Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Filosofia a Bisanzio
Marco Di Branco
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Quello della speculazione filosofica bizantina è un campo relativamente [...] davvero volgerli alla via opposta e alle prime cose e farli risalire alla vetta più alta: l’Uno e il Primo.
Plotino, Enneadi
Giorgio Gemisto Pletone
Il secondo assioma supremo
Traité des Lois
Dei tre assiomi supremi, il secondo è che le essenze ...
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Nel significato più generico, stato di isolamento e d’innalzamento mentale dell’individuo assorbito in un’idea unica o in un’emozione particolare; più propriamente, nella mistica, il rapimento dell’anima [...] con mezzi fisici e meccanici.
Filosofia
Un ruolo importante assume l’e. nella filosofia alessandrina e nella filosofia neoplatonica, soprattutto in Plotino, per il quale l’e. è l’atto semplice e intuitivo con cui l’anima, abbandonati le forme e gli ...
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immaginazione
Nella psicologia aristotelica, facoltà di produrre immagini sensibili (φαντάσματα). Connessa ai sensi ma non limitata o condizionata da essi, distinta dall’intelletto e dall’opinione, l’i. [...] oggetti presenti ai sensi, sia costruendone liberamente senza riferimento immediato agli oggetti stessi. Il neoplatonismo, soprattutto con Plotino, tenta una sintesi della dottrina aristotelica e di quella platonica, spiegando l’operare dell’i. come ...
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Atteggiamento spirituale, e conseguente pratica di vita, che tende all'unione con l'assoluto mediante il superamento dei limiti dell'esperienza sensibile o l'annullamento della personalità individuale. [...] divinità. La filosofia come mezzo d'assimilazione al divino avrà grande importanza in Filone Alessandrino e nel neoplatonismo di Plotino. Un'influenza platonica è presente anche nel sufismo islamico.
Il misticismo ebraico
La forma più antica di m ...
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Cronista (Viterbo 1120 circa - ivi 1191); compiuti gli studî a Bamberga, divenne cappellano e notaio di Corrado III e dei suoi successori che seguì in numerose spedizioni, avendo spesso incarichi diplomatici. [...] in versi e prosa; ma più importante di tutti è il Pantheon, storia universale dalla creazione, interessante anche per alcuni excursus dossografici sui filosofi antichi (per es., su Platone e Plotino, citati per il tramite di Calcidio e Macrobio). ...
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memoria
Il termine designa la capacità di conservare e riproporre le immagini delle esperienze passate, siano esse sensibili o intellettuali; ma designa anche le stesse immagini o ricordi di quelle esperienze. [...] è ricordare, cioè " ridestare nella m. " ciò che ci pare di non sapere e che invece è solo dimenticato. Nella tradizione platonica, Plotino afferma (Enn. IV III 29-30) che l'anima ha m. non solo sensibile (e cioè delle esperienze che si ottengono ...
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trascendenza
La proprietà o la qualità di qualcosa che si trova al di là, va oltre un determinato ambito, e in questo senso è l’opposto di immanenza, che indica invece ciò che si risolve o permane dentro [...] è al di là dell’essere», introducendo una terminologia che i filosofi neoplatonici imporranno per definire la caratteristica propria dell’Uno: per Plotino l’Uno «è al di là dell’essenza, principio di essa» (Enneadi, VI, 8, 19) e come Bene è al di là ...
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Umanista (Costantinopoli 1415 circa - Roma 1487). Rifugiatosi in Italia nel 1453, dopo la conquista turca di Costantinopoli, nel 1456, soprattutto per l'interessamento di Donato Acciaiuoli, ottenne una [...] di traduttore (Etica Nicomachea, De anima, Fisica, Metafisica, ecc. di Aristotele) e di editore (Enneadi di Plotino). Il suo insegnamento fu particolarmente fecondo ai fini del rinnovamento della cultura fiorentina: infatti alcuni aspetti che lo ...
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GALLIENO (P. Licinius Egnatius Gallienus)
Gastone M. Bersanetti
Imperatore romano dal 253 al 260 d. C. insieme col padre Valeriano, poi da solo fino al 268. Di nobilissima origine, nacque intorno al [...] contro di esso le armi della polemica, affidata alla filosofia del tempo, nella persona del suo più alto rappresentante, Plotino. Se al centro di tutto questo programma stava la religione, il fine perseguito era però essenzialmente politico: l ...
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LOSSKIJ, Nikolaj Onufrievič
Leonida Gancikoff
Filosofo russo, nato il 6 dicembre 1870; dal 1900 insegnò filosofia all'università di Pietroburgo; nel 1922 fu dal governo sovietico esiliato dalla Russia [...] fondamento dell'esistenza empirica. Basandosi su una sintesi originale della monadologia di Leibniz con la teoria delle idee di Plotino, il L. concepisce questa realtà ideale come concreta, formata cioè non di idee astratte, bensì di principî ideali ...
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