Si vuole che la parola derivi da una voce semitica (p. es. l'assiro Açu) significante "oriente", e che sarebbe stata usata dai Fenici e dai Greci per indicare il Paese d'Oriente, in contrapposto a Europa [...] al 1187, quando Gerusalemme ricadde in potere dei Saraceni.
Accanto ai pellegrinaggi cristiani merita speciale menzione il viaggio del rabbino spagnolo Beniamino da Tudela a Gerusalemme, Baghdād e Antiochia, tra il 1159 e il 1173; i suoi pregevoli ...
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L'Anatomia è quella scienza biologica, la quale studia la forma e la costituzione degli esseri viventi. Il nome è derivato dal greco ἀνατομή "dissezione" (ἀνά e τομή, da τέμνω "taglio"), designante appunto, [...] sec. II al I a. C., non dovessero essere scarse, essendo noto, da quanto comunica Abraham Hartog Israels, che i rabbini e i tribunali ebrei concedevano le autopsie specie a scopo giudiziario.
Nella raccolta degli scritti ippocratici vi è solo quanto ...
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Le professioni liberali
Giuseppe Trebbi
Premessa. Il patriziato veneziano e le professioni liberali
Come ha ben osservato Carlo Maria Cipolla, uno studio sui ceti dirigenti delle città italiane del [...] anche al problema del rifornimento idrico delle città. Al Gritti fu dedicata nel 1532 un'opera di Jacob Mantino, medico e rabbino, che aveva studiato a Padova e a Bologna ed aveva soggiornato a Venezia nel 1528, con il privilegio di "portar la ...
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L’istruzione pubblica tra primo Ottocento e primo Novecento: le scuole elementari
Claudia Salmini
Anche a Venezia, il secolo che trascorre dalla caduta della Repubblica fino alla vigilia della prima [...] per i cattolici quanto per gli ebrei, salvo l’esigenza di sostituire le lezioni di religione con quelle impartite dal rabbino. L’ipotesi di scuole separate comportava una spesa ulteriore per la comunità israelitica, ed ostacolava l’abitudine ormai ...
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Il 43-45
Raffaele Liucci
Il ’43-’45
De Pisis, «malgré les tempêtes»
Nel settembre del ’43, il pittore marchese Luigi Filippo Tibertelli, più noto con il nome d’arte di De Pisis, in fuga dai bombardamenti [...] nel luglio ’44 e avviati direttamente ai campi di sterminio in Polonia (tra costoro, ci sarà pure il rabbino capo della comunità, Adolfo Ottolenghi). Non si sottolineerà mai abbastanza la fattiva collaborazione delle autorità italiane (questura ...
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L'editoria religiosa del secondo Novecento: progetti, libri, sogni, mode
Alberto Melloni
Lo strumentario della nuova cristianità perduta
Le case editrici che provengono da una congregazione religiosa, [...] a Cristo dove don Giovanni Rossi, il fondatore, pubblicava nel 1951 le testimonianze di convertiti (incluso Eugenio Zolli, ex rabbino capo di Roma), al Breviario cristiano del 1963 che fa divulgazione spirituale, si sostituiscono i nomi di Albert ...
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Dalla fine della guerra fredda il Vicino Oriente non è più terreno di rivalità e possibile scontro fra superpotenze. L’epicentro delle crisi si è progressivamente spostato verso l’area del Golfo, dove [...] di un pazzo isolato, ma il funerale di Goldstein fu seguito da migliaia di persone e negli elogi funebri i rabbini legati al movimento dei coloni parlarono di ‘martire’, ‘eroe’, e ‘uomo santo’. Il gesto di Goldstein impresse una svolta strategica ...
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Bibbia: la diffusione
Mario Cignoni
La situazione religiosa
La diffusione della Bibbia in Italia risente della situazione religiosa e culturale del Paese, situazione che si è formata nel corso dei secoli, [...] mondo della cultura, pubblicata postuma da altri suoi continuatori (Rovigo, 1868-1875). La seconda è quella del rabbino Dario Disegni (1878-1967), maestro di ebraismo e consapevole dell’importanza fondamentale della diffusione della Torà, soprattutto ...
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FRANCIA
Emmanuel DE MARTONNE
Pino FORTINI
Emmanuel DE MARTONNE
Luigi CHATRIAN
Carlo DE ANGELIS
Giulio COSTANZI
Anna Maria RATTI
Raymond LANTIER
Francesco COGNASSO
Roberto PALAMAROCCHI
Pietro [...] le proprie Associations cultuelles, a capo delle quali sta un Consistoire Central formato di 52 membri e presieduto dal rabbino maggiore di Francia. Le associazioni dipendenti dal Consistoire sono, in Francia e Algeria, circa 75. In Alsazia-Lorena ...
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SPAGNA
Fabrizio CORTESI
Mario SALFI
Gi. La.
(España, A. T., 37-38, 39-40, 41-42, 43).
Sommario. - Nome e confini (p. 196); Struttura e morfologia (p. 197); Clima (p. 200); Idrografia (p. 201); Suoli [...] contatto con la realtà oggettiva. La poesia diventa raccolta di sentenze e di massime morali nei Consejos y documentos del rabbino Sem Tob. La storia passa a cronaca stretta empiricamente ai fatti particolari con Fernán Sánchez de Valladolid e Juan ...
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rabbino
s. m. [dall’ebr. rabbī: v. rabbi]. – Antica denominazione dei dottori della legge ebrei, oggi usata a designare i capi spirituali delle singole comunità, nelle quali, oltre a presiedere il culto e i principali riti, e a dirimere le...
rabbinico
rabbìnico agg. [der. di rabbino] (pl. m. -ci). – Di rabbino, dei rabbini: tradizioni r.; l’insegnamento r.; esegesi r. (della Bibbia); scrittura r., scrittura ebraica derivata dalla quadrata, adoperata per libri d’importanza minore...