Vittorio Alfieri (Asti 1749 - Firenze 1803) è il maggior scrittore italiano di tragedie. Nacque nel Piemonte sabaudo, da nobile famiglia e studiò alla Reale Accademia di Torino, dove compì, come dice egli [...] tutti gli illuministi e illuminati plaudevano a quella decisione di Pietro Leopoldo di Toscana:
L’idioma gentil sonante e puro,
cogliea
(sonetto CLXIII, vv. 1-4).
Anche se Alfieri fa esplicita professione di fede filotoscana e antifrancese, la ...
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(fr. Genève; ted. Genf) Città svizzera (179.971 ab. nel 2008), la maggiore della Svizzera francofona, capitale dell’omonimo cantone. Sorge a 378 m s.l.m., all’estremità sud-occidentale del lago omonimo [...] e raccolta intorno all’ex cattedrale cattolica di S. Pietro, notevole monumento del 4° sec. (ricostruito nel 12 ° e 13° sec. con aggiunte posteriori e facciata settecentesca di B. Alfieri). Tra le chiese di rilievo: S. Germano (1334, su altra del 6 ...
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L’italiano di oggi ha ancora in gran parte la stessa grammatica e usa ancora lo stesso lessico del fiorentino letterario del Trecento. Nella Divina Commedia, a cominciare dal I canto dell’Inferno, un italiano [...] Vittorio Alfieri, che rifiutano però polemicamente il modernismo linguistico. Il piglio arcaizzante di Alfieri è sul volgare, a cura di G. Patota, Roma, Salerno Editrice.
Bembo, Pietro (1989), Prose della volgar lingua. Gli Asolani. Rime, a cura di C ...
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di Silvia Morgana
La storia linguistica dell’Ottocento copre un arco cronologico più esteso rispetto al mero XIX secolo e va dall’arrivo dei francesi in Italia nel 1796 fino al 1915: è infatti l’inizio [...] , su cui influisce in modo vistoso il modello alfieriano. Se ne distacca però maggiormente Manzoni nel Carmagnola e Grammatica e testi, Roma, Carocci.
Serianni, Luca & Trifone, Pietro (a cura di ) (1993-1994), Storia della lingua italiana, voll. ...
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Per contrastare l’interpretazione riduttiva della questione della lingua, considerata come un dibattito sulle varie denominazioni fiorentino, toscano, lingua comune o italiano, cioè equiparata a un’oziosa [...] di queste discussioni.
Le Prose della volgar lingua di ➔ Pietro Bembo, pubblicate nel 1525, sono il libro in cui meglio francese in particolare (si pensi al misogallismo di ➔ Vittorio Alfieri o al trattato di Gian Francesco Galeani Napione Dell’uso e ...
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La produzione in prosa e in poesia del XVII secolo è concepita all’insegna del barocco, ispirata cioè all’abnorme e tendente all’iperbole e alla ‘maraviglia’. Il senso dispregiativo del termine si estese [...] stabilizzò la norma elaborata nel Cinquecento da ➔ Pietro Bembo per la lingua letteraria, che si riconvertì fiorentino colto, unica alternativa all’italiano malcerto delle altre regioni.
Alfieri, Gabriella (1998), La ‘lingua d’Italia’: ambiti e usi ...
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Il Settecento fu un secolo decisivo per le sorti della lingua italiana, investita dalle grandi innovazioni culturali del periodo, che mettono in moto il processo destinato a modernizzarne le strutture, [...] attraversano il Settecento, da Giambattista Vico a ➔ Vittorio Alfieri a Da Ponte, è il livello inadeguato dell’ si discostano dal canone cruscante va notata l’opera di Gian Pietro Bergantini (1745), che integrava la Crusca nel settore delle arti ...
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L’infinito è un modo non finito del verbo (➔ coniugazione verbale; ➔ modi del verbo), che nella tradizione grammaticale è considerato forma di base del verbo stesso ed è, di conseguenza, usato come forma [...] averla richiusa, vi posò davanti per maggior sicurezza una grossa pietra (Collodi, Le avventure di Pinocchio, p. 120)
(20 può anche stare senza soggetto esplicito: ecco nevicare tutta la notte.
Alfieri, Vittorio (1949), Vita, in Id., Opere, a cura ...
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Il participio è un modo non finito del verbo (➔ modi del verbo), suddiviso in una forma detta passata (amato) e una presente (amante), entrambe continuazioni dirette delle forme equivalenti latine (amatus [...] nella casa materna, fui dato in custodia ad un buon prete (Alfieri 1996: I, 2)
(46) Venuto l’inverno, scese grande mura, Gli occhiali d’oro, Il giardino dei Finzi-Contini).
Bembo, Pietro (1966), Prose della volgar lingua. Gli Asolani. Rime, in Id., ...
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Con lingua dello sport o linguaggio sportivo (locuzione, quest’ultima diffusa dall’ultimo decennio del XIX secolo e poi utilizzata da Bertolini 1923), si indicano sia le ➔ terminologie tecniche e specifiche [...] , automobilistica, ecc.) e facendola gareggiare.
Fanfani, Pietro & Arlia, Costantino (1877), Il lessico schermo. Lingua e stili comunicativi nei generi televisivi, a cura di G. Alfieri & I. Bonomi, Firenze, Cesati, pp. 341-377.
Proietti, ...
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principe
prìncipe agg. e s. m. [dal lat. princeps -cĭpis «primo, il più grande, il più importante», comp. di primus «primo» e tema di capĕre «prendere»: propr. «che prende il primo posto»]. – 1. Come agg.: a. ant. Primo, principale: l’Italia...
ministro
s. m. [dal lat. minister -stri «servitore, aiutante», der. di minor agg., minus avv. «minore, meno», secondo il modello di magister «maestro» sentito in rapporto con magis «più»]. – In genere, chi è al servizio di una persona, di...