Turiello, Pasquale
Patriota e scrittore politico (Napoli 1836-ivi 1902). Combatté con Garibaldi (1866 e 1867), ma militò nelle file della destra, fu critico del parlamentarismo e deltrasformismo, e [...] governati in Italia (1882) attribuì il distacco fra la classe dirigente e il popolo al carattere artificioso delle istituzioni politiche; sostenne quindi la necessità di un rafforzamento dell’esecutivo e dell’azione statale e militare, nonché di una ...
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Patriota italiano (Milano 1812 - Roma 1886); si laureò in medicina e chirurgia all'univ. di Pavia, e vinta una borsa di perfezionamento all'estero, viaggiò un anno in Germania e in Francia. Ritornato in [...] nell'epidemia colerica del 1854, mentre continuava la sua attività politica come mazziniano. Nella guerra del 1859, fu medico salì al potere, rimase all'opposizione, contrario al "trasformismo" di Depretis. Ebbe grande parte nell'elaborazione dell ...
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MORELLO, Vincenzo (Rastignac)
Scrittore e giornalista, nato a Bagnara (Reggio Calabria) il 10 luglio 1860, morto a Roma il 30 marzo 1933. Laureatosi in legge nel 1884 a Napoli, dove aveva esordito nel [...] spostandosi sempre più dalla letteratura alla politica, massime a quella internazionale, nella s'inizia quando imperava il "trasformismo" parlamentare, e il numero G. D'Annunzio (Roma 1910); L'albero del male (ivi 1914); Il libro della guerra (Torino ...
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. Storia della Chiesa (X, p. 19; App. II, 1, p. 569; III, 1, p. 359). - Durante il periodo 1960-1976, a differenza del decennio precedente, la C. e la cattolicità tutta assistono al succedersi di due grandi [...] gli stati-comunità.
Il che, come si comprende, già sotto lo stesso profilo del nuovo magistero politico conciliare della Chiesa, viene a sovvertire e trasformare alle sue basi stesse la classica dottrina cattolica, enunciata e attuata fino a questi ...
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Agli inizi del 21° sec. la produzione delle a. v. mostra di aver portato al massimo compimento le premesse poste cento anni prima, sia riguardo alle modalità di diffusione sia nel rinnovamento del linguaggio [...] in asta, raggiungendo picchi milionari, attraverso una politica di provocazioni che hanno incluso una scultura una casa centenaria nel Giappone rurale e l'ha trasformata nella Dream house (2000), un luogo del benessere dove ci si lava, si dorme, si ...
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MAFIA
Giuseppe Giarrizzo
(XXI, p. 863)
La parola e l'immagine. − La storia della m. è stata, e continua a essere in gran parte, storia del ''concetto'' di m. − un concetto in cui peraltro l'immagine [...] anni Venti e Trenta, si assiste a un trasformismo mafioso, a significativi mutamenti nella cultura dei soggetti e − a guerra finita − i restauratori e i superstiti del vecchio ceto politico prefascista.
La guerra (1939-43), con la diserzione e ...
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MENDÈS-FRANCE, Pierre
Uomo politico francese, nato. a Parigi l'11 gennaio 1907. Diplomato alla Scuola di scienze politiche ed avvocato, entrò prestissimo nella politica e nel 1936 fu eletto deputato [...] dove combatté nelle forze aeree francesi libere. Membro del Comitato francese di liberazione, in qualità di la politica coloniale ed estera di Mendès-France urtavano contro troppi interessi costituiti, né l'abile (e anche eccessivo) trasformismo da ...
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Filosofo, nato a Trani nel 1841, morto a Napoli il 15 aprile 1903. Datosi agli studî filosofico-letterarî, pubblicò nel 1864 il Verbo novello: sistema di filosofia universale, d'ispirazione hegeliana, [...] repubblicana, e dopo il trasformismo, nel 1897, dettò il programma del superstite gruppo repubblicano. La stato verso l'assoluta libertà del pensiero, simboleggiata nell'Ateneo (v. gli Scritti filosofici e politici, Napoli 1883 e la Dottrina ...
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Evoluzione
Giuseppe Montalenti
Luigi L. Cavalli-Sforza
di Giuseppe Montalenti, Luigi L. Cavalli-Sforza
EVOLUZIONE
L'evoluzionismo nella cultura del XX secolo di Giuseppe Montalenti
sommario: 1. Introduzione. [...] T. D. Lysenko, il quale, sostenuto dall'autorità politica, impose nell'Unione Sovietica una teoria lamarckiana, con stato di perenne trasformazione, non era estraneo a alcuni filosofi greci, ma fu solo nel XVIII secolo e all'inizio del XIX che venne ...
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Una mappa del capitale sociale e della cultura civica in Italia
Roberto Cartocci
Valerio Vanelli
La cultura conta? Gli orientamenti di valore, la cultura politica hanno una responsabilità in questa [...] privati.
Al contrario, i fondi destinati allo sviluppo economico e sociale del territorio e, di conseguenza, alla trasformazione della cultura politica tradizionale, sono state un formidabile ricostituente per le reti gerarchiche verticali ...
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trasformista
s. m. e f. e agg. [der. di trasformare] (pl. m. -i). – 1. Seguace del trasformismo, nel sign. biologico (sinon. di evoluzionista). Come agg., relativo al trasformismo: la teoria trasformista. 2. Chi pratica il trasformismo, in...
trasformismo
s. m. [der. di trasformare; nel sign. biologico, dal fr. transformisme]. – La tendenza a trasformare, a trasformarsi. In partic.: 1. In biologia, sinon. (non più in uso) di evoluzionismo. 2. a. Termine affermatosi nella pubblicistica...