Persone appartenenti al popoloebraico o comunque legate all’identità religiosa e storica israelitica.
Il nome Ebrei, di origine incerta, entrò nell’uso comune attraverso la letteratura dell’età ellenistica [...] l’età monarchica. La cattività babilonese, i contatti con società diverse, le mutate condizioni di vita del popoloebraico agirono fortemente sulla legislazione orale e trovarono infine espressione codificata nella compilazione della Mishnāh di Rabbī ...
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L'e., inteso soprattutto come espressione di religione professata, è sostanzialmente ancora oggi quel fenomeno etico-religioso che, derivato dall'Antico Testamento, trovò formulazione e definitiva sistemazione [...] l'altro, si evidenzia oggi con particolare crudezza e singolarità data Ia particolare natura dell'e., poiché presso il popoloebraico l'identità fra fede e nazione è stata e rimane un fenomeno storico peculiare, senza riscontro. Gli stessi governanti ...
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Diritto
Diritto costituzionale
In via generale, l’atto di un organo (monocratico o collegiale) investito della cosiddetta funzione legislativa. A differenza della consuetudine, che nasce spontaneamente [...] ’Antico Testamento, il concetto di l. ha un significato essenzialmente religioso, come insieme delle norme rivelate direttamente da Dio al popoloebraico; in particolare in esso è dato il nome di Tōrāh o l. al Pentateuco (➔), nel quale è contenuta la ...
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Pio X, santo
Maurilio Guasco
Giuseppe Melchiorre Sarto nacque a Riese (Treviso) il 2 giugno 1835, secondogenito tra dieci fratelli e sorelle, da Giovanni Battista e Margherita Sanson. Battezzato il [...] di equivoci: attento e sensibile nei rapporti personali, intransigente e fedele ai principi sui rapporti istituzionali. Il suo giudizio sul popoloebraico restò sempre molto prudente, per non dire negativo: non si potevano fare concessioni al ...
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MISHNAH
Umberto Cassuto
. Questo termine (propriamente "ripetizione"; quindi "studio", "insegnamento"; dal verbo ebraico shānāh, "ripetere", e poi "studiare"; presso i padri della chiesa δευτέρωσις), [...] e giuridica del giudaismo, è specchio fedele delle forme di vita e delle condizioni in cui si svolgeva l'esistenza del popoloebraico nell'età in cui essa venne formandosi; e uno dei suoi trattati, Abōt (v.), che a differenza di tutti gli altri ...
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Genocidio
Mauro Raspanti
(App. III, i, p. 721; v. anche diritti umani, App. II, i, p. 786; minoranze nazionali, App. II, ii, p. 327)
Il termine genocidio è stato spesso utilizzato in modo generalizzante [...] studi dello storico americano D.J. Goldhagen, hanno riaperto la questione sulla responsabilità collettiva del popolo tedesco nell'esecuzione del g. ebraico. Al centro dell'opera dello studioso americano vi è la convinzione che il consenso di massa ...
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GIANNONE, Pietro
Andrea Merlotti
Nacque il 7 maggio 1676 a Ischitella (Foggia), piccolo centro del Gargano, da Scipione (1646-1725), speziale, e Lucrezia Micaglia (1653-1709). Ebbe quattro fratelli: [...] e sottolinea come in essa non si conoscesse un aldilà, in quanto al popoloebraico si prometteva esclusivamente il dominio sugli altri popoli senza alcun riferimento a mondi ultraterreni. Quello che Dio aveva promesso all'uomo nella Genesi era ...
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GIUDAICA, Arte
D. Di Castro
Con il termine giudaismo si indica quel periodo della storia del popoloebraico successivo alla divisione del regno di Salomone nei due regni di Giuda a S (con Gerusalemme), [...] sec. 13°).Secondo Gutmann (No Graven Images, 1971) l'interdizione biblica nei confronti delle immagini fu osservata dal popoloebraico con rigore tanto maggiore quanto più forte era il pericolo di sopraffazione e di azzeramento culturale all'interno ...
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CARCASSONA, Antonio Angelo
Giampaolo Pisu
Primogenito di quattro figli di Bernardo, discendente da antica famiglia ebraica, ma convertitosi per sfuggire ai rigori del bando di espulsione degli ebrei [...] dell'Inquisizione di Roma precisa le accuse al C.: affermazione del privilegio e della nobiltà del popoloebraico rispetto agli altri popoli; interpretazione della Bibbia non conforme a quella cattolica per la parte relativa alla vicenda del ...
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teocrazia
Marzia Ponso
Il governo in nome della divinità
Il termine teocrazia indica un ordinamento politico in cui il potere è esercitato in nome di Dio da coloro che si definiscono suoi rappresentanti, [...] erano organizzati come teocrazie l’Egitto dei faraoni (Egizi) – adorati come dei e coadiuvati dai sacerdoti nel governo –, il popoloebraico – che riconosceva come re o Dio stesso o i suoi prescelti, quali Davide e Salomone – e, per certi aspetti ...
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sionismo
s. m. [der. di Siòn o Sìon (ebr. Siyyōn, gr. Σιών, lat. Sion), nome di una collina di Gerusalemme e, per estens., di Gerusalemme stessa; la parola è stata coniata, nella forma Zionismus, dallo scrittore ted. N. Birnbaum nel 1882]....
maledetto
maledétto (ant. o tosc. maladétto) agg. [part. pass. di maledire]. – 1. a. Colpito da maledizione: un uomo m. da Dio (cui spesso si aggiunge: e dagli uomini); le anime m. dell’Inferno; anche come sost.: andate via da me, maledetti,...