Il termine orientalismi include classi molto ampie di ➔ prestiti assunti dall’italiano in varie epoche. A differenza di altre denominazioni che fanno riferimento a realtà etnogeografiche ed etnolinguistiche [...] d’oltremare.
Non pochi furono gli orientalismi già in fase latina (Mancini 1992: 46-53; Cardona 1998: 411-412) traslazione degli Ebrei a Babilonia); piyyut < ebr. piyyûṭ «poesia», dal gr. poiētḗs (1869 in «Annali delle Università toscane» 11 ...
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SCRITTURA
Guglielmo Cavallo e Jack R. Goody
Storia della scrittura
di Guglielmo Cavallo
Introduzione
La scrittura può essere definita un sistema organizzato di simboli figurati o astratti (pittogrammi, [...] e romano.
Formato di 24 lettere, in Europa l'alfabeto latino è adottato già in età classica, per influenza romana diretta o introduzione di testi scritti si sviluppa il teatro e la poesia assume forme metriche più regolari.Sotto tutti questi aspetti, ...
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* La voce enciclopedica Lingua scritta è stata ripubblicata da Treccani Libri con il titolo Italiano, parlare, scrivere, arricchita e aggiornata da un contributo di Giuseppe Antonelli.
La scrittura è [...] sentenza penale, a una ricerca di fisica delle particelle, a una poesia o a un romanzo.
Di qui, o soprattutto di qui, il proprio esser fatto a pezzi. La storia umana che parla latino, non è meno sanguinosa, ma è un’emorragia fermata per sempre ...
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Come indicò Saussure (1916), la lingua si può studiare in due modi: o lungo l’asse della simultaneità, descrivendo il sistema di fenomeni esistente in un momento dato, in una certa comunità di parlanti, [...] quanto più essi sono qualitativamente differenziati (poesia, prosa letteraria, testi di carattere credere che tra le cause dell’ostracismo dato dalle lingue romanze al futuro latino sia che esso veniva a coincidere nella forma con altri tempi, amabo ...
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Le lingue dei segni nel mondo
Mauro Mottinelli
Virginia Volterra
A differenza delle lingue vocali, che usano il canale acustico-vocale, le lingue dei segni si servono della modalità visivo-gestuale. [...] sono i festival dedicati al teatro e alla poesia in segni: attraverso queste produzioni artistiche le persone ma nella dimensione fonico-acustica: le lingue flessive come il latino presentano ordini sintattici più liberi di quelle come l’inglese ...
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Con il termine origini ci si riferisce convenzionalmente alla fase aurorale delle lingue romanze (o neolatine), quando testi (o frammenti di testi) scritti in volgare cominciarono a essere conservati su [...] o tutt’al più ai primi del XIII, anche la lingua della poesia profana appare costituita nelle sue linee fondamentali (cfr. § 5.6);
( della nuova cultura scritta.
I volgari romanzi dipendono dal latino da un punto di vista genetico, nel senso che ...
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L’Italia può vantare il maggior trattato di linguistica dell’Europa medievale, il De vulgari eloquentia di ➔ Dante Alighieri, scritto in latino per definire i caratteri del volgare illustre, in cui, per [...] infatti stabilire i caratteri della lingua sovraregionale per la poesia di stile elevato, un volgare che non si Leonardo Bruni (cfr. Tavoni 1984). Per Biondo, l’imbarbarimento del latino aveva come causa la conquista di Roma da parte di Goti e ...
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Dante Alighieri nacque a Firenze nel maggio, o giugno, 1265, l’anno prima della battaglia di Benevento, che segna la distruzione della parte ghibellina in Italia. Di famiglia guelfa, cresce in anni segnati [...] Dante, in Enciclopedia dantesca 1978, pp. 5-112 .
Barański, Zygmunt G. (1993), Dante e la tradizione comica latina, in Dante e la “bella scola” della poesia. Autorità e sfida poetica, a cura di A.A. Iannucci, Ravenna, Longo 1993, pp. 225-245 (poi col ...
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Malgrado il suo nome antico (che fu recuperato solo in età rinascimentale, riferito a una subarea della regione attuale, così chiamata dopo l’Unità), il Lazio è una regione dalla fisionomia piuttosto recente. [...] anche [-w-] (come in [ˈfawʃe] «falce» a Sonnino, in provincia di Latina) o il dileguo (come in [ˈfaʃa] «falce» a Serrone, in provincia che si apriva all’ermetismo e alle tendenze della poesia contemporanea. Nel dopoguerra, il romanesco, oltre che nei ...
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Si assumono come riferimenti cronologici simbolici di questa voce il 1211, anno del primo documento fiorentino conservato, e il 1375, anno della morte di Boccaccio.
Il Duecento è il secolo nel quale il [...] quella delle scritture commerciali), in quelle delle scritture giuridiche rivolte a coloro che non sanno il latino, della poesia, della narrativa, delle cronache, della predicazione e delle scritture morali ed edificanti, più lentamente nella lingua ...
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poesia
poeṡìa s. f. [dal lat. pŏēsis, che è dal gr. ποίησις, der. di ποιέω «fare, produrre»]. – 1. a. L’arte (intesa come abilità e capacità) di produrre composizioni verbali in versi, cioè secondo determinate leggi metriche, o secondo altri...
rima1
rima1 s. f. [prob. lat. rhythmus «ritmo»]. – 1. L’identità di suono nella terminazione di due parole, dalla vocale tonica in poi, che si sente soprattutto quando le due parole sono a poca distanza l’una dall’altra nel discorso, e in...