I verbi transitivi e quelli intransitivi (la cui definizione e la cui terminologia furono fissate già nella grammatica antica) rappresentano un’opposizione fondamentale tra i ➔ verbi di una lingua. Nella [...] si riferisce a un’attività abituale, l’atto del bere alcolici (26 a.-b.) o a un tipo particolare di liquido (26 c.-d.) (Jezek 2003: in Classi di parole e conoscenza lessicale, a cura di R. Simone, «Studi italiani di linguistica teorica e applicata» ...
Leggi Tutto
I testi espositivi sono un tipo di testo (➔ testo, tipi di) la cui funzione principale consiste nel trasmettere un sapere. Per questa funzione, essi vengono anche chiamati testi informativi (Combettes [...] P e consideriamo alcuni suoi punti, per esempio A, B, C (fig. 87). Il moto è traslatorio se, “redini del potere” passeranno nelle vostre mani (da Joseph Levine & Kenneth R. Miller, Elementi di scienze della terra, a cura di G. Marinelli, Milano, ...
Leggi Tutto
Con il termine arabismi si intende una particolare classe di esotismi, molti dei quali successivamente integratisi nel vocabolario italiano e allineatisi alla morfologia della nostra lingua (➔ adattamento; [...] altre lingue: così ayatollah (dal 1971 riferito a Khomeynī in B. Zevi, Cronache di architettura, p. 22, ma noto alla XV). Atti del Convegno (Lecce 16-18 aprile 2001), a cura di R. Gualdo, Galatina, Congedo, pp. 127-152.
Minervini, Laura (1992), ...
Leggi Tutto
Alessandro Manzoni nacque a Milano nel 1785 dalla figlia di Cesare Beccaria, Giulia, moglie presto separata del ricco possidente Pietro Manzoni. Dopo un decennio trascorso in collegio dai padri somaschi [...] Alessandro (1965), Osservazioni sulla morale cattolica, a cura di R. Amerio, Milano - Napoli, Ricciardi, 3 voll.
Manzoni, . Prima minuta, 1821-1823, in Id., I Promessi sposi, a cura di B. Colli, P. Italia & G. Raboni, Milano, Casa del Manzoni, 2 ...
Leggi Tutto
Un italianismo è un prestito dall’italiano (➔ prestiti) a un’altra lingua (oltre ai prestiti veri e propri, diretti e indiretti, si considerano anche l’induzione, i ➔ calchi e lo pseudoprestito). Non sempre [...] inglese e tedesco solo regionalmente; normalmente la r francese e tedesca è moscia (r uvulare) e quella inglese è retroflessa. Perugia, 30 maggio - 3 giugno 1988), a cura di I. Baldelli & B.M. Da Rif, Firenze, Olschki, 2 voll., vol. 2º, pp. 519- ...
Leggi Tutto
ARISTIPPO, Enrico
Ezio Franceschini
Ignoti sono l'anno, il luogo di nascita e la stessa nazionalità. Il primo è, comunque, da porsi con ogni probabilità nel primo ventennio del sec. XII; circa il secondo, [...] , 505 s.; F. Lo Parco, Petrarca e Barlaam, Reggio Calabria 1905; Id., Scolario Saba bibliofilo italiota, in Atti d. R. Acc. Arch. Lett. B. Art., n. s., 1, Napoli 1908; F. Chalandon, Histoire de la domination normande en Italie et en Sicile, II, Paris ...
Leggi Tutto
Tra le varietà regionali italiane, quella di Roma presenta alcune caratteristiche specifiche: da un lato si tratta, ormai da molti decenni, della varietà con cui tutti gli italiani vengono più spesso a [...] 2008), della lenizione delle sorde /p/, /t/ e /k/, che tra due vocali (o tra vocale e /r/) suonano quasi come [b], [d] e [g] (ca[b]elli, anda[d]o, po[g]o) (➔ indebolimento; ➔ laziali, dialetti).
Tale lenizione, che avviene anche in fonosintassi ...
Leggi Tutto
Per variazione linguistica si intende l’importante carattere delle lingue di essere mutevoli e presentarsi sotto forme diverse nei comportamenti dei parlanti. La proprietà di un’entità di assumere diverse [...] due varianti del pronome soggetto: [ˈwardə iə ˈvagə ij aˈbːaʃːə] «guarda, io vado io giù».
La dinamica del mutamento linguistico Synchronica. Studi in onore di Anna Giacalone Ramat, a cura di R. Lazzeroni et al., Pisa, ETS, pp. 511-536.
Terracini, ...
Leggi Tutto
L’acquisizione dell’italiano come lingua seconda (L2) è un processo graduale che si innesta sul processo di acquisizione, avviato in tenera età, di un’altra lingua (detta lingua prima o L1). L’italiano [...] presso arabofoni la resa /b/ anche per /p/: broblema «problema»;
(c) la sonorizzazione di consonanti sorde, soprattutto presso sinofoni: vendi quadro «ventiquattro»;
(d) presso sinofoni la resa /l/ anche per /r/: lagazze «ragazze», tle «tre»;
(e) lo ...
Leggi Tutto
La parola regola, applicata a una lingua, ha due significati fondamentali: quello di «descrizione di un meccanismo della lingua stessa» e quello di «precetto, ammonizione per parlare o scrivere bene». [...] de’ nomi in l et alchune prepositioni finiscono in d, n, r» (ibid.: 4). Una tale descrizione (quasi tutte le parole della 2008), Ortografia e consolazione in un corpus allestito da L.B. Alberti. Il codice Moreni 2 della Biblioteca Moreniana di Firenze ...
Leggi Tutto
r, R
(èrre) s. f. o, raro, m. – Diciassettesima lettera dell’alfabeto latino; la forma originale, nell’alfabeto fenicio, era quella di un triangolo con un vertice in alto e col lato destro prolungato verso il basso, triangolo che poi, col...
reato
s. m. [dal lat. tardo reatus -us «condizione di accusato; colpa», der. di reus «accusato, colpevole»]. – Nel diritto, atto antigiuridico, che produce un evento contrario a un interesse protetto dalla norma penale e che pertanto è punibile...