I pronomi allocutivi sono forme di pronomi personali, atoni e tonici (➔ clitici; ➔ personali, pronomi), usate per rivolgersi a un destinatario, per interloquire con lui e per richiamare la sua attenzione [...] Alberto A. (1992), Indicazioni stradali: modello urbano e modello rurale, in Il dialetto nella conversazione. Ricerche di dialettologia pragmatica, a cura di A.A. Sobrero, Galatina, Congedo, pp. 161-172.
Sobrero, Alberto A. & Miglietta, Annarita ...
Leggi Tutto
La conversazione è uno scambio verbale tra due o più partecipanti, come tipo di attività socialmente organizzata, prevalentemente di carattere informale e basata sulla ➔ lingua parlata. La conversazione, [...] ., Lessico di frequenza dell’italiano parlato, Milano, ETAS libri.
Bazzanella, Carla (1994), Le facce del parlare. Un approccio pragmatico all’italiano parlato, Firenze, La Nuova Italia.
Bazzanella, Carla (a cura di) (2002), Sul dialogo. Contesti e ...
Leggi Tutto
Traduzione
Sergio Marroni
(App. V, v, p. 533)
La traduzione letteraria
Se si sottopone a un approfondito esame l'idea, per molto tempo assai diffusa, che il tradurre consista nel 'trasporto' del significato [...] necessario di differenziazione" (Hönig, Kussmaul 1982, 1996⁴, p. 58).
Il progetto di integrare in un unico approccio t. 'pragmatica' e t. letteraria è espressamente formulato da M. Snell-Hornby (1988) che, pur criticando gli studiosi che fanno capo ...
Leggi Tutto
Aposiopesi o reticenza (dal gr. aposiṓpēsis, dal verbo aposiōpáō «mi interrompo, taccio»; in latino si traduce reticentia «reticenza») è la figura retorica che consiste nell’improvvisa interruzione di [...] e la chiama praecisio (IV, 41) con un esempio che pone in rilievo proprio il calcolato grado di coscienza retorico-pragmatica:
La reticenza (o aposiopesi) è quando, dette alcune cose, il resto del pensiero che si è cominciato a esprimere si ...
Leggi Tutto
L’acquisizione dell’italiano come lingua seconda (L2) è un processo graduale che si innesta sul processo di acquisizione, avviato in tenera età, di un’altra lingua (detta lingua prima o L1). L’italiano [...] , c’è. In termini molto generali, nell’acquisizione del lessico si riconoscono due tendenze:
(a) le espressioni con valore pragmatico (sì, no; non lo so; la negazione) sono precoci perché permettono la conversazione tra apprendenti e nativi;
(b) l ...
Leggi Tutto
Il discorso indiretto libero è una delle forme tradizionalmente riconosciute del ➔ discorso riportato, cioè uno dei modi che offre la lingua per riprodurre enunciati appartenenti a un atto di enunciazione [...] Pirandello, “Berecche e la guerra”, in Novelle per un anno, Milano, Mondadori, 1956-1957, vol. 2°, p. 770)
Condizione pragmatica fondamentale del discorso indiretto libero, l’intersezione dei centri deittici è all’origine di diversi fenomeni d’ordine ...
Leggi Tutto
Gli insulti sono parole ed espressioni cui si ricorre entro atti linguistici destinati a colpire e offendere l’interlocutore. Nel conflitto verbale, in cui rappresentano normalmente un punto di massima [...] , UTET università, 2006).
Dardano, Maurizio, Giovanardi, Claudio & Palermo, Massimo (1992), Pragmatica dell’ingiuria nell’italiano antico, in La linguistica pragmatica. Atti del XXIV congresso della Società di Linguistica Italiana (Milano, 4-6 ...
Leggi Tutto
Considerata la ‘regina’ delle figure retoriche, la metafora (dal gr. metaphorá «trasferimento», in lat. translatio) è un tropo, cioè un sovvertimento di significato, rispetto al significato proprio, di [...] un certo eclettismo. Da questo punto di vista un contributo per una più approfondita comprensione proviene dalla pragmatica cognitivista, quella teoria linguistica e semiologica che nella seconda parte del Novecento ha elaborato modelli potenti dei ...
Leggi Tutto
Il discorso indiretto è una delle forme tradizionalmente riconosciute del ➔ discorso riportato, cioè uno dei modi che offre la lingua per riprodurre enunciati appartenenti a un atto di enunciazione diverso [...] citazionali indirette (cfr. Calaresu 2004: 26-28), il che rende discutibile ogni valutazione a riguardo.
Un’analisi pragmatica e testuale del fenomeno della riproduzione di discorsi rivela che la dipendenza o indipendenza sintattica del discorso ...
Leggi Tutto
Il testo, l’unità fondamentale della comunicazione linguistica, si definisce per la sua natura funzionale (persegue uno scopo comunicativo globale) e semantica (il suo significato è unitario e strutturato). [...] , che deve essere riconosciuto dall’interlocutore e di cui l’illocuzione è un aspetto centrale (➔ illocutivi, tipi): tale condizione pragmatica non si realizza, ad es., nel caso di un’imprecazione emessa come reazione immediata a un dolore.
(b) L ...
Leggi Tutto
pragmatica2
pragmàtica2 s. f. [dall’ingl. pragmatics, der. dell’agg. pragmatic «pragmatico»]. – Nella filosofia contemporanea, branca della semiotica (scienza dei segni) che comprende l’insieme delle ricerche aventi per oggetto la relazione...
pragmatico
pragmàtico (non com. prammàtico) agg. [dal lat. pragmatĭcus, gr. πραγματικός «attinente ai fatti», der. di πρᾶγμα -ατος «cosa, fatto»] (pl. m. -ci). – 1. Che riguarda prevalentemente l’attività pratica, l’azione; caratterizzato...