Federalismo
Lucio Levi
Introduzione
Il federalismo, nato come teoria di una forma di governo, per risolvere i problemi di un caso isolato, la formazione degli Stati Uniti d'America, e poi di altre società [...] hanno eliminato la guerra solo entro i propri confini, e che quindi sono federazioni imperfette, che hanno una loro ragiondiStato. Ma questa imperfezione dipende dal fatto che, finora, le istituzioni federali si sono realizzate solo in una parte ...
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Orientamento alla ripartizione dei poteri di governo (caratterizzanti la sovranità statale), tra un’organizzazione centrale e più organizzazioni periferiche, anche in base al principio di sussidarietà (➔ sussidiarietà, principio di).
Federalismo e Unione Europea
Il f. può essere sia centripeto (per ... ...
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In linea di massima, per federalismo si intende quell’assetto istituzionale per cui, a partire dalla fine del XVIII secolo, un ordinamento giuridico si caratterizza per un riparto della potestà di imperio tra un apparto di governo centrale ed una pluralità di apparati di governo periferici. D’altra ... ...
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Teoria politico-istituzionale che sta alla base di una nuova forma di Stato; si distingue sia dallo Stato unitario (dove esiste un unico governo, a livello centrale) sia dalla confederazione (unione tramite trattati tra Stati indipendenti e sovrani). Nello Stato federale (➔ ) vi sono due livelli di ... ...
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Massimo Luciani
La concezione oggi prevalente del f. è quella che potremmo definire dinamica, risalente soprattutto alle elaborazioni di C.J. Friedrich. Il f., infatti, è comunemente inteso come un processo, vale a dire come una "tendenza" (Bognetti 1991, p. 274) alla ripartizione dei poteri di governo ... ...
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Roberto Castaldi
Unità e diversità
Per federalismo si intende in genere la teoria dello Stato federale o federazione; oppure, più correttamente, una teoria politica con fini specifici (per esempio, la pace), raggiungibili attraverso una struttura istituzionale federale. Principio fondante del federalismo ... ...
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Sofia Ventura
di Sofia Ventura
Federalismo
sommario: 1. Introduzione. 2. La natura dei sistemi federali. a) Confederazione, Stato federale, federalismo come processo. b) Il modello del governo federale. c) Il federalismo cooperativo. 3. Le reazioni all'accentramento: i casi di Stati Uniti e Germania. ... ...
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Antonio D'Atena
Federalismo
La Repubblica, una e indivisibile, riconosce e promuove le autonomie locali
(art.5 Costituzione)
Il nuovo ordinamento federale
di Antonio D'Atena
8 marzo
Termina, con l'approvazione definitiva del Senato, l'iter parlamentare della legge costituzionale sul federalismo, già ... ...
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Sergio Bartole
(XIV, p. 932; App. II, i, p. 911)
Considerazioni generali sul dibattito attuale in materia di federalismo
Nell'ultimo decennio del sec. 20° il dibattito politico non solo italiano ha riportato di attualità le dottrine federaliste sotto molteplici punti di vista. Ma proprio la pluralità ... ...
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L'Italia fu il paese in cui, alla fine della seconda Guerra mondiale, si verificò con maggiore acutezza un ritorno di spirito federalista, nell'ambito nazionale, con tendenze a più o meno ampie autonomie regionali. Fu in parte una reazione alla politica accentratrice del governo fascista, in parte una ... ...
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Corrente politica che mira a conciliare l'unione dei singoli stati con la loro reciproca autonomia e che ha avuto una funzione storica notevole in varî tempi e in varî paesi (v. federazione). Particolare interesse ha per l'Italia il federalismo del Risorgimento.
Senza dubbio l'esempio degli Stati Uniti ... ...
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Internazionalismo
Lucio Levi
Introduzione. La dimensione universalistica della Rivoluzione francese e della Rivoluzione russa
I grandi movimenti rivoluzionari liberale, democratico, nazionale e socialista, [...] particolare interesse è la situazione caratterizzata dalla convergenza tra le ragiondiStatodi un insieme diStati, situazione che è favorevole allo sviluppo di un processo d'integrazione.
Le Internazionali operaie
Nella società contemporanea si ...
