(dal gr. ἀστρονομία) - Le origini dell'astronomia presso i popoli primitivi si confondono con quelle della civiltà e della religione. Non è da pensare tuttavia che la psiche collettiva degli aggregati [...] generale a ogni aspetto dell'arte divinatoria, si palesa già nelle eloquenti invettive dei profeti di Israele, citate dallo Schiaparelli (Isaia, XLVII, 13; Geremia, X, 2): passa poi nella letteratura patristica, nel poema di Dante, in molti scritti ...
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. La grandiosa espansione del popolo arabo fuori dei suoi confini originarî ha fatto sì che la storia degli Arabi abbia un'estensione immensamente più vasta che non la storia dell'Arabia precisamente come [...] etnica, come il costume di radersi i capelli al disopra delle tempie (Geremia, IX, 25, XXV, 24, XLIX, 52) che è attestato anche padre di ‛Ā'ishah (v.), la sposa prediletta del Profeta. Il titolo di khalīfah ("successore"), che Abū Bekr assunse o ...
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. Popolazione del ceppo indo-europeo. Le differenze di lingua, di religione, di costumi che distinguono gli Armeni dalle altre popolazioni del paese cui hanno dato il loro nome (v. armenia), appaiono assai [...] di un libro di favole, di un commento al libro di Geremia e di varî scritti di carattere religioso, come compilatore di un un panegirico sulla Vergine, l'altro di un commento sul Profeta Isaia; il katholikos Costantino I, che fu in corrispondenza con ...
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. Il termine greco κανών (cfr. κάννα) che vale originariamente "canna" quindi "regolo", venne presto ad acquistare anche il valore di "regola", "norma", "principio", "esempio": in questo senso si parla [...] Giosuè, Giudici, Samuele (due libri), Re (due libri), e Profeti posteriori, cioè i Profeti propriamente detti Isaia, Geremia, Ezechiele e, riuniti in un solo libro, i 12 profeti minori (Osea, Gioele, Amos, Abdia, Giona, Michea, Nahum, Abacuc, Sofonia ...
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Termine derivato dal greco (ἀποκαλύπτειν "svelare cose recondite, segrete") col quale si designa una vasta letteratura giudaica, e in minor quantità cristiana, il cui contenuto è formato per la massima [...] lo scriba ordinava e riduceva a sistema il materiale accumulato dall'altro. Il profeta, sotto l'azione dello Spirito, era una "fonte di acque vive" (Geremia, II, 13): lo scriba incanalava quelle acque, facendole sboccare nello stagno della casuistica ...
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Epigrafia semitica (p. 67). - Le massime scoperte epigrafiche degli ultimi quindici anni nel territorio semitico sono: i testi di Mari in Mesopotamia (odierna Tell Ḥarīrī, 11 km. a nord-nord-est della [...] però importanza particolare per la documentazione riguardante la storia sacra e per la menzione di un profeta, che taluni hanno pensato fosse Geremia.
Scoperte minori sono venute alla luce su tutto il territorio semitico. Sono qui appresso segnalate ...
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Profeta ebreo vissuto sino ai tempi di Ciro, deportato tra i primi a Babilonia, autore del libro omonimo. Di lui parla, come di uomo distintosi per santità e saggezza, il contemporaneo Ezechiele (Ezech., [...] tradizione palestinese, prima di Ester nella babilonese; ma già i Settanta più razionalmente lo pongono tra i Profeti (Nĕbhl'īm), Isaia, Geremia, Ezechiele, coi quali ha comuni le visioni su fatti futuri e sui divini attributi. Caratteristico è nel ...
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È il nome di due personaggi del sec. IV, padre e figlio, il secondo dei quali ha particolare importanza nella storia del pensiero cristiano.
Ma nemmeno Apollinare il Vecchio è insignificante. Nativo di [...] epoca sono probabilmente i suoi commenti biblici (dei Salmi, di Isaia, Geremia, Ezechiele, Daniele, Osea, dei Proverbî, di S. Matteo e dagli altri uomini. Cristo non può dunque essere un profeta, semplicemente ispirato da Dio; né in lui la divinità ...
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Profeta ebreo, il terzo nell'ordine dei Profeti minori, che fiorì verso il 750 a. C.
Nella Volgata latina e nelle versioni italiane della Bibbia s'incontrano due altri uomini dello stesso nome: il padre [...] fattezze, che più svolte e perfezionate si ammirano nei più grandi profeti dell'età classica, Isaia, Geremia, Ezechiele. Il modesto pastore giudeo apre degnamente la serie dei profeti ebrei.
Bibl.: Gli articoli di lessici biblici e i commentarî ai ...
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Appellativo comune della divinità maschile presso i Semiti, e spesso anche nome proprio di essa.
Il nome comune ba‛al si trova usato in semitico in varie accezioni dell'idea fondamentale di "possessore"; [...] fedeli a Iahvè (I [III] Re, XIX, 18). Fu opera del profeta Elia propugnare l'incompatibilità dei due culti, e far riconoscere al popolo che -deuteronomica, non riuscì ad estirpare del tutto il culto di B. (Geremia, II, 8, 23; VII, 9; XI 13,17 XIX, ...
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profeta
profèta s. m. [dal lat. tardo propheta, gr. προϕήτης, der. di πρόϕημι «preannunciare, predire», comp. di προ- «avanti» e ϕημί «dire»] (pl. -i, ant. -e). – 1. a. In generale, persona che parla per ispirazione di una divinità, manifestandone...