I segnali discorsivi (detti anche marcatori di discorso) sono elementi linguistici (parole, espressioni, frasi), di natura tipicamente pragmatica, diffusi in specie nella ➔ lingua parlata, che, a partire [...] dimensione diacronica (per es., Sweetser 1990; Traugott & Dasher 2002; Cuenca 2007), dato che diversi valori semantici e pragmatici dei segnali discorsivi si sono sviluppati nel tempo da un nucleo primario centrale (cfr. § 1).
Si tratta in parte ...
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La ridondanza pronominale (del tipo a me mi pare) è caratteristica della produzione linguistica orale informale (➔ colloquiale, lingua) e risponde a un’esigenza pragmatica di intensificazione dell’informazione, [...] attestabile già, di là dalle diverse tipologie, nell’italiano dei secoli scorsi (per il Decameron di Boccaccio, cfr. Stussi 1995 e Vitale 2002).
Nell’italiano contemporaneo, di là dalla dislocazione (alla ...
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La sintassi si occupa dei modi in cui le parole possono combinarsi, delle strutture (o costruzioni) che così si ottengono e degli effetti che tali combinazioni hanno su altri piani, come quello della ➔ [...] , Guglielmo (1991), Teoria linguistica e sintassi italiana, Bologna, il Mulino.
Conte, Maria Elisabeth (2010), Modalità tra semantica e pragmatica, in Ead., Vettori del testo, a cura di F. Venier, Roma, Carocci, pp. 121-134.
Corminboeuf, Gilles (2010 ...
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L’ordine degli elementi di una struttura sintattica (come un sintagma o una frase) è un parametro cruciale negli studi linguistici, principalmente in quelli di tipologia. A partire dalla struttura della [...] da una virgola) e, più in generale, la frase assume un contorno intonativo particolare, che consente di coglierne la marcatezza pragmatica:
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a. Marco, viaggia sempre in prima classe
b. Marco, di sera, porta a spasso il cane
In generale, la ...
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I vezzeggiativi sono alterati (➔ alterazione) che hanno un significato attenuativo con forte componente affettiva. Attraverso il vezzeggiativo il parlante vuole in genere esprimere la propria vicinanza [...] dell’alterato o dell’atto linguistico in cui questo è usato.
L’effetto vezzeggiativo è connesso con la dimensione pragmatica (cfr. Dressler & Merlini Barbaresi 1994), come mette in evidenza l’esempio seguente (tratto, come tutti i successivi, da ...
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Si chiama dislocazione (cioè «spostamento») un tipo di costruzione tipica della lingua parlata (ma riscontrabile, fin dall’italiano antico, anche in alcune varietà di quella scritta: vedi oltre; ➔ lingue [...] quello dislocato a destra. Pur ammettendo che in entrambe le dislocazioni l’elemento dislocato sia dato, almeno dal punto di vista pragmatico (ma si tenga conto delle riserve espresse in Givón 1983: 20 segg.), è però chiaro che in molti casi nella ...
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Per definizione, le interrogative retoriche sono frasi che presentano caratteristiche formali tipiche delle frasi interrogative (➔ interrogative dirette; ➔ interrogative indirette), ma che non hanno lo [...] di frase maggiori non rappresentano categorie nettamente individuate: l’emissione di un enunciato formalmente interrogativo può avere forza pragmatica di domanda, ma anche di proposta o di asserzione.
Quest’ultimo è spesso il caso delle interrogative ...
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Il trapassato prossimo (chiamato anche, più raramente, piuccheperfetto) è uno dei ➔ tempi composti dell’➔indicativo, il cui principale significato consiste nell’indicare un evento compiuto prima di un [...] consistenti (come s’è detto) nell’indicare la localizzazione temporale di un evento, altre di altra natura (soprattutto pragmatica).
2.1.1 Anteriorità. Il trapassato prossimo esprime un rapporto di anteriorità rispetto a un altro evento passato ...
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Sotto il nome di intensificatori sono riunite tutte quelle espressioni (nomi, avverbi, aggettivi, sintagmi) che contribuiscono all’amplificazione di un aggettivo, di un nome, di un verbo, di un avverbio, [...] freddo boia; un male cane), è un fenomeno che investe non soltanto il livello morfologico ma anche il livello semantico e pragmatico:
Semanticamente, corrisponde all’aumento di quantità (A è molto / A è più x) o di precisione (A è proprio / veramente ...
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I modi del verbo sono sottoinsiemi di forme della ➔ coniugazione verbale caratterizzati da un complesso intreccio di proprietà semantiche, sintattiche e pragmatiche. Nel sistema verbale italiano si distinguono [...] qualcosa ma anche di compiere delle vere e proprie azioni (atti linguistici) coincidenti con l’atto di parola (➔ pragmatica).
La funzione pragmatica è molto evidente nell’imperativo, che permette di dare ordini (1 b.) o concedere permessi (1 c.), ma ...
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pragmatica2
pragmàtica2 s. f. [dall’ingl. pragmatics, der. dell’agg. pragmatic «pragmatico»]. – Nella filosofia contemporanea, branca della semiotica (scienza dei segni) che comprende l’insieme delle ricerche aventi per oggetto la relazione...
pragmatico
pragmàtico (non com. prammàtico) agg. [dal lat. pragmatĭcus, gr. πραγματικός «attinente ai fatti», der. di πρᾶγμα -ατος «cosa, fatto»] (pl. m. -ci). – 1. Che riguarda prevalentemente l’attività pratica, l’azione; caratterizzato...