La fonetica linguistica è lo studio dei suoni (o foni; ➔ fonetica articolatoria, nozioni e termini di) prodotti dai parlanti nell’atto di pronunciare una lingua. Ciò non esaurisce la totalità dei suoni [...] caso in cui l’➔ortografia sembra ispirare la pronuncia, come è proprio delle zone della penisola in cui l’italiano è stato per lungo ; Fanciullo 1997). Per es., mentre in Toscana la preposizione da genera quasi ovunque raddoppiamento (cfr. da [vː]oi ...
Leggi Tutto
I primi testi volgari d’area italiana sono tradizionalmente considerati i Placiti capuani (marzo 960 - ottobre 963): un debutto tardo rispetto a quello francese (i Giuramenti di Strasburgo, primo documento [...] concorrenza fin da epoca antica. Così avviene anche dopo preposizione: per es., nelle iscrizioni cristiane è frequente l’oscillazione infatti esser la famiglia, e in particolare la sua propria, la maledizione dell’uomo (Elsa Morante, Menzogna e ...
Leggi Tutto
* La voce enciclopedica Lingua scritta è stata ripubblicata da Treccani Libri con il titolo Italiano, parlare, scrivere, arricchita e aggiornata da un contributo di Giuseppe Antonelli.
La scrittura è [...] corrente, fondata sulla disambiguazione degli omonimi (‹da› preposizione, ‹dà› voce verbale, ecc.), è data dai kalashnikov puntati su innocenti, dai suk dove si va a comprare il proprio esser fatto a pezzi. La storia umana che parla latino, non è meno ...
Leggi Tutto
Come indicò Saussure (1916), la lingua si può studiare in due modi: o lungo l’asse della simultaneità, descrivendo il sistema di fenomeni esistente in un momento dato, in una certa comunità di parlanti, [...] comprato) e una usata per esprimere l’obliquo, con o senza preposizione (cui < cui: la persona di cui ti ho parlato; XII, 21);
(c) all’inizio di una principale posposta alla propria subordinata: «Ma quando tu sarai nel dolce mondo, priegoti ch’a ...
Leggi Tutto
Il soggetto (dal lat. subiĕctu(m) «che sta sotto», calco del gr. hypókeímenon) indica una funzione grammaticale fondamentale nella frase, insieme a quelle di ➔ oggetto e di predicato (➔ predicato, tipi [...] del soggetto è quella di non essere introdotto da una preposizione (proprietà condivisa con l’oggetto diretto e, fra FIAT ha lanciato una proposta di fusione dell’azienda, anche se proprio lei, in passato, si era opposta a iniziative analoghe
La ...
Leggi Tutto
Il lessico è l’insieme dei lessemi (o, con termine non tecnico, delle parole) di una lingua. Come altre lingue nazionali, che vengono usate da secoli per molte delle principali funzioni comunicative, anche [...] di lessemi latini o già italiani, come la preposizione durante (< participio presente) o l’avverbio di quando l’abbiamo davanti, a tavola o in cucina, e cioè proprio in quelle occasioni nelle quali capita più spesso di indicarla a ...
Leggi Tutto
La norma linguistica può essere definita «come un insieme di regole, che riguardano tutti i livelli della lingua (fonologia, morfologia, sintassi, lessico, testualità), accettato da una comunità di parlanti [...] completata, perché almeno in parte fisiologica) va considerata propria dell’italiano moderno (sul tema si veda soprattutto Ghinassi criteri razionali e disambiguanti (un albero ma un’anatra; di preposizione, dì «giorno» e di’ imperativo di dire) e ...
Leggi Tutto
L’ordine degli elementi di una struttura sintattica (come un sintagma o una frase) è un parametro cruciale negli studi linguistici, principalmente in quelli di tipologia. A partire dalla struttura della [...] altri costrutti la cui struttura interna risulta connessa proprio con quella del sintagma verbale. I parametri connessi con la posizione di V e O sono essenzialmente:
(a) la presenza di ➔ preposizioni (o, in talune lingue, posposizioni: le une più ...
Leggi Tutto
Assumiamo convenzionalmente che l’età umanistica e rinascimentale coincida con i secoli XV e XVI. È questa l’epoca, in Italia come negli altri paesi dell’Europa occidentale, dell’emergere delle lingue [...] non ponto e lengua; i protonica fiorentina tipo migliore, ritorno; preposizione di e non de; er atona fiorentina, non ar, in da Cicerone: modello promosso dal Bembo, a cominciare dalla sua propria prosa degli Asolani (1505, 1530).
Nei due secoli qui ...
Leggi Tutto
Tra le varietà regionali italiane, quella di Roma presenta alcune caratteristiche specifiche: da un lato si tratta, ormai da molti decenni, della varietà con cui tutti gli italiani vengono più spesso a [...] », ’o so «lo so», qu[oː bː]ono «quello buono») e preposizioni articolate (è daa Lazio «è della Lazio»; ma in questo caso si può alla terza plurale) e quella degli allocutivi (compresi i nomi propri), preceduti poi spesso da a (a dottó!, a Francé!; D ...
Leggi Tutto
preposizione
prepoṡizióne s. f. [dal lat. praepositio -onis (der. di praeponĕre «preporre», part. pass. praeposĭtus), che traduce il gr. πρόϑεσις]. – 1. Il fatto di preporre, di essere preposto a un compito, a un incarico, a una funzione;...
se
sé pron. rifl. [lat. sē] (radd. sint.). – 1. Forma forte della declinazione del pron. rifl. di 3a pers.; si usa soltanto quand’è riferito al soggetto (maschile o femminile, singolare o plurale) o nelle frasi enunciate con verbo all’infinito...