L’espressione costruzione passiva indica un gruppo di costrutti sintattici che servono a esprimere una delle ➔ diatesi possibili in italiano, cioè la diatesi passiva. La frase nell’esempio (1) contiene [...] tutte composte (in questo l’italiano risulta essere nettamente diverso dal latino v. oltre) e possono essere formate per ogni modo e significativo è:
(8) Molti baroni caporali del re Manfredi rimasono presi: intra gli altri furono presi ...
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La flessione è l’ambito della morfologia che riguarda le diverse forme che una stessa parola può avere secondo il contesto in cui è usata. Si differenzia dalla ➔ derivazione, che invece riguarda la formazione [...] -ific-a-re, -eggi-a-re, ecc., oltre che dalla ➔ conversione).
La seconda coniugazione (verbi in -ere) è formata quasi esclusivamente da verbi di origine latina terminanti in -ēre e -ĕre, da cui derivano rispettivamente verbi all’infinito con accento ...
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L’accusativo preposizionale (detto anche oggetto preposizionale) è il fenomeno, diffuso in diverse parlate italiane e in varie aree romanze, per cui il complemento oggetto (➔ oggetto, costituito tanto [...] centrale, con oggetti che sono nomi o pronomi:
(17) lu re stava aspettando a Rugeri Lauria pri sicutari li Francisi (antico siciliano, è a nella maggior parte dei casi, in rumeno è pe (dal latino per), ma in siciliano si trova anche da (Rohlfs, 1984: ...
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Il trapassato remoto è uno dei ➔ tempi composti dell’➔indicativo, che indica principalmente un evento compiuto in un passato immediatamente prossimo a un altro evento passato, in generale espresso dal [...] lotta rivoluzionaria si consumava tra essa e il potere dei re; e, poich’ebbe ottenuta vittoria, il patriziato rimase dominatore come il trapassato prossimo, sostituisce l’antico piuccheperfetto latino (habuĕram, cantavĕram) quando si crea la nuova ...
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Angelo Ambrogini, detto il Poliziano (Montepulciano 1454 - Firenze 1494), fu uno dei maggiori umanisti e poeti del Quattrocento (➔ Umanesimo e Rinascimento, lingua dell’). Accolto giovanissimo in casa [...] toscana allestita come dono del Magnifico per il figlio del re di Napoli nel 1476-1477. L’epistola prefatoria, scritta a Firenze e Venezia), pp. 353-361 (rist. in Id., Poesia latina e volgare nel Rinascimento italiano, Napoli, Morano, 1989, pp. 101- ...
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La derivazione di nomi da verbi è uno dei processi formativi che generano un alto numero e varietà di forme, usate con grande frequenza. I due significati principali dei nomi deverbali sono quello di azione [...] , puli(re) → pulitore; sono però frequenti anche derivati che presentano diversi gradi di allomorfia (copertura, discussione; ➔ allomorfi). Si tratta in gran parte di nomi derivati da una base riconducibile al participio perfetto latino, che ...
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Con il termine raddoppiamento espressivo (o geminazione espressiva) ci si riferisce prevalentemente all’esistenza in latino (quello classico e, ancor più, quello tardo) di forme che contengono una consonante [...] le forme raddoppiate per i tipi lessicali re e roba, diffuse nell’area centromeridionale (ad es., il napol. o [rː]e «il re», a [rː]o[bː]a « in queste forme e per il resto rimpiazzata da derivati del latino intus: ad es., napol. int a casa «nella casa ...
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Nella fenomenologia dell’➔interferenza linguistica un posto particolare è occupato dalle condizioni di sostrato, adstrato e superstrato. In senso ampio, tali nozioni fanno riferimento al prestigio linguistico, [...] storiche sono assai complesse, come mostra il rapporto tra greco e latino. Il primo, ridotto nell’orbita italica e romana, vi assume . rex, rēgis «re».
De Mauro, Tullio (2000), Stratificazioni sociolinguistiche dell’eredità latina e dei suoi tramiti ...
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Con il termine diatesi (dal gr. diáthesis, lett. «disposizione»; in inglese è in uso il termine voice, reso in italiano con voce) si intende una categoria propria dei ➔ verbi che serve a esprimere le correlazioni [...] lavo le mani», cioè «lavo le mie mani»
Il latino conserva tracce della diatesi media nei deponenti (verbi con forma levò dalla paglia e andò a trovare quella femina alla quale il Re aveva data la sentenza in favore (Giulio Cesare Croce, Le astuzie ...
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Popolazione che in origine occupava l’omonima regione (Fenicia), nella zona costiera del Mediterraneo orientale. Era questo l’unico tratto della costa del Vicino Oriente ben dotato di porti, e stretto [...] , da quello greco a quello etrusco o a quello latino, sono derivati dall’alfabeto fenicio.
Quella fenicia è una di Mozia a seguito della distruzione dell’insediamento punico da parte del re di Siracusa Dionisio I il Vecchio nel 397 a.C. La fine ...
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re-
〈ré〉 [dal lat. re-]. – Prefisso presente in verbi italiani, e nei loro derivati, con valore equivalente a ri- (v.), in quanto esprime per lo più il ripetersi di un’azione nello stesso senso o in senso contrario (reagire, reazione; reiterare,...
re1
re1 〈rè〉 s. m. [prima sillaba di resonare con cui ha inizio il 2° emistichio dell’inno di s. Giovanni Battista; v. nota, n. 2 a, e ut]. – Nome dato nei paesi latini, dalla riforma di Guido d’Arezzo (sec. 11°) in poi, alla seconda nota...