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Interesse
Lorenzo Ornaghi
Il termine e il concetto
Pochi concetti, come quello di interesse, si sono radicati nel campo delle scienze sociali, penetrandovi estesamente e in profondità, affiancando speditamente [...] dal suo contributo alla legittimazione, e anzi alla concreta costruzione, dell'unità dello Stato. Ben prima di quella di 'ragiondiStato' (v. Post, 1964), la formula 'interesse diStato' è in uso nel lessico colto e diplomatico; e pressoché tutti i ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Storia e Politica (2013)
Alessandro Manzoni
Mario Gabriele Giordano
La netta eccellenza che caratterizza Alessandro Manzoni in sede letteraria non deve indurre a trascurare la rilevante importanza del suo pensiero storico-politico [...] cuore puro non può non uscire sconfitto, perché vi è una tragica antinomia tra i diritti della coscienza e la machiavellica ragiondistato» (Ulivi 1965, p. 58). Nell’unico coro della tragedia, alta si leva poi la voce per un cristiano richiamo alla ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Storia e Politica (2013)
Gaetano Salvemini
Fulvio Conti
Storico e uomo politico, per tutta la vita concepì questi due ambiti di attività come strettamente correlati. Animato da un profondo senso morale, trasse dalla contemporaneità [...] Traiano Boccalini, Giovanni Botero, Lodovico Settala, Paolo Sarpi, della ragiondiStato nel Seicento italiano, oltre che di intellettuali e pensatori sia di estrazione liberale (La Mennais, 1934) sia, più frequentemente, conservatrice e reazionaria ...
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DE MATTEI, Rodolfo
Luciano Russi
Nato a Catania da Eugenio e da Maria Sciuto Patti il 1ºgenn. 1899, e laureatosi in giurisprudenza nel 1922 nell'università catanese, fu il primo a conse, guire la libera [...] costante. L'approdo dematteiano su tali tematiche è ora consultabile nei volumi Il problema della "RagiondiStato" nell'età della Controriforma (Milano-Napoli 1979), e Il pensiero politico italiano nell'età della Controriforma (Milano-Napoli ...
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Scrittore politico (n. Faenza 1568 - m. 1630), detto il Picentino perché vissuto per nove anni nelle Marche (Picenum), alla corte di Urbino. Dalle sue opere (Considerazioni politiche e morali sopra cento [...] oracoli d'illustri personaggi antichi, 1621; Della ragiondistato, 1621; Dialoghi, 1625, ecc.) emergono spunti notevoli di pensiero politico, che vanno dalla critica dell'Utopia di T. Moro a nuove teorie sulla ripartizione della ricchezza e l' ...
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Politica, scienza della
Angelo Panebianco
(v. politologia, App. V, iv, p. 166)
Genesi e definizioni
È impossibile stabilire la 'data di nascita' della s. della politica. Il nome - politiké epistéme [...] una specifica corrente culturale, il realismo politico: essa non può prescindere dalla lezione di quei realisti che, da Machiavelli ai teorici della ragiondiStato, dagli elitisti italiani a M. Weber, hanno identificato nel potere e nella lotta ...
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Costituzionalismo
Nicola Matteucci
Definizione
Con il termine 'costituzionalismo' generalmente si indica la riflessione intorno ad alcuni principî giuridici che consentono a una costituzione di assicurare [...] , si finisce per interpretare quei diritti, posti come limite del potere, in base alla ragiondiStato del potere stesso, che decide sovranamente. Dagli Stati Uniti è venuta una forte rivendicazione dei diritti e oggi tutto il dibattito è incentrato ...
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Liberalismo
Nicola Matteucci
sommario: 1. L'eclissi del liberalismo. 2. Dalla critica dell'ideologia al razionalismo critico. 3. Democrazia totalitaria e democrazia liberale. 4. Dalla società industriale [...] o una sentenza giudiziaria in vista del bene della comunità, contro cioè chi ragiona nei termini utilitaristici della nuova ragiondiStato, quella del Welfare State, egli riafferma i principi non contingenti che riguardano i diritti dei cittadini ...
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ragione
ragióne s. f. [lat. ratio -onis (der. di ratus, part. pass. di reri «fissare, stabilire»), col sign. originario di «conto, conteggio»]. – 1. a. La facoltà di pensare, mettendo in rapporto i concetti e le loro enunciazioni, e insieme...
stato2
stato2 s. m. [lat. status -us «condizione, posizione, stabilità» (der. di stare «star fermo»)]. – 1. Lo stare, lo star fermo (in contrapp. a moto, movimento), nelle espressioni del linguaggio grammaticale: complemento di stato in luogo;...