Costantino nel modernismo
Premesse di un discorso critico sull’era costantiniana della Chiesa
Giacomo Losito
Sommario: Riferimenti: cattolici e protestanti liberali tra il razionalista Renan e l’ultramontano [...] appello contro il giudizio già emesso a Roma: «l’assemblea» diArles fu infatti «un espediente, una novità e ancor più una titolo dovuto parlare a partire dal regnodi Costanzo II, in presenza di una sorta di «gallicanesimo nascente», con un ...
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Lattanzio ideologo della svolta costantiniana
Gaetano Lettieri
Intellettuale alla corte di Diocleziano, convertitosi al cristianesimo a ridosso delle persecuzioni tetrarchiche, primo, seppure approssimativo [...] Lact., inst. I 11,50: nell’«aureum […] ac pium saeculum» regna monoteistica «iustitia»; fondamentale l’excursus in V 5,9-6,13, in possibile influenza di Lattanzio su Costantino, Lettera ai vescovi diArles (314), riportata in Ottato di Milevi, ...
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Giustiniano e le riforme religiose
Philippe Blaudeau
Il ritratto di Giustiniano è più famoso di quello di Costantino, e non solo per le sculture, le monete o i mosaici, in particolare quello di S. Vitale [...] mostrata in un celebre mosaico del nartece di Santa Sofia realizzata sotto il regnodi Basilio II, probabilmente alla fine del X vescovo diArles, si sappia in Occidente quali sofferenze egli abbia patito.
Dopo il pentimento di Mena e di Aschida ...
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Ossio e la politica religiosa di Costantino
Vincenzo Aiello
Smettila, ti prego, e ricordati che sei un uomo mortale, temi il giorno del giudizio, conservati puro per allora. Non immischiarti nelle questioni [...] , i già ricordati Reticio di Autun, Marino diArles e Materno di Colonia. Costantino tuttavia nella propendono, invece, a collocare la vicenda negli ultimi anni di vita di Ossio, durante il regnodi Costanzo II (cfr. V. De Clercq, Ossius, cit ...
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Monarchia, diarchia, tetrarchia
La dialettica delle forme di governo imperiale fra Diocleziano e Costantino
Valerio Neri
A partire dall’inizio del regnodi Diocleziano fino alla definitiva vittoria [...] illustre del regnodi Marco Aurelio e Lucio Vero, e che troviamo sotto il regnodi Diocleziano dopo la nomina di Massimiano a Arles.
65 Cfr. la testimonianza di un’iscrizione della provincia Narbonese II (CIL XII 5555), con il commento di Th ...
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I vescovi
Ramón Teja
Il vescovo e la funzione episcopale in epoca costantiniana
Il segno più evidente delle profonde trasformazioni che caratterizzarono il regnodi Costantino e la più importante conseguenza [...] i vescovi e l’imperatore, nel corso del lungo regnodi quest’ultimo. Alcuni storici moderni hanno suggerito che la accettò la proposta e convocò nel 314 un concilio ad Arlesdi vescovi occidentali, nel quale Milziade si vide totalmente emarginato ...
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La storiografia anglofona su Costantino nel XX secolo: linee di sviluppo
Francesco Ziosi
Molte tra le pagine migliori della storiografia del Novecento sul Tardoantico sono scritte in inglese. Questo [...] di cultura britannica e in vari casi erano coinvolti nella vita politica e intellettuale lato sensu del Regno All’interno delle zecche, un ruolo particolare era rivestito da quella diArles, attiva dal 313, si veda Id., The Constantinian Coinage of ...
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Il potere di Costantino
Dimensioni e limiti del potere imperiale
Averil Cameron
Non vi è un solo modo di interpretare il regnodi Costantino, la sua personalità e i suoi obiettivi. Le contraddizioni [...] 314 Costantino era impegnato a portare alcuni vescovi ad Arles, esprimendo una dolorosa sorpresa circa il fallimento, almeno la capitale di un Impero destinato a sopravvivere a quello di Roma per centinaia di anni. Il regnodi Costantino fu molto ...
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LADISLAO d'Angiò Durazzo, re di Sicilia
Andreas Kiesewetter
Secondogenito e primo figlio maschio (la sorella Giovanna era nata nel 1371) di Carlo, successivamente re Carlo III, d'Angiò Durazzo e di [...]
All'inizio del 1390 l'arcivescovo titolare diArles, di obbedienza romana, Raimondo, evidentemente pagato dagli R. Colapietra, Ombre e luci nell'autunno del Medioevo. Il Regnodi Napoli nel periodo durazzesco, in Rass. stor. salernitana, XXVII (1997 ...
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Il concilio
Manlio Simonetti
Col nome di concilio, o sinodo, s’intende, nella Chiesa antica, un’assemblea di vescovi riuniti per discutere di questioni importanti che trascendevano l’autorità dei singoli [...] sulla Chiesa: la decisione del concilio diArles a beneficio di Ceciliano diventa operativa soltanto in quanto approvata del regnodi Costantino, si sviluppa a livello personale, sfruttando la conflittualità, con l’inevitabile strascico di inimicizie ...
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