Stato dell’Europa centro-orientale, che si affaccia per circa 500 km sul Mar Baltico. I confini terrestri corrono a S lungo la linea spartiacque delle catene montuose dei Sudeti e dei Beschidi, che separano [...] Gregorio di Sanok e il cardinale Z. Oleśnicki. In questa fase, e soprattutto nella prima metà del 16° sec., la poesialatina registra la sua massima fioritura con le opere, anche assai profane, del primate A. Krzycki (Cricius), di J. Dantyszek ...
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Filologo classico tedesco, nato a Gaschwitz (Sassonia) il 6 agosto 1910, morto a Denzlingen (Baden) il 19 novembre 1981. Ha studiato presso il Philologisches Seminar di Lipsia, ove fu allievo di F. Klingner. [...] attenzione B. ha dedicato a Lucrezio, di cui ha approntato anche un'edizione critica (1966), e alla poesialatina con il controverso rifacimento della classica raccolta dei Fragmenta poetarum Latinorum di W. Morel (apparso postumo, 1982). Nell ...
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Glottologo, filologo ed etruscologo, nato a Lilla nel 1879; professore di lingua e letteratura latina all'università di Parigi dal 1928 al 1942, quando passò alla cattedra di poesialatina al Collège de [...] e linguista che storico interprete di una civiltà e di una poesia. Con la sua opera di erudito, la sua esperta sapienza nell'Associazione Budé. Altre opere: Éléments dialectaux du vocabulaire latin, 2ª ed., Parigi 1928; Philologica, Parigi 1940: ...
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Lingua indoeuropea appartenente al gruppo italico o protolatino, lo stesso di cui fanno parte quelle di altri popoli (Ausoni, Opici, Enotri e Siculi) che, insieme ai Latini, si insediarono nella parte [...] gli storici Ferreto de’ Ferreti e Giovanni da Cermenate, il poeta Giovanni del Virgilio che cercò di indurre Dante alla poesialatina. Dante vi si cimentò, avendo già scritto in l. trattati in prosa, tra i quali il De vulgari eloquentia e ...
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Identità fonetica nella terminazione di due o più parole, a partire dalla vocale tonica, particolarmente percepibile qualora tali parole si trovino a breve distanza in un testo in prosa o in fine di verso [...] r., ma dettate da ragioni particolari di stile o d’espressione e in alcuni casi come mero gioco di parole. Alla poesialatina, come alla greca, basata sulla quantità sillabica e non sull’accento, la r. fu sempre estranea.
Solo nel Medioevo, quando ...
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CECI, Luigi
Tullio De Mauro
Nacque ad Alatri (Frosinone) il 27 febbr. 1859 da Vincenzo e Maria Minocci.
Restò sempre molto legato alla sua terra: diventato accademico famoso, ad Alatri acquistò e restaurò [...] tempo N. Caix, suo professore, gli fece offrire la cattedra di lettere latine e lingua greca e la presidenza del liceo di Perugia, dove era stato di varia natura: scolastiche (Antologia della poesialatina ad uso dellescuole italiane, Milano 1886), ...
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Con il termine ritmo si indica in linguistica la successione regolare nel tempo di accenti (➔ accento) o prominenze. Il ritmo può anche essere definito come la successione ordinata e alternata di sillabe [...] affinità tra ritmo e metro, intesa come legame indissolubile tra forma in movimento e ordine misurabile, continua nella poesialatina (che eredita dal greco anche il lessema rhythmus) e si perpetua nella cultura romanza in generale, e in quella ...
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Angelo Ambrogini, detto il Poliziano (Montepulciano 1454 - Firenze 1494), fu uno dei maggiori umanisti e poeti del Quattrocento (➔ Umanesimo e Rinascimento, lingua dell’). Accolto giovanissimo in casa [...] Olschki, 5 voll., vol. 3º (Umanesimo e Rinascimento a Firenze e Venezia), pp. 353-361 (rist. in Id., Poesialatina e volgare nel Rinascimento italiano, Napoli, Morano, 1989, pp. 101-114).
Ghinassi, Ghino (1957), Il volgare letterario nel Quattrocento ...
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Filologo classico italiano (Pesaro 1920 - Roma 2000). Prof. (dal 1956) nelle univ. di Urbino e (dal 1963) di Roma, socio nazionale dei Lincei (dal 1992). Si è occupato in particolare di letteratura latina [...] (1976). Si segnalano, in particolare, i suoi studi sugli Epigrammata Bobiensa, celebre raccolta latina di versi d'amore, sugli scritti di D. Marso e sulla poesia di Ovidio. Il suo interesse per la scuola è testimoniato, oltre che da interventi su ...
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poesia
poeṡìa s. f. [dal lat. pŏēsis, che è dal gr. ποίησις, der. di ποιέω «fare, produrre»]. – 1. a. L’arte (intesa come abilità e capacità) di produrre composizioni verbali in versi, cioè secondo determinate leggi metriche, o secondo altri...
rima1
rima1 s. f. [prob. lat. rhythmus «ritmo»]. – 1. L’identità di suono nella terminazione di due parole, dalla vocale tonica in poi, che si sente soprattutto quando le due parole sono a poca distanza l’una dall’altra nel discorso, e in...