L’espressione lingua parlata identifica un insieme di caratteristiche strutturali e funzionali che si manifestano primariamente, ma non in modo esclusivo, quando si usa la lingua attraverso il canale fonico-uditivo [...] ’ampio uso di frasi senza verbo (➔ stile nominale). Si tratta di strutture molto diverse dal puntodi vista sintattico, far parte della norma linguistica, in quanto porzione del sistema diriferimento basilare, anche per gli usi non parlati. Tutto ciò ...
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Comunicazione
Raffaele Simone e Lucio D'Amelia
Derivato dal latino communis, "comune a molti o a tutti", il termine comunicazione indica in generale l'attività del comunicare: esso si applica a ogni [...] modo anche dal puntodi vista pragmatico, è possibile raggiungere accettabili risultati di efficienza, rapidità e chiarezza.
6.
Fenomeni e ostacoli della comunicazione
Le condizioni descritte fino a questo momento si riferiscono a una situazione ...
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Alfabeto
A. Petrucci
G. Tamani
A.M. Piemontese
H. Gustavson
PARTE INTRODUTTIVA
di A. Petrucci
Ogni a. è un sistema di segni dotato, in quanto tale, di una forte valenza simbolico-figurativa, e quindi [...] Muqla (Baghdad, 885-940), sanzionatore di 6 scritture; scala, l'asta dell'alif: 10 punti. Con l'espansione politica e religiosa ; Maghreb in osmosi con l'Andalusia. Cronologia più comoda diriferimento, e pertinente, è la politica; per es. la naskh ...
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Il Novecento è il secolo dell’immagine e del suono, e la radio ne è una delle espressioni più caratterizzanti. La voce esce per la prima volta dal privato, dallo spazio comunque limitato nel quale da sempre [...] reciprocamente anche dal puntodi vista linguistico. Il primo, ben rappresentato dalle tre reti RAI, è caratterizzato da una sequenza settimanale di programmi, e quindi di generi, distinti per fascia oraria e pubblico diriferimento; ma i confini ...
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Il vocabolario è uno dei pochi prodotti culturali che si siano sviluppati in autonomia in epoca moderna (cfr. Auroux 1992: 33). È vero che dizionari e glossari esistevano già in epoca classica, simili [...] .
La lessicografia italiana, sovrabbondante al punto che si parlò allora di ‘lessicomania’ (cfr. Marazzini 2009: 287), mostrava tuttavia una certa incapacità nel rompere con il passato. La Crusca restava il termine diriferimento, anche se a volte ...
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Il testo, l’unità fondamentale della comunicazione linguistica, si definisce per la sua natura funzionale (persegue uno scopo comunicativo globale) e semantica (il suo significato è unitario e strutturato). [...] dell’analisi, si può parlare di testo anche quando ci si riferisce a una sua parte: un capitolo nel caso di un intero saggio, un paragrafo nel caso di un capitolo, un intervento nel caso di una conversazione.
Dal puntodi vista della sua sostanza ...
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La vicenda biografica di Giovanni Boccaccio, nato a Certaldo (o a Firenze) nel 1313 da famiglia benestante del contado fiorentino, e morto nello stesso borgo della Valdelsa nel 1375, è di primaria importanza [...] fonetiche) quanto nel repertorio letterario diriferimento, elaborato in funzione di un pubblico di gusto cortese. Non sorprende che 271).
Negli autografi boccacciani, alla sottile messa a punto del sistema ortografico si accompagna una non comune ...
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La più antica grammatica italiana che si conosca è trasmessa, anonima, dalle prime carte del codice Reginense Latino 1370 della Biblioteca Apostolica Vaticana (nota perciò come Grammatichetta vaticana; [...] dati lo rende ancora oggi uno strumento di studio insostituibile, anche se in molti punti da aggiornare, e ciò a prescindere collocano in questo spazio stanno quelle che dovremo considerare diriferimento per l’italiano d’oggi. Esse si ispirano ( ...
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La produzione in prosa e in poesia del XVII secolo è concepita all’insegna del barocco, ispirata cioè all’abnorme e tendente all’iperbole e alla ‘maraviglia’. Il senso dispregiativo del termine si estese [...] barocco. In realtà il Seicento va riabilitato anche dal puntodi vista storico-linguistico (Coletti 2001; Testa 2002): l della Crusca e il valore dell’opera come modello diriferimento ne assicurarono la preminenza, anche se il suo pubblico ...
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Assumiamo convenzionalmente che l’età umanistica e rinascimentale coincida con i secoli XV e XVI. È questa l’epoca, in Italia come negli altri paesi dell’Europa occidentale, dell’emergere delle lingue [...] della lingua, come Pietro Bembo o ➔ Baldassarre Castiglione ereditano l’autorevolezza degli umanisti italiani e appaiono puntidiriferimento per teorie e azioni a sostegno delle lingue nazionali che si sviluppano in tutte le monarchie europee ...
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punto2
punto2 s. m. [lat. pŭnctum, lat. tardo pŭnctus, der. di pŭngĕre «pungere»: propr. «puntura, forellino»]. – 1. a. Nel cucito e nel ricamo, l’atto del passare il filo attraverso la stoffa e ripassarlo a breve distanza, e il risultato...
riferimento
riferiménto s. m. [der. di riferire2]. – La azione di riferire, il fatto di venire riferito, e il modo o il mezzo stesso con cui si attuano, soprattutto nei seguenti sign. e usi: 1. Rimando, rinvio a persona o a cosa diversa, ad...