Filosofo polacco (Vienna 1866 - Leopoli 1938), prof. nell'univ. di Leopoli, fondatore dell'Associazione filosofica polacca (1904), direttore (dal 1911) della rivista Ruch filosoficzny. Discepolo di F. [...] e si affiancò al movimento del Circolo di Vienna. Il suo netto rifiuto di ogni forma di psicologismo e relativismo ebbe notevole peso sugli indirizzi successivi della filosofia polacca, così come la sua teoria generale degli oggetti di pensiero ...
Leggi Tutto
Filosofo italiano (n. Torino 1947). Allievo di L. Pareyson, dopo la laurea in Filosofia a Torino (1969) ha intrapreso la carriera accademica e ha conseguito il dottorato a Pittsburgh (1980) con una tesi [...] di strumenti “filosofici” per analizzare l’utilizzo del concetto di verità nei dibattiti pubblici (Per la verità - Relativismo e filosofia, 2007). Tra i suoi saggi più recenti occorre citare Il mestiere di pensare (2014). Membro fondatore ...
Leggi Tutto
Saggista e moralista (Resina 1887 - Roma 1941). Redattore del quotidiano Il Mondo e, soppresso questo, di altri giornali (fra cui da ultimo il Popolo di Roma), avversò il fascismo (Diario politico, post., [...] suo tempo (Critica dello storicismo, 1935; Pensieri sulla storia, post., 1952). Venne così ad abbozzare un relativismo o pluralismo irrazionalistico e pessimistico, che egli poi ritrovava nelle principali manifestazioni della civiltà contemporanea ...
Leggi Tutto
Filosofo del diritto (Lubecca 1878 - Heidelberg 1949). Partecipò alla vita politica negli anni successivi alla prima guerra mondiale e fu ministro socialista della Giustizia nel gabinetto Wirth e nel gabinetto [...] di filosofia del diritto sottolineò costantemente la distinzione tra "essere" e "dovere", aderendo nel contempo a un relativismo assiologico. La terza edizione della sua Rechtsphilosophie, apparsa alla vigilia dell'avvento al potere del nazismo (1932 ...
Leggi Tutto
METRODORO (Μητρόδωρος, Metrodōrus)
Giorgio DIAZ DE SANTILLANA
Giacomo CAPUTO
Vi sono varî autori di questo nome. 1. Il più antico e il più celebre è M. di Chio, allievo di Democrito, il quale combinava [...] dei sensi: "Non ci è dato sapere nulla, nemmeno se sappiamo o non sappiamo". Il suo razionalismo raggiungeva così il relativismo: "Il tutto è ciò che ciascuno di noi può pensare". Nella cosmologia si discostò alquanto dal maestro.
2. Metrodoro di ...
Leggi Tutto
SCHLAF, Johannes
Emma Mezzomonti
Scrittore, nato a Querfurt il 21 giugno 1862, vivente a Weimar.
Al suo nome e a quello di Arno Holz, è legato l'inizio del naturalismo tedesco, che con le novelle Papa [...] e di caratteri, coi dialoghi in dialetto, con l'apparente mancanza di soluzione e soprattutto con l'introduzione di un relativismo etico che si astiene da ogni giudizio - diede alla Germania l'esempio tipico di ciò che in quegli anni s'intendeva ...
Leggi Tutto
Benedetto XVI
Benedétto XVI. – Joseph Ratzinger (n. Marktl am Inn 1927) è stato eletto al papato il 18 aprile 2005. La scelta di questo teologo sistematico bavarese, professore in varie università tedesche [...] (che dalla ragione viene 'purificata' e che deve a sua volta 'purificare' la ragione) e una denuncia allarmata del relativismo. In questo modo il papato può chiedere anche ai non credenti che il magistero morale della chiesa cattolica, in ispecie ...
Leggi Tutto
Termine ted., spesso reso in italiano con l’espressione «esperienza vissuta» o «vivente». È un termine relativamente recente, entrato nella lingua e nella cultura tedesca sul declinare del 19° sec. soprattutto [...] è individuale, irripetibile e diverso da tutti gli altri, e pertanto è incommensurabile e non confrontabile con gli altri.
Questo relativismo, che secondo Dilthey è il prezzo che vale la pena di pagare per essere finalmente liberi da ogni metafisica ...
Leggi Tutto
Calogero, Guido
Filosofo e storico italiano della filosofia (Roma 1904 - ivi 1986). Insegnò nelle univ. di Firenze (1931-34), Pisa (1934-1950) e Roma (dal 1950). Di sentimenti antifascisti, nel 1942 [...] il soggetto non può mai uscire da sé stesso per giungere all’oggetto, ma questo non conduce né al solipsismo, né al relativismo, giacché nell’orizzonte dell’io esistono comunque gli altri, ai quali però si giunge non per via gnoseologica, ma per via ...
Leggi Tutto
La libertà religiosa come tema costantiniano e anticostantiniano
Vincenzo Pacillo
Una nuova pace costantiniana per (e oltre) l’Europa? Laicità, liberta religiosa e religione civile nella società postsecolare
Sono [...] on Human Rights, in American Anthropologist, 49 (1947), pp. 539-543.
50 Cfr. sul tema F. Tedesco, Diritti umani e relativismo, Roma-Bari 2009.
51 Così F. Mastrofini, Geopolitica della Chiesa cattolica, Roma-Bari 2006, p. 66.
52 S. Magister, Chiesa ...
Leggi Tutto
relativismo
s. m. [der. di relativo]. – Teoria o concezione filosofica o scientifica fondata sul riconoscimento del valore soltanto relativo, e non assoluto, della conoscenza della realtà, o sul carattere relativo (v. relatività) di determinati...
relativista
s. m. e f. [der. di relativo] (pl. m. -i). – Seguace, assertore del relativismo: i r. classici