HEBRON (ebr. Ḥěbrōn; gr. χέβρων; lat. Hebron; arabo alKhalīl; A.T., 88-89)
Roberto ALMAGIA
Donato BALDI
Luigi GRAMATICA
Città della Palestina meridionale, situata a ben 900-930 m. di altezza, sulla [...] Arabi vi hanno aggiunto soltanto gli ornati interni e l'arredamento, tra i quali degni di nota sono il miḥrāb e il pulpito. Varî cenotafî, riccamente coperti da sontuosi drappi di seta ricamati d'oro, verdi per i patriarchi, rossi per le loro donne ...
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CHIZZOLA, Ippolito
Valerio Marchetti
Nato a Brescia nel 1521 circa da una famiglia gentilizia, fu canonico regolare lateranense in S. Afra. Settimodei nove figli di Giovanni, dottore di legge, e di [...] la Riforma.
Se è certamente sbagliato affermare, che lo spazio della predicazione del C. fu quello europeo ("ottenne i più famosi pulpiti d'Europa": Rossi, p. 350) e dire che la sua attività coprì gran parte del territorio italiano ("fu sopra i più ...
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MAZENTA, Giovanni Ambrogio
Valentina Milano
MAZENTA (Magenta), Giovanni Ambrogio (al secolo Giovanni). – Nacque a Milano nel 1565, da Ludovico e da Caterina Bottigella. Dal 1581 studiò al collegio Borromeo [...] e scalette per le cantorie). In particolare il M. si dedicò allo studio dello spazio destinato ai fedeli e al pulpito, collocato nella navata, a testimonianza dell’importanza attribuita alla predica. Nei suoi progetti sperimentò, oltre allo sviluppo ...
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SAN CLEMENTE A CASAURIA
Maria Luigia Fobelli
SAN CLEMENTE A CASAURIA, Abbazia di.Abbazia situata in Abruzzo, a poca distanza da Torre de' Passeri (prov. Pescara), fondata nell'873 dall'imperatore franco [...] durante il restauro degli anni Venti (Biolchi, 1931, pp. 317-320; Cecchelli Trinci, 1980).
Nell’interno è collocato il pulpito, a struttura quadrata su colonne architravate, ornato da plastici tralci e carnosi rosoni, portato a termine dopo la morte ...
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FRANCESCO di Domenico Valdambrino (Francesco di Valdambrino)
Gerd Kreytenberg
Non si conosce l'anno di nascita di questo scultore, autore soprattutto di opere lignee policrome, figlio di Domenico detto [...] 1398 un "m. Francesco da Siena", molto probabilmente F., è documentato in S. Giovanni Fuorcivitas a Pistoia come restauratore del pulpito di fra Gugliemo, del quale rifece le teste di otto figure. Di poco successive dovrebbero essere le statue di S ...
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ERCOLE
C. Frugoni
Nome romano del greco Eracle, figlio di Zeus e Alcmena, semidio, accolto in cielo dal rogo che doveva incenerirlo e perciò immortale, E. è celebre per le dodici fatiche (dodekáthlos) [...] leonté scolpito a tutto tondo (Carli, 1975, figg. 21, 29-31); E. come Fortezza era già stato scolpito da Nicola Pisano nel pulpito del battistero della medesima città nel 1260 ca. (Panofsky, 1960, trad. it. pp. 87-88, fig. 48). Ancora in lotta con il ...
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GIGANTE, Teodoro
Gaetano Bongiovanni
Non si conoscono il luogo e la data di nascita di questo architetto, di probabile origine trapanese, attivo in Sicilia tra gli anni Ottanta del Settecento e i primi [...] . L'apparato decorativo dell'interno si rivela al contrario più vario e articolato nei progetti per gli altari e per il pulpito.
Dall'analisi dei disegni, la facciata dell'edificio risultava impostata su due ordini: a quello inferiore sobrio e ben ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Giacomo Di Fiore
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Nel Quattrocento la Boemia è agitata dal movimento hussita. Il ceco Jan Hus denuncia [...] entra in contatto con le idee di Wycliffe (1320 ca. - 1384), che già da qualche decennio circolano in Boemia. Dal pulpito della chiesa di Betlemme a Praga, predica contro la simonia del clero e contro le indulgenze. Per il prestigio conseguito, Hus ...
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SIENA (A. T., 24-25-26 bis.)
Attilio MORI
Peleo BACCI
Anna Maria CIARANFI
Doro LEVI
Giovanni CECCHINI
Alfredo BONACCORSI
Settimio CORTI
Tammaro DE MARINIS
Attilio MORI
Aldo LUSINI
Città della [...] poteva non avere riflessi anche sulla scultura: Nicola Pisano medesimo dovette essere a San Galgano prima che fosse compiuto il pulpito (1260) del Battistero di Pisa; e fu appunto il cisterciense Fra Melano, del monastero di S. Galgano, che reggeva l ...
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. Questa parola fece la sua apparizione in Italia nel sec. XII, e servì dapprima a indicare il luogo, dove le cittadinanze insorgenti contro i feudatarî laici ed ecclesiastici si riunivano per deliberare, [...] un'aula porticata, aperta, a pianterreno; una grande sala, al piano superiore; e, volta verso la piazza, simile ad un pulpito pensile, una loggetta per gli oratori. Spesso un giro di merlature corona il palazzo, spesso una torre lo domina: ai locali ...
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pulpito
pùlpito s. m. [dal lat. pulpĭtum, di origine incerta]. – 1. a. Nell’antico teatro romano, il palcoscenico posto dinanzi alla scena, alto in genere 5 piedi. b. Nell’antica Roma, ogni piattaforma elevata sulla quale si saliva per farsi...
pulp
〈pḁlp〉 s. ingl. [propr. «pasta di cellulosa», poi «carta scadente», usata per le riviste popolari; termine con cui si indica, spec. negli Stati Uniti d’America, una pubblicazione sensazionalistica], usato in ital. al masch. e come agg....