L’espressione lingua (o italiano) d’oggi, così come quella, equivalente, di italiano contemporaneo (entrambe usate negli studi: per l’una Cortelazzo 2000, LId’O 2004, Dardano & Frenguelli 2008; per [...] elemento italiano e uno straniero (per lo più inglese), traloro coordinati o subordinati e in cui non sempre la testa è costituita dal primo componente (si pensi a incentivi boom). Tra i composti verbo + nome alcuni sono usati come aggettivi (film ...
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Le lingue dei segni nel mondo
Mauro Mottinelli
Virginia Volterra
A differenza delle lingue vocali, che usano il canale acustico-vocale, le lingue dei segni si servono della modalità visivo-gestuale. [...] , hanno in molti casi utilizzato i segni per dialogare traloro. Questa forma di comunicazione è stata spesso ignorata dal mondo segni come casa e mese (figg. 10 e 11).
Nel primo caso la forma delle mani rimanda immediatamente alla forma di un tetto ...
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L’Italia può vantare il maggior trattato di linguistica dell’Europa medievale, il De vulgari eloquentia di ➔ Dante Alighieri, scritto in latino per definire i caratteri del volgare illustre, in cui, per [...] italiche, che ebbero largo corso tra Settecento e Ottocento con eruditi quali Mario Guarnacci (Origini italiche, 1767) e Stanislao Bardetti (Della lingua dei primi abitatori d’Italia, 1772). Nelle loro tesi stravaganti venne attribuita speciale ...
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Gli studiosi moderni, come già i retori e i grammatici del mondo classico e umanistico, hanno tentato di ordinare i testi raggruppandoli in classi omogenee. Ne sono emerse varie tipologie testuali, divergenti [...] In questa voce sono illustrati quattro tra i modelli di classificazione esistenti. Il primo, il più tradizionale, che in di tecniche discorsive; (c) di campi di conoscenze, con i loro modelli di azione (Dardano 1994: 176). Il fenomeno dei «testi ...
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Assieme ai ➔ nomi, i verbi sono una categoria di parole (➔ parti del discorso) cruciale nell’organizzazione lessicale e grammaticale delle lingue, al punto da essere considerati un universale linguistico: [...] verbi con -ne: volerne (non volermene).
I clitici si combinano traloro dando luogo a verbi con pronome multiplo, come avercela (con). La in un luogo diverso da quello in cui si trovava prima. È lecito quindi chiedersi se arrivare sia un verbo di ...
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Vicino Oriente antico. L'analisi linguistica
Gábor Zólyomi
Giovanni Garbini
L'analisi linguistica
Grammatica
di Gábor Zólyomi
A partire dal III millennio, se non prima, in Mesopotamia vi furono due [...] na-šúm (Pettinato 1981, n. 53, V 12-19).
Queste forme del verbo sumerico šúm, 'dare', differiscono apparentemente traloro per il primo elemento della catena di prefissi, il che potrebbe indicare che sono disposte sulla base di qualche caratteristica ...
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Insieme alle ➔ consonanti, le vocali (dal lat. (litteram) vocālem «lettera provvista di voce») sono una delle due fondamentali categorie di foni linguistici (➔ fonetica; ➔ fonologia).
Per definire le vocali [...] . Lindau & Ladefoged 1986: 469). Lingue differenti possono avere, per una stessa vocale, valori della prima formante anche molto diversi traloro: la posizione di una vocale nello spazio acustico dipende anche dal numero e dalla tipologia delle ...
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La norma linguistica può essere definita «come un insieme di regole, che riguardano tutti i livelli della lingua (fonologia, morfologia, sintassi, lessico, testualità), accettato da una comunità di parlanti [...] volta in volta, forme toscane, latine e siciliane traloro intercambiabili dal punto di vista semantico, ma diverse sul peraltro si registrano tendenze non sempre omogenee. Già nella prima metà del secolo si nota «un progressivo avvicinamento della ...
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L’ordine degli elementi di una struttura sintattica (come un sintagma o una frase) è un parametro cruciale negli studi linguistici, principalmente in quelli di tipologia. A partire dalla struttura della [...] prodotto dell’azione di più spinte traloro associate. Tra queste, menzioniamo l’ipotesi secondo apri il mio? Chiaro! Vi trovò un piccolo ciondolo d’oro (Cesare Matteini, La prima volta di Franz)
b. Ma non lo voleva il suo spinello, non la voleva ...
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L’espressione lingua parlata identifica un insieme di caratteristiche strutturali e funzionali che si manifestano primariamente, ma non in modo esclusivo, quando si usa la lingua attraverso il canale fonico-uditivo [...] a usare quanto è più possibile tempi e modi polivalenti: nei primi dieci verbi del LIP in ordine di frequenza, il presente indicativo nodo centrale è un verbo, con frasi connesse traloro attraverso congiunzioni. Lo scritto, invece, preferisce una ...
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tra
prep. [lat. intra] (radd. sint.). – 1. a. Indica fondamentalmente posizione intermedia tra persone, oggetti, o tra limiti di luogo e anche di tempo: un paesetto a mezza strada tra Siena e Firenze; tra un palo e l’altro c’è una distanza...
primo
agg. [lat. prīmus, superl. dell’avv. e prep. ant. pri «davanti», da cui anche il compar. prior]. – 1. Numerale ordinale (indicato con 1° se si utilizzano cifre arabiche, oppure con il numero romano I) che, con il suo normale uso di agg.,...