Matematico e astronomo (Zwolle 1856 - Tolosa 1894). Studiò alla scuola politecnica di Delft; entrò all'osservatorio di Leida (1877), dove ebbe contatti con Ch. Hermite; insegnò nelle univ. di Groninga [...] (1883) e di Tolosa (1886); fu membro dell'Accademia reale delle scienze di Amsterdam (1885). Si occupò della teoria delle funzioni divariabilereale, in particolare della teoria dell'integrazione, cui diede importanti contributi. ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Scienze (2013)
Vito Volterra
Angelo Guerraggio
Fino agli anni Settanta del secolo scorso, le tracce di Vito Volterra nel mondo matematico italiano sono rimaste piuttosto deboli. La maturazione di una diversa sensibilità [...] importanti Note sul tema dell’integrazione secondo Bernhard Riemann (1826-1866) di una funzione realedivariabilereale. Dimostrò in particolare che derivazione e integrazione non sono sempre l’una l’operazione inversa dell’altra: ci sono funzioni ...
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convesso
convèsso [agg. Der. del lat. convexus, da convehere "raccogliere insieme, condurre"] [LSF] Che si presenta ricurvo all'infuori come, per es., l'esterno di una sfera; è il contrario di concavo. [...] un qualsiasi suo lato, e poliedro c., che giace tutto da una parte rispetto al piano di una qualunque sua faccia. ◆ [ANM] Funzione c.: nel caso di una funzione realedivariabilereale, è una funzione f(x) per cui vale, per ogni 0≤a≤1 e per ogni x₁ e ...
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Matematico (Porto Empedocle 1888 - Firenze 1979); prof. (1927-58) di analisi algebrica e infinitesimale presso l'università di Firenze, ha insegnato anche analisi superiore. Socio nazionale dei Lincei [...] ortogonali e alla teoria delle equazioni differenziali. Tra le pubblicazioni: Equazioni differenziali nel campo reale (2 voll., 1941); Lezioni sulla teoria delle funzioni di una variabile complessa (2 voll., 1947); Orthogonal functions (1959). ...
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La grande scienza. Cronologia scientifica: 1951-1960
1951-1960
1951
Sui gruppi di omotopia e di omologia. In una serie di articoli (Homologie singulière des espaces fibrés) Jean-Pierre Serre fornisce [...] di tre variabili si può scrivere come composizione di più funzioni di due variabili? V.I. Arnold prova che ogni funzione reale continua di tre variabili si può scrivere come somma di tre termini costituiti da composizioni di funzioni di due variabili ...
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Numeri, teoria dei
LLarry Joel Goldstein
di Larry Joel Goldstein
SOMMARIO: 1. Introduzione: a) argomenti fondamentali; b) la teoria dei numeri nel XVII e XVIII secolo; c) Gauss. □ 2. Teoria algebrica [...] 1, e {±1, (±1±√-−--3)/2}, se d=−3. Le unità di un corpo quadratico reale sono tutte della forma ±ε0n, n intero, essendo ε0 la cosiddetta ‛unità t) definita nel modo seguente:
Facendo il cambiamento divariabile t=q-s, la funzione che ne risulta, ...
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L'Ottocento: matematica. Le origini della teoria dei gruppi
Jeremy Gray
Le origini della teoria dei gruppi
La teoria di Galois e la soluzione algebrica delle equazioni algebriche
La teoria di Galois [...] numero n qualsiasi divariabili e le trasformazioni dipendenti da k parametri. Indicate con x le variabili x1,…,xn e con , 1981 (trad. ingl.: The higher calculus. A history of real and complex analysis from Euler to Weierstrass, translated by W. von ...
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DELL'AGNOLA, Carlo Alberto
Francesco Saverio Rossi
Nacque a Taibon Agordino (Belluno) il 23 giugno 1871 da Giovanni Battista e da Maria Soccol.
Compiuti gli studi medi a Belluno, si trasferì all'università [...] ag. 1956.
Il D., come ha sottolineato il Brusotti, si distinse per la "caratteristica dedizione alle proposizioni fondamentali della teoria delle funzioni divariabilereale o complessa ed alle applicazioni della matematica con speciale riguardo alle ...
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La scienza bizantina e latina: la nascita di una scienza europea. Astronomia, astrologia e geografia matematica
John D. North
Anne Tihon
Graziella Federici Vescovini
Uta Lindgren
Astronomia, astrologia [...] 40 anni e uniformando il calendario lunare alla Luna reale. Peraltro, se si fossero realizzate queste riforme, interesse. Anche il calcolo in gradi di latitudine, o numeri gnomonici, era variabile. Quando Gerberto di Aurillac (940/950-1003) insegnò ...
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La seconda rivoluzione scientifica: matematica e logica. Equazioni differenziali alle derivate parziali
Haïm Brezis
Felix Browder
Equazioni differenziali alle derivate parziali
Lo studio delle equazioni [...] divariabile, a
,
mentre il caso parabolico corrisponde, dopo un cambiamento divariabile, a
Questa classificazione fu in seguito estesa a EDP di tipica è quella di una famiglia di funzioni Fλ(u) dipendenti da un parametro λ, con λ reale e Fλ(0)= ...
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variabile
variàbile agg. e s. f. [dal lat. tardo variabĭlis, der. di variare «variare»]. – 1. agg. Che varia, che può variare, che è soggetto a variare: grandezza, valore, norma v.; il prezzo è v. secondo le stagioni e la richiesta; quindi...
numero
nùmero s. m. [dal lat. numĕrus; cfr. novero]. – 1. Ciascuno degli enti astratti che rappresentano insiemi di unità, ordinati in una successione infinita (serie naturale dei n.) nella quale ogni elemento conta un’unità in più rispetto...