Marsiglia (Marsilia)
Adolfo Cecilia
Città della Francia meridionale, sul Mediterraneo, all'estremità orientale del golfo del Leone.
Per la sua posizione è, oltre che sbocco naturale della valle del Rodano, [...] imprese di Cesare sono citate come esempio di sollecitudine (v. anche Pd VI 61 ss.): Cesare, preoccupato di sconfiggere i pompeiani in Spagna, si limitò ad avviare le operazioni di assedio a M., la punse, affidandone poi il proseguimento a Bruto. In ...
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Torquato, L. Manlio
Clara Kraus
Pretore romano, discendente del Tito Manlio Torquato (v.) che visse nel IV sec. a.C., ed entrò nella leggenda per le virtù militari e per il ferreo senso dell'onore.
T., [...] e gli risparmiò la vita (Cesare Bell. civ. III XI). Dopo la battaglia di Farsalo si rifugiò in Africa con gli altri pompeiani, ma qui fu ucciso dai cesariani nel 46 a.C. (Beli. Afric. XCVI).
Della sua profonda cultura, della sua eloquenza, della sua ...
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NARCISO (Νάρκισος; Narcissus)
L. Guerrini
Figlio del dio del Cefiso e della ninfa Liriope, N., giovinetto di straordinaria bellezza, fu oggetto della passione amorosa di numerose fanciulle e ninfe, tra [...] volume di D. Levi cit. in bibl., a cui si aggiunga: K. Schefold, Die Wände Pompejis, Berlino 1957, p 371 (per i dipinti pompeiani) e F. Chapouthier, Les peintures murales d'un hypogée funéraire pres de Messyef, in Syria, xxxi, 1954, p. 173 ss.
Tipo A ...
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Marcello, Marco Claudio
Console romano (51 a.C.), partigiano di Pompeo e fiero avversario di Giulio Cesare, cui cercò più volte di opporsi; battuto, si ritirò a Mitilene. Più tardi (nel 46) Cesare aderì [...] sembra migliore, consentendo un più preciso collegamento polemico tra gli antichi e i nuovi nemici dell'autorità imperiale (i pompeiani e i moderni capipartito), onde la bella glossa di Benvenuto: " Vult ergo poeta dicere tacite, quod sicut olim ...
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. È l'odierna Sussa (franc. Sousse), sulla costa orientale della Tunisia, antica colonia di Tiro. S'ignora la forma esatta del nome fenicio, trascritto dai Greci per lo più 'Αδρύμης, che i Romani fecero [...] presso Adrumeto, di cui voleva fare la sua base di operazioni. Ma non poté entrare nella città, rimasta fedele ai Pompeiani; e, dopo la vittoria, egli la punì con una forte taglia, collocandovi forse anche una colonia militare. La città fenicia ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
La pittura parietale e la creazione di uno spazio immaginario
Claudia Guerrini
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Fonti principali per [...] Auditorium di Mecenate, probabilmente dipinte dopo la morte di quest’ultimo, avvenuta nell’8 a.C. Il tema torna in case pompeiane (Casa del Bracciale d’Oro, Casa del Frutteto ed altre), dove la pittura di giardino si colloca, in particolare, in ...
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Svetonio, Gaio Tranquillo
Paolo Pellegrini
La tradizione testuale delle Vitae Caesarum di S. (nato nel 70 d.C. circa e morto nel 130 d.C. circa) poggia su un ristretto numero di codici vetustiores (divisi [...] a stampa solo nel 1515.
A Discorsi III xiii 9-10 M. riferisce invece della spedizione di Cesare contro i luogotenenti pompeiani Afranio e Petreio (F. Bausi, in N. Machiavelli, Discorsi, cit., pp. 634-35 e nota 16):
Perché andando egli in Ispagna ...
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PASIFE (Πασιϕάη)
L. Vlad Borrelli
Figlia di Helios e di Perseis (o di Crete), sorella di Aietes e di Circe, sposa di Minosse, regina di Creta. Divinità della luce, ipostasi della luna, come rivela anche [...] ben si convenivano al gusto aneddotico e alla curiosità fabulistica propria dell'ellenismo alessandrino. Varî affreschi pompeiani ci hanno tramandato appunto lo schema di qualche composizione probabilmente alessandrina che narrava le varie fasi del ...
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È il dio dell'amore. La poesia omerica non conosce Eros come nume: da Esiodo in poi invece esso è noto sotto il duplice aspetto di divinità teogonica e d'inseparabile compagno di Afrodite. Quale potenza [...] dei piedi mentre, asciugandosi le lacrime, porta una manina agli occhi. Ma in più vasta scena ci appare nei dipinti pompeiani dove Amore nello stesso atteggiamento è accompagnato da una donna ad Afrodite, che ha sulle ginocchia la faretra tolta al ...
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GENIO
W. Fuchs
Il G. è una figura centrale e peculiare della religione romana, Certamente non derivata dall'ambiente greco. Si possono forse rintracciare determinati lineamenti sino allo stato etrusco [...] , in Jahrbuch, xxviii, 1913, p. 97, fig. 17; E. Rink, op. cit., p. 12. - G. familiaris fra i Lari come serpente su dipinti pompeiani: E. Rink, op. cit., p. 10 e ss.; G. Boyce, Corpus of the Lararia in Pompei, in Mem. Am. Acad., xiv, 1937, n. 174 ...
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esfiltrare
v. tr. Mettere in salvo, al riparo; portare fuori da una situazione e da un ambiente ostili. ◆ Socialisti? Se c’è un’atmosfera simbolica del disfacimento del Psi, è questa, al di là di ogni possibile furore giudiziario: gli ultimi...
pompeiano1
pompeiano1 agg. e s. m. (f. -a) [dal lat. Pompeianus, der. di Pompeii -orum «Pompei»]. – Di Pompei, città antica e odierno centro in provincia di Napoli, presso le pendici orientali del Vesuvio. Con riferimento all’antica città...