GARIN, Eugenio Antonio
Michele Ciliberto
Nacque a Rieti il 9 maggio 1909, figlio di Francesco e di Teresa Barbagli.
La formazione
Il nonno, intendente di Finanza, si era trasferito dalla Savoia in Toscana [...] filosofia dell'Università di Firenze e si laureò col massimo dei voti in filosofia il 25 giugno 1929 con del 1991, sottolineò anche in Gentile, vedendo anzi nella sua lettura di Marx la via attraverso cui si era affermato nel nostro paese il principio ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Storia e Politica (2013)
Cesare Balbo
Maria Fubini Leuzzi
Tra le figure più note del 19° sec. in Italia, Cesare Balbo si distingue per la complessa personalità, poco riducibile a schemi: protagonista del Risorgimento, provvisto [...] con liberali come lui in Piemonte e fuori: Roberto e Massimo d’Azeglio, Lorenzo Valerio, Camillo Benso conte di Cavour, tesi della supremazia del Concilio e definisce «il papato, formula sintetica della Chiesa […], principio di ogni conciliazione ...
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CAIROLI, Benedetto
Marziano Brignoli
Nacque a Pavia il 28 genn. 1825 da Carlo e da Adelaide Bono. Il padre, professore della facoltà medica e poi rettore dell'università di Pavia, proveniva da una famiglia [...] altri tempi". Non tarderà però a prodursi un ripensamento di quei principi e del tipo di azione che ne discendeva: "Ho veduto pochi dì troppo pericoloso per i suoi stessi colleghi di partito e massime per il Depretis. Certo è che buona parte dei ...
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CHABOD, Federico
Franco Venturi
Nacque ad Aosta il 23 febbr. 1901. Il padre Laurent, notaio, era originario della Valsavaranche; la madre, Giuseppina Baratono, era di famiglia eporediese. Lo Ch. venne [...] Meinecke circa la data e le modalità della composizione delPrincipe confermarono lo Ch. nella sua volontà di trovare nella lontano. Ma Guicciardini era maggior storico, anzi "il massimo fra tutti gli storici italiani". Era "assai più complesso ...
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CARUTTI DI CANTOGNO, Domenico
Maria Fubini Leuzzi
Nato a Cumiana (Torino) il 26 nov. 1821 da Giovanni e da Cristina Barolo, in una famiglia di nobiltà decaduta, e rimasto orfano di padre nei primi mesi [...] alla forza. ("Le cose d'Italia mi tengono nella massima agitazione. Temo assai più che non speri. Non so dove sono state tratte qui le citazioni. Una ristampa più recente dei Principîdel governo libero (Milano 1946) è presentata da C. Cordiè. Per ...
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CAMPANELLA, Federico
Alfonso Scirocco
Nato a Genova il 10 luglio 1804 da Sebastiano e Benedetta Tassara, si era iscritto all'università nel febbraio 1822, frequentando il primo anno di filosofia al [...] 22 novembre). Sempre vigile in difesa delprincipio unitario, ancora all'inizio del '60 attaccava il Montanelli perché riteneva un'altra associazione, ed al massimo pensava ad una alleanza con la massoneria.
Nel luglio del '68, dimessosi Garibaldi, il ...
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FOSSOMBRONI, Vittorio
Carlo Pazzagli
Nacque ad Arezzo il 15 sett. 1754 da Giacinto e da Lucilla dei baroni Albergotti Siri, terzo di sette fratelli.
Poco conosciamo degli anni della fanciullezza e della [...] F. aveva derivato la convinzione della necessità di ridurre al massimo i campi di intervento dello Stato. "Il governo non , derivava dal "cinismo" politico del F., dalla sua indifferenza per i grandi principî, dalla sua incapacità di "lavorare ...
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MANTOVA BENAVIDES, Marco. - Nacque a Padova il 25 nov. 1489 (e non 1491, come si è ritenuto in base a quanto scrisse G. Panciroli) da Giovan Pietro, medico, e da Lucrezia. La famiglia, nobilitata agli [...] ingratitudine, Della avarizia de' principi moderni, Della eloquenza, di molte belle cose et massimamente proverbi (Padova, G. Percaccino 81-94; G. Auzzas, La narrativa nella prima metà del Cinquecento, in Storia della cultura veneta, 3, II, Vicenza ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Piero Martinetti e Antonio Banfi
Massimo Ferrari
Nella filosofia italiana della prima metà del Novecento Piero Martinetti e Antonio Banfi hanno rappresentato due percorsi intellettuali che non solo [...] di Banfi.
Razionalismo critico e filosofia della cultura in Banfi
L’opera principale di Banfi è senza dubbio il libro del 1926 sui Principi di una teoria della ragione, che rappresenta la base teorica a partire dalla quale Banfi ha costruito la sua ...
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Bonifacio I, santo
Alessandra Pollastri
Successe a papa Zosimo. Secondo il Liber pontificalis fu di origine romana e figlio del presbitero Giocondo.
Era anch'egli un presbitero, della Chiesa di Roma, [...] del 419, B. scrisse a Patroclo di Arles e agli altri vescovi delle Gallie a proposito della questione sollevata da Massimo per discutere il caso di Perigene, sostenendo il principio che non potevano verificarsi riunioni episcopali senza il consenso ...
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massima1
màssima1 s. f. [dal lat. maxĭma (sententia), propr. «sentenza di carattere generale»]. – 1. a. Giudizio che si trae dall’esperienza pratica e si assume come norma generale dell’agire; anche il detto, la sentenza che esprime tale giudizio:...
tempo
tèmpo s. m. [lat. tĕmpus -pŏris, voce d’incerta origine, che aveva solo il sign. cronologico, mentre quello atmosferico (cfr. al n. 8) era significato da tempestas -atis]. – 1. L’intuizione e la rappresentazione della modalità secondo...