turco Con la locuzione popoli t. si intende un vasto complesso di popoli, le cui sedi primitive erano nell’Asia centrale e orientale, e che da quelle sedi hanno sciamato in età storica, con flusso ininterrotto, [...] verso Occidente; le notizie a loro riguardo cominciano a farsi sicure a partire dal 6° sec. d.C.
Storia
Portano il nome di Türk (Tujue nelle fonti cinesi) e di Oghuz alcune popolazioni stanziate nell’attuale ...
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Antropologia e linguistica
Modo di rappresentare visivamente, attraverso tracce grafiche, i segni linguistici o le loro sequenze.
Nei segni linguistici si distinguono un significante e un significato; [...] le forme più primitive di s. si fondano sulla rappresentazione del contenuto: è questa la pittografia, i cui prodotti più stilizzati e convenzionalmente collegati alla funzione d’individuare un determinato contenuto sono i pittogrammi. L’ideografia ...
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Harris, Theodore Wilson
Giuliana Scudder
Scrittore caribico di lingua inglese, nato a New Amsterdam (Guiana Britannica, od. Guiana), il 24 marzo 1921. Compiuti gli studi a Georgetown, è stato ispettore [...] vasta cultura letteraria e ha assorbito dalla natura circostante, dall'incontro con antichi riti e religioni, e con popolazioni primitive, il materiale per la sua scrittura. Nel 1959 si è trasferito a Londra, dedicandosi all'attività di scrittore e ...
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Filologo inglese (Chiuchiang, Cina, 1898 - Oxford 1971), prof. di "poesia" al Wadham College di Oxford dal 1946 al 1951, poi vicecancelliere della stessa università (1951-54), presidente della British [...] opere: Sophoclean tragedy, 1944; From Virgil to Milton, 1945; The romantic imagination, 1950; Heroic poetry, 1952; The Greek experience, 1957; Primitive song, 1962; Landmarks in Greek literature, 1966; Periclean Athens, 1971; Homer, 1972, postumo. ...
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MARICHAL, Robert
Armando PETRUCCI
Paleografo, papirologo, diplomatista, filologo romanzo, nato a Mandres, Seine-et-Oise, il 20 marzo 1904. Compiuti gli studî all'École des Chartes (1927), archivista [...] écriture latine de la capitale romaine à la minuscule (Parigi 1939). Il M., oltre ad aver sottoposto a revisione alcune delle primitive conclusioni raggiunte dal Mallon (La B à panse à drote, in Studi in onore di Cesare Manaresi, Milano 1952, pp. 347 ...
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LINGUISTICA (XXI, p. 207)
Carlo Tagliavini
Nell'ultimo ventennio non sono mancati tentativi di sovvertire l'ordine apparente creato nella grammatica comparata delle lingue indoeuropee dalla precedente [...] , alb. sy, lat. oc-ulus, got. augō, lit. akís) diventa *ə3ekw, ecc. Queste sarebbero, per Benveniste, le radici primitive dell'indoeuropeo; gli elementi strutturali che seguono sarebbero tutti degli "allargamenti"; vi sarebbero due specie di temi, i ...
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Nel linguaggio scientifico, si dice di ente o grandezza, e anche di espressione matematica o di espressione indicante un legame tra certe grandezze, che non muti operando particolari cambiamenti di variabili [...] assume la funzione a trasformazione effettuata non differisce da ciò che si avrebbe sostituendo direttamente nella funzione data alle primitive coordinate le nuove (cosa che in generale non si verifica). In maniera del tutto analoga si definisce una ...
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Individuo della specie umana, senza distinzione di sesso, età, condizione sociale ecc., considerato sia come elemento a sé stante sia come facente parte di un gruppo o di una collettività.
Antropologia
A [...] o, con più precisione, le immagini dell’essere umano. All’idea, sostenuta da L. Lévy-Bruhl, che nelle società ‘primitive’ la nozione di p. fosse caratterizzata da un’indistinzione tra l’individuo, le cose che lo circondano, l’ambiente naturale e ...
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Ciò che è riferito al popolo, inteso sia come collettività dei cittadini, senza distinzione di classi sociali, sia come insieme delle classi sociali meno elevate, socialmente e culturalmente svantaggiate.
Antropologia
Secondo [...] folcloriche, e hanno tentato di risolverlo, tra gli altri, H. Naumann e E. Hoffmann-Krayer. Il primo nella Primitive Gemeinschaftskultur (1921) e nei Grundzüge der deutschen Volkskunde (1922) distinse nel folclore elementi di una cultura comunitaria ...
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Ciascuno degli enti astratti che costituiscono una successione ordinata e che, fatti corrispondere ciascuno a ciascun oggetto preso in considerazione, servono a indicare la quantità degli oggetti costituenti [...] che, utilizzando le ricerche e i risultati di R. Dedekind e tralasciando ogni indagine sulla genesi del concetto di n., assume come nozioni primitive quelle di n., di zero e di successivo di un n. e pone i seguenti 5 postulati: 1) lo zero è un n ...
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primitivo1
primitivo1 agg. [dal lat. primitivus «primo», der. dell’avv. primĭtus «in primo luogo», der. di primus «primo»]. – 1. Che è relativo a, o proprio di, un periodo di tempo anteriore a quello attuale: egli in se stesso faccendo della...
primitivo2
primitivo2 s. m. [dall’aggettivo prec., con riferimento alla maturazione precoce]. – Vitigno pugliese da vino rosso, detto anche primativo, coltivato spec. nelle province di Brindisi e Taranto: ha grappoli cilindrici, di colore...