(III, p. 580; App. I, p. 127; II, I, p. 209; IV, I, p. 137)
Sistemi di verifica sempre più attendibili, grazie alla messa a punto di tecniche di laboratorio e metodologie statistiche raffinate, hanno permesso [...] (v. App. IV, i, p. 719), comprendendovi anche lo sfruttamento più idoneo degli spazi naturali e artificiali (prossemica) ai fini del benessere individuale e collettivo.
Bibl.: R. Pimentel, Morphometrics; the multivariate analysis of biological data ...
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Architettura
Alessandro Cappabianca
Il rapporto tra architettura e cinema
Spazialità del cinema e spazio dell'architettura
Il rapporto tra a. e cinema, ricco di implicazioni, scambi e sfumature, non [...] corrispondere ai percorsi dello sguardo le suggestioni tattili, motorie (corporee) di una vera e propria scienza delle relazioni spaziali (prossemica). Si è in presenza cioè di uno sguardo, quello della macchina da presa, che tocca e sente, in grado ...
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LONGHI (Falca), Pietro
Francesco Sorce
Nacque il 15 nov. 1701 a Venezia e fu registrato nel libro dei battesimi della parrocchia di S. Margherita con il cognome del padre, Piero Falca, che esercitava [...] , il L. mise a punto lo schema strutturale che, fondato su un sistema costante di costruzione spaziale e di prossemica delle figure - articolata di solito su diagonali, a scandire limpidamente i piani di profondità, o su più semplici composizioni ...
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Svezia
Stefano Boni
Cinematografia
Il cinema svedese si sviluppò con qualche ritardo rispetto a quello di altri Paesi nordici come la Danimarca. Intorno al 1913, tuttavia, entrò nel suo periodo aureo, [...] di una nuova generazione di interpreti, più duttili e meno formali, completamente slegati dalla tradizione del muto che imponeva una prossemica elaborata e poco adatta al sonoro. La coppia formata da Hasso e Lagerwall interpretò, tra gli altri, due ...
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Lo spettatore e le nuove pratiche della visione
Mariagrazia Fanchi
Nell’arco di pochi anni, con una rapidità che non ha eguali nella storia delle tecnologie, la digitalizzazione dei sistemi di comunicazione [...] di regole per interagire appropriatamente e produttivamente con le piattaforme, stabilire i tempi, i modi, persino la prossemica del consumo; collaborare fattivamente alla definizione del senso e del valore della comunicazione mediata: ripensare il ...
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CARPITELLA, Diego
Giovanni Giuriati
Nacque a Reggio di Calabria il 12 giugno 1924. Il padre, Salvatore, era colonnello dell’esercito; la madre, Rosa, maestra elementare, era nata a Pantelleria, dove [...] corpo, postura, tecnica di esecuzione, forma e misura dello strumento, tecniche vocali, materiali per strumenti, prossemica dell’esecuzione, contesto naturale e sociale, differenziazione tra interpreti e spettatori, partecipanti o no; definizione ...
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SEMIOLOGIA (v. semiotica, App. III, 11, p. 697)
Emilio Garroni
Per "semiologia" o "semiotica" s'intende in linea generale la scienza o, meglio, la teoria dei segni, di qualunque tipo essi siano, verbale [...] si è andata sempre confermando - pur tra controversie - nella costituzione di molte semiotiche particolari nel non-verbale: la prossemica (che si occupa del "linguaggio" degli spazi e delle distanze), la cinetica (che studia in sostanza il cosiddetto ...
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Sport e tempo libero nelle regioni italiane
Fabio Masimo Lo Verde
Rispetto a quanto accaduto in altri Paesi, lo studio delle pratiche e dei consumi nel tempo libero, oltre che più specificamente della [...] , quelli dell’intrattenimento, della canzone, del giornalismo, ricordano, con le loro sonorità vocalizzate e una prossemica inconfondibile, la loro origine regionale. Alla dicotomia cittadino/campagnolo che sembrava connotare – insieme a quella del ...
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Abbigliamento
Nicola Squicciarino
Leopoldina Fortunati
Il termine abbigliamento, che in origine aveva il significato di "ornamento, decorazione, abbellimento (anche di cose)", indica oggi quasi esclusivamente [...] , sedentarie nell'ambiente domestico o di lavoro, esse sono passate a essere mobili, diventando portabili e modificando la prossemica e la cinesica del corpo. Poi, man mano che le loro dimensioni rimpicciolivano, esse si sono 'arrampicate' sulla ...
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Comunicazione
Raffaele Simone e Lucio D'Amelia
Derivato dal latino communis, "comune a molti o a tutti", il termine comunicazione indica in generale l'attività del comunicare: esso si applica a ogni [...] , amici, cittadini, colleghi di lavoro o compagni di studio. La casistica è amplissima e investe il campo della 'prossemica', lo studio dei rapporti umani attraverso la configurazione dei corpi nello spazio.Il corpo, però, può essere ancora più ...
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prossemica
prossèmica s. f. [dall’ingl. proxemics, der. di prox(imity) «prossimità», prob. col suff. -emics di phonemics «fonemica» e sim.]. – Parte della semiologia che studia il significato assunto, nel comportamento sociale dell’uomo, dalla...
spazio
spàzio s. m. [dal lat. spatium, forse der. di patēre «essere aperto»]. – 1. Con valore assol., il luogo indefinito e illimitato in cui si pensano contenute tutte le cose materiali, le quali, in quanto hanno un’estensione, ne occupano...