Assieme ai ➔ nomi, i verbi sono una categoria di parole (➔ parti del discorso) cruciale nell’organizzazione lessicale e grammaticale delle lingue, al punto da essere considerati un universale linguistico: [...] di aprire in aprire la porta, aprire una bottiglia, aprire un ristorante, aprire un dibattito, ecc.). Un verbo polisemico appartiene di norma a più classi, una per ciascun senso: vedere, per es., è un verbo di percezione in vedere una stella ...
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Si chiama conversione la formazione, ottenuta senza aggiunta di affisso derivazionale, di una parola appartenente a una parte del discorso diversa da quella della base: per es., piacere verbo → (il) piacere [...] , il (territorio) cagliaritano. Tali casi andrebbero classificati come processi di natura sintattica, anche se la frequenza e la polisemia di alcuni nomi deaggettivali (per es., la prima, intesa come classe scolastica, classe in mezzi di trasporto ...
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tendere
Alessandro Niccoli
Ricorre nel senso proprio di " svolgere nel senso della lunghezza o della larghezza ", significato che si registra anche per ‛ distendere ' (v.) e ‛ stendere ' (v.), senza [...] prese (in collegamento con in sù si stese del v. 124); Fiore VI 9 i' verso del fior tesi la mano (dove, per la polisemia simbolica propria di tutto il poemetto, il gesto metaforicamente allude alla speranza di godere dell'amore di Bellaccoglienza). ...
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La neologia
Bernard Quemada
La neologia, fenomeno linguistico e disciplina recente delle scienze del linguaggio, è un settore della lessicologia moderna che, dalla fine del 20° sec., accompagna lo sviluppo [...] forme esistenti seguendo sue proprie matrici. Trasforma le unità monosemiche (quelle che hanno un solo significato) in parole polisemiche, creando sia omonimie sia nuove accezioni: per es., in franc. défiler = 1. défaire ‘disfare’, 2. marcher en file ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Origini e attributi degli eroi
Marella Nappi
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Una definizione univoca rischia di ridurre la grande varietà [...] affinità che lo rendono lungi dall’essere amorfo.
L’etimologia
L’etimologia non è chiara e non risolve la polisemia del termine heros, che resta ambiguo anche in ragione del moltiplicarsi del fenomeno delle eroizzazioni, estese nel corso del ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
La nascita e l'evoluzione della scrittura
Giovanni Manetti
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
La scrittura costituisce la prima grande [...] . Essi per primi mettono a punto un sistema che conta circa 1500 pittogrammi. Ogni pittogramma è dotato di una intrinseca polisemia, in quanto, ad esempio, l’immagine che rappresenta la parte inferiore del volto umano può indicare sia la bocca, sia ...
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La derivazione di nomi da verbi è uno dei processi formativi che generano un alto numero e varietà di forme, usate con grande frequenza. I due significati principali dei nomi deverbali sono quello di azione [...] , limatura); meno frequente l’estensione di significato strumentale o locativo (una forte illuminazione, una sistemazione dignitosa; sulla polisemia dei nomi deverbali cfr. Rainer 1996). Nel caso in cui assuma il valore di oggetto risultante, il nome ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
La vita religiosa
Anna Benvenuti
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
II termine “religioso” è inizialmente riferito al concetto latino di [...] semantico sotteso al concetto di vita religiosa non implica alcuna categoria giuridica, ma si estende, nella polisemia della tradizione cristiana antica, alle disparate modalità espressive del radicalismo evangelico, la svolta canonistica avviatasi ...
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La variabilità del c., con un'evoluzione rapida, ha cominciato a essere percepita alla fine del 20° sec., inizialmente dai ricercatori specializzati, mediante l'analisi dei dati, e successivamente da tutta [...] loro classificazione.
Poiché il c. si percepisce attraverso il tempo meteorologico è necessario riflettere sulla polisemia presente nelle lingue neolatine tra tempo cronologico e tempo meteorologico. Entrambe le locuzioni esprimono il susseguirsi ...
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Lessico cinematografico
Sergio Raffaelli
Le parole 'settoriali' (cioè i termini o tecnicismi) che designano le centinaia di nozioni peculiari del cinema, per lo più identiche dovunque, si differenziano [...] di numerosi termini che non possedevano l'univocità semantica propria del maturo tecnicismo: per i casi di polisemia si veda cinematografo 'apparecchio per la ripresa', 'cinema come sistema', 'locale pubblico di proiezione', 'spettacolo filmico'; per ...
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polisemia
polisemìa s. f. [dal fr. polysémie, comp. del gr. πολυ- e tema di σημαίνω «significare»; cfr. anche polisemo]. – 1. In linguistica, la coesistenza, in uno stesso segno (parola o, anche, sintagma, espressione fraseologica), di significati...
polisemico
polisèmico agg. [der. di polisemia] (pl. m. -ci]. – In linguistica, di vocabolo (o espressione, o in genere segno linguistico) che presenta polisemia, che è cioè portatore di più significati; anche, di ideogramma e segno di alcune...