Italo Calvino nacque nel 1923 a Santiago de Las Vegas (L’Avana, Cuba), ma due anni dopo tornò con la famiglia in Italia, a San Remo, dove il padre diresse una stazione sperimentale di floricultura.
Unico [...] e i fenomeni, anche quelli più sfuggenti. In questo senso il signor Palomar, alter ego di Calvino nel libro di brevi prose analitiche che porta il nome suo (che è poi quello di un famoso telescopio americano), offre una decisiva documentazione. Le ...
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BELTRAMI, Achille
Piero Treves
Nato a Brescia il 4 ott. 1868, frequentò la scuola media nella sua città, dai monumenti di questa e dalle sue tradizioni storiche derivando ispirazione allo studio dell'antichità [...] quindi mai di rendersi ragione dell'individualità creativa di ciascuno scrittore o delle ragioni che suggerirono a Seneca una prosa ipotattica, a Quintiliano il ciceronianismo e l'arcaismo a Frontone. Altrettanto si deve dire dell'attività del B. in ...
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CONTOLI, Francesco
FF. R. de' Angelis
Figlio di Marcantonio e di Francesca Rezia, nacque il 22 dic. 1728 a Castelbolognese (Ravenna), nella parrocchia di Casalecchio. Dopo aver compiuto i primi studi [...] C. sperimenta un linguaggio aulico, che riflette un attento studio della lingua latina, ma che finisce con l'irrigidirsi in una prosa sovrabbondante e spesso oscura.
Fonti e Bibl.: V. Monti, Epistolario, a cura di A. Bertoldi, I, Firenze 1928, pp. 1 ...
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Lo stile telegrafico nasce sul finire dell’Ottocento come risposta espressiva all’esigenza di scrivere messaggi brevi come telegrammi e telex, in cui ogni parola aveva un costo.
Tipica di questo stile [...] ; Gualdo 2007: 107 e 130; sul tipo «Mario Rossi, [di] vent’anni»: Renzi 2007: 192), sia nel ‘trasmesso’ radiofonico (Atzori 2002: 82-88) e televisivo (Atzori, Bonomi & Travisi 2008: 76-77), oltre che nella prosa letteraria (Dardano 2001: 65-69). ...
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Stato dell’Europa orientale, confinante a N e a E con la Russia, ancora a N con la Bielorussia, a S con la Romania e la Moldavia, a SO con l’Ungheria, a O con la Slovacchia e la Polonia; si affaccia inoltre, [...] nel teatro, nella scuola e ciò determinò l’emigrazione nella Galizia austriaca di prestigiose personalità. Alla fine del secolo la prosa realistica trovò i suoi migliori interpreti in O. Konys´kyj, B. Hrinčenko, I. Nečuj-Levic´kyj e P. Mirnyj. Anche ...
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(sp. Galicia) Regione autonoma della Spagna (29.574 km2, con 2.784.169 ab. nel 2008; 94,1 ab./km2). Comunità autonoma dal 1981, con capoluogo Santiago de Compostela. Occupa l’estremità nord-occidentale [...] , J. Pintos, ed E. Pondal. Nell’ultimo quarto del 19° sec. la rinascita si riflette anche nel teatro e nella prosa.
Nel Novecento la letteratura gallega è andata sempre più affermando la propria specificità nei confronti delle altre letterature della ...
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Gli studiosi moderni, come già i retori e i grammatici del mondo classico e umanistico, hanno tentato di ordinare i testi raggruppandoli in classi omogenee. Ne sono emerse varie tipologie testuali, divergenti [...] discorso il prodotto della propria esperienza e il senso dei propri bisogni.
(a) La prosa letteraria: la narrativa. Questa classe raccoglie vari generi di prosa letteraria, di cui la narrativa è probabilmente il più importante. I testi narrativi, pur ...
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CESARI, Antonio
Sebastiano Timpanaro
Nacque a Verona il 16 (secondo i biografi; ma il 17 secondo una sua testimonianza in Lettere, a c. di G. Manuzzi, II, p. 236) genn. 1760 da Pietro, "primo scritturale" [...] , Elogio di A.C., Roma 1836 (ma già letto in pubblica adunanza nel 1829); F. Mordani, Elogio storico del padre A. C., in Prose varie di F. Mordani da Ravenna, Ravenna 1842 (stampato anche a parte, stesso l. e d.); G. Manuzzi, Della vita e delle opere ...
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Vincenzo Monti nacque ad Alfonsine di Fusignano (Ravenna) nel 1754. Dal 1778 risiedette a Roma, dove cominciò la carriera letteraria; nel 1797 si trasferì a Milano. Durante il regime napoleonico ebbe numerosi [...] , sintassi e lessico, la lingua di Monti rappresenta in modo compiuto e controllato le caratteristiche della poesia e della prosa tra Sette e Ottocento, con la costante attenzione a riprodurre in modo razionale e ordinato le regole della tradizione ...
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Il punto esclamativo (detto talvolta anche punto ammirativo), composto da un punto in basso e da un trattino verticale soprascritto ‹!›, è un segno di interpunzione (➔ punteggiatura) classificabile tra [...] .
Il punto esclamativo ha goduto di una certa fortuna nella prosa narrativa, specie nelle parti mimetiche (dialoghi in particolare), nelle (‹?!›, più raramente ‹!?›), forme più insolite nella prosa letteraria, dove comunque non mancano esempi, « ...
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prosa1
pròṡa1 s. f. [dal lat. (oratio) prosa, propr. «discorso che procede per tutta la riga»; prosa è il femm. di prosus, forma arcaica per prorsus «che cammina diritto»]. – 1. a. Espressione linguistica orale o scritta, non vincolata dalle...
prosa2
pròṡa2 s. f. [voce diffusa nei dialetti settentr., cfr. anche sicil. pròscia, umbro presa, di etimo incerto]. – In agraria, sinon. di porca1. ◆ Accr. proṡóne m. (v.).