Per tipi illocutivi si intendono i tipi di azioni che si eseguono nel proferire parole. L’atto illocutivo, detto anche atto illocutorio (in ingl. illocutionary act), è uno degli aspetti dell’atto linguistico: [...] convenzionale di assegnare al destinatario l’obbligo di dare una risposta;
(b) presuppone che chi la fa sia nella posizione di poterla fare comunicazione implicita, Roma - Bari, Laterza.
Searle, John R. (1975), A taxonomy of illocutionary acts, in ...
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Si intende per stile nominale uno stile (soprattutto nella lingua scritta) in cui la scelta del nome, unita a quella dell’aggettivo e dei verbi in modi non finiti (➔ modi del verbo), prevale sulla scelta [...] ed un test («l’Unità» 6 aprile 1970, cit. in Dardano 19862: 318)
(b) in apertura di periodo (come nell’es. 12), nel qual caso può anche essere chiusa (Roma, 1-2 giugno 1971), a cura di M. Gnerre, M. Medici & R. Simone, Roma, Bulzoni, pp. 113-125. ...
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Sul versante italiano, la comunità alloglotta francoprovenzale interessa tre regioni, la Valle d’Aosta e il Piemonte, provincia di Torino (cfr. fig. 1), e la Puglia (due comuni in provincia di Foggia), [...] attestano i derivati di *lacticellu [laˈsːe] o [liˈʦe];
(b) [arːuˈtːa] «cullare», continuatore di *crottare, ha un la seconda edizione del grande dizionario di A. Chenal e R. Vautherin; altri dizionari relativi a singole parlate hanno visto la ...
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Nella terminologia grammaticale tradizionale locuzione è il nome generico che designa qualunque unità linguistica formata da più parole grafiche: per es., forze dell’ordine, prestare servizio, bello e [...] o con le cattive, (farne) di cotte e di crude;
(b) le locuzioni iterative sono formate ripetendo più volte la stessa parola, per and idiomatology, in The Oxford handbook of compounding, edited by R. Lieber & P. Štekauer, Oxford - New York, Oxford ...
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Il passato prossimo (denominato anche, raramente, perfetto composto) è uno dei ➔ tempi composti dell’➔indicativo, che ha come principale significato quello di indicare un evento concluso nel passato. Il [...] ha sistemato nella mano a conca (Maraini, Donna in guerra, p. 25)
b. Ore 24. Alle sette e mezza siamo scesi in piazza. Ho subito notato The evidence from Romance, edited by S. Fleischman & L.R. Waugh, London - New York, Routledge, pp. 55-69.
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In linguistica, il termine collocazione indica la combinazione (tecnicamente co-occorrenza) di due o più parole, che tendono a presentarsi insieme (contigue o a distanza) più spesso di quanto si potrebbe [...] -determinante.
(18) nome + preposizione + nome
a. tavoletta di cioccolato
b. pizzico di sale
c. spicchio d’aglio
d. sciame d’api
e 55, in Id., Selected papers of J.R. Firth 1952-1959, edited by F.R. Palmer, London, Longmans.
Granger, Sylviane ...
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PETROCCHI, Giorgio
Guido Lucchini
PETROCCHI, Giorgio. – Nacque a Tivoli il 13 agosto 1921 da Giuseppe e Valeria Vanni. Laureatosi in giurisprudenza all’Università di Roma nel 1942, fu bibliotecario [...] β. Da α, molto più consistente, si diramano tre famiglie (a, b, c), mentre da β, meno ingente, soltanto due (d, e). -1988, Atti del convegno internazionale, Firenze… 1988, a cura di R. Abardo, Milano-Napoli 1995), in cui si esamina in modo analitico ...
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Per italiano di Svizzera si intende qui l’insieme delle varietà di lingua italiana presenti sul territorio della Confederazione Elvetica. Ne fanno parte sia l’italiano della Svizzera italiana, sia le varietà [...] Svizzera nel 2000, in La terza lingua, a cura di B. Moretti, Bellinzona, Osservatorio linguistico della Svizzera italiana, vol. 2 il profilo dell’identità regionale e nazionale, a cura di R. Ratti, R. Ceschi & S. Bianconi, Bellinzona, Istituto di ...
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Per la particolare situazione linguistica della Sicilia, in cui i dialetti sono vivi e numerosi, è importante distinguere l’italiano regionale parlato da chi ha per madrelingua il dialetto da quello di [...] tendenza all’➔indebolimento della vibrante (te[r]a invece di te[rː]a).
Alcuni fenomeni, originariamente tipici di ucchero) e il rafforzamento delle consonanti /b/ e /ʤ/ sia a inizio che all’interno della parola ([bː]ello; a[bː]ile; [dːʒ]ente; a[dːʒ] ...
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Il raddoppiamento sintattico è un fenomeno di ➔ sandhi esterno (o di ➔ fonetica sintattica), di natura assimilatoria (almeno in origine: cfr. § 3; ➔ assimilazione), che si verifica nell’➔italiano standard [...] tː]utto, mangerò [tː]utto, va [fː]orte, re [lː]atino, tre [kː]ani;
(b) dopo una serie di morfemi monosillabici (per es., e, o, ho, è, se) o bisillabici e filologici in onore di Tristano Bolelli, a cura di R. Ajello & S. Sani, Pisa, Pacini, pp. ...
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r, R
(èrre) s. f. o, raro, m. – Diciassettesima lettera dell’alfabeto latino; la forma originale, nell’alfabeto fenicio, era quella di un triangolo con un vertice in alto e col lato destro prolungato verso il basso, triangolo che poi, col...
rispètto (ant. respètto) s. m. [lat. respĕctus -us «il guardare all’indietro; stima, rispetto»]. – 1. a. Sentimento e atteggiamento di riguardo, di stima e di deferenza, devota e spesso affettuosa, verso una persona: r. verso o per i genitori,...