo. Tali Regole furono seguite dalle Prose della volgar lingua, di ➔ PietroBembo, stampate nel 1525. Le Prose di Bembo, però, non sono esclusivamente un trattato grammaticale, e anche il titolo ne dichiara il contenuto più ...
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I verbi transitivi e quelli intransitivi (la cui definizione e la cui terminologia furono fissate già nella grammatica antica) rappresentano un’opposizione fondamentale tra i ➔ verbi di una lingua. Nella [...] vol. 2°.
Villani, Giovanni (2007), Nuova cronica, edizione critica a cura di G. Posto, Milano - Parma, Fondazione PietroBembo - Guanda.
Bentley, Delia (2006), Split intransitivity in Italian, Berlin - New York, Mouton de Gruyter.
Bertinetto, Pier ...
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Si chiama dislocazione (cioè «spostamento») un tipo di costruzione tipica della lingua parlata (ma riscontrabile, fin dall’italiano antico, anche in alcune varietà di quella scritta: vedi oltre; ➔ lingue [...] , mi ci metto di picca»: La locandiera), dall’epistolografia («Quanto poi all’animo, io ne sto assai male»: PietroBembo, Lettere) alla trattatistica («Il tintoretto, a cagione d’esempio, conviene vederlo alla scuola di S. Marco»: Francesco Algarotti ...
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La parola regola, applicata a una lingua, ha due significati fondamentali: quello di «descrizione di un meccanismo della lingua stessa» e quello di «precetto, ammonizione per parlare o scrivere bene». [...] (2001), La morfologia nominale nel III libro delle “Prose” e in altre grammatiche rinascimentali, in Prose della volgar lingua di PietroBembo. Atti del Convegno (Gargnano del Garda, 4-7 ottobre 2000), a cura di S. Morgana, M. Piotti & M. Prada ...
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Lo studio dell’italiano a scuola si affermò tra la fine del Cinquecento e il Settecento (Manacorda 1980; Marazzini 1985; De Blasi 1993; Matarrese 1993: 21-40) con un processo che modificò l’iter della [...] 1982; Bartoli Langeli 2000; ➔ mercanti e lingua; ➔ notai e lingua). La riflessione che culmina nella codificazione di ➔ PietroBembo porta al riconoscimento del volgare come lingua da insegnare, al pari del latino, attraverso lo studio. Cruciale per ...
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La virgola (dal lat. virgula(m) «piccola verga») è un segno di interpunzione, costituito da una linea curva con la testa al livello basso della riga, che ha una varietà di funzioni. Indica una pausa breve, [...] con l’edizione veneziana del De Aetna (1496) di ➔ PietroBembo da parte di Aldo Manuzio, in un nuovo tondo romano (Coluccia 2008: 94), e poi, sempre grazie alla collaborazione tra Bembo, Manuzio e Griffo, con le edizioni di Petrarca del 1501 e ...
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L’alfabeto italiano è l’insieme dei segni grafici o ➔ grafemi (o in termini usuali, lettere) che servono a trascrivere la lingua italiana. L’alfabeto italiano prosegue l’alfabeto della lingua latina, che [...] al maschile «segno» e al femminile «lettera». Quest’annosa oscillazione si riscontra nelle Prose della volgar lingua di Pietro ➔ Bembo (1525) in cui, dalla maggioranza di lettere menzionate al femminile, si differenziano «il B» e «il D».
Lo ...
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bembesco
bembésco agg. (pl. m. -chi). – Del letterato veneziano Pietro Bembo (1470-1547) e della sua opera: la poesia b., il platonismo b.; le teorie b. sulla fiorentinità della lingua italiana. ◆ Oggi, con lo stesso sign. e gli stessi usi,...
prova
pròva (ant. pruòva) s. f. [deverbale di provare; ma un lat. proba è già documentato in età tarda e medievale]. – 1. Atto, o serie di atti, operazione, procedimento, aventi lo scopo di conoscere, verificare, dimostrare le qualità, le...