vero
Alessandro Niccoll
Ha numerose occorrenze, e copre un campo semantico assai vasto, contrapponendosi spesso a ‛ falso '. È adoperato più frequentemente come attributo che non come predicato; compare [...] XXVI 7 presso al mattin del ver si sogna, potendo del ver essere o una locuzione avverbiale (" veracemente ") o un sostantivo retto dalla preposizione in funzione partitiva, come farebbero supporre le varianti il ver e lo ver (v. Petrocchi, ad l.). ...
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via (sost.)
Eugenio Ragni
È vocabolo di buona frequenza in tutta l'opera dantesca, nella quale ricorre praticamente in ogni accezione del linguaggio proprio e figurato, spesso peraltro compresenti, particolarmente [...] sottolineata anche dall'antitesi lessicale tra si torse e diritta).
Varie le locuzioni perifrastiche in cui il vocabolo, unito a preposizione o a verbo, mantiene l'accezione di " percorso " o piega a quello estensivo di " passaggio ": Pg XXIV 98 e io ...
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Assumiamo convenzionalmente che l’età umanistica e rinascimentale coincida con i secoli XV e XVI. È questa l’epoca, in Italia come negli altri paesi dell’Europa occidentale, dell’emergere delle lingue [...] come in prieghi, truova; anafonesi fiorentina punto e lingua, non ponto e lengua; i protonica fiorentina tipo migliore, ritorno; preposizione di e non de; er atona fiorentina, non ar, in meraviglia, cercherò; plurali le torri non le torre; articolo ...
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DUSI, Bartolomeo
Achille De Nitto
Nacque a Cologna Veneta (Verona) il 1° giugno 1866, da Michelangelo e Chiara Dal Ge'. Frequentò le scuole elementari e le prime classi delle tecniche inferiori nel [...] (adottato, tra i primi in Italia, proprio dal Chironi delle Istituzioni).
Significative, perciò, ad es., la preposizione dei diritti di famiglia a quelli patrimoniali - oltreché la loro netta contrapposizione in quanto "stati della persona", "con ...
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Con francesismi si intendono i prestiti dal francese (i francesismi veri e propri, per la fase più antica della lingua detti anche, raramente, oitanismi dall’uso di designare il francese antico come lingua [...] o Frase) e avere + Sintagma Nominale o Frase astratta + infinitiva (abbi la cortesia di ascoltarmi), nonché l’estensione della preposizione a a scapito di da o di (lasciare a desiderare, dare a intendere). Il superlativo relativo con il doppio ...
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Per lingua delle cancellerie o cancelleresca può intendersi, in senso stretto, quella della corrispondenza ufficiale delle cancellerie tardomedioevali e rinascimentali e, in senso lato, quella di statuti, [...] accogliere il dittongo toscano -uo (novo in 1, ma luoco in 2), l’assenza della chiusura di e atona, particolarmente evidente nella preposizione de (in 1, 2, 3) e nei pronomi atoni me (1), se (3), il mantenimento di -ar- atono (potestaria in 1, levarà ...
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L’idea di subordinazione rimanda a una struttura di frase complessa, nella quale uno o più costituenti sono a loro volta frasi, formate da un predicato (tipicamente, un verbo; ➔ predicato, tipi di) saturato [...] che Maria ha vinto la gara
(37) *Giorgio ha dipinto che Maria ha vinto la gara
La congiunzione o la preposizione che introduce una completiva è selezionata dal verbo principale e non dà un contributo attivo al contenuto concettuale della relazione. I ...
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parlare
Domenico Consoli
Vocabolo presente in tutte le opere dantesche con altissimo indice di frequenza.
1. Denota genericamente l'atto del " pronunziare parole " con le quali trasmettere ad altri [...] tra parlante e uditore, specie quando il verbo piega al senso di " discorrere ", " conversare ", è manifestato talora dalla preposizione ‛ con ' o dalle formule latineggianti ‛ meco ', ‛ teco ' e simili: per che parlar con voi si vole aperto (Rime ...
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udire (audire; odire)
Alessandro Niccoli
1. Compare in tutte le opere, compresi il Fiore e il Detto, con un indice di frequenza abbastanza elevato (234 presenze complessive); le forme più attestate sono [...] le potessero audire, sembra necessario attribuire ad audire il significato di " apprenderle ".
5. L'infinito preceduto dalla preposizione ‛ a ' compare con un valore limitativo analogo a quello del supino latino passivo quando il sintagma è retto ...
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Giacomo Leopardi (Recanati 1798 - Napoli 1837) ricevette nell’infanzia un’educazione tradizionale, affidata a istruttori ecclesiastici. L’analisi linguistica degli scritti del periodo 1809-1810 non a caso [...] grafia unita «degli avi nostri», «nella fausta sorte», «agli ultimi nepoti», avvenuto nell’edizione del 1835, a eccezione della preposizione su, che continuerà a rimanere con l’articolo separato (Girardi 2000: 65-69).
L’uso particolare della rima e ...
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preposizione
prepoṡizióne s. f. [dal lat. praepositio -onis (der. di praeponĕre «preporre», part. pass. praeposĭtus), che traduce il gr. πρόϑεσις]. – 1. Il fatto di preporre, di essere preposto a un compito, a un incarico, a una funzione;...
preposizionale
prepoṡizionale agg. [der. di preposizione]. – In linguistica e in grammatica, che si riferisce alla preposizione, che ha il valore di una preposizione: nesso p.; sintagma p., costituito da un sostantivo preceduto da una preposizione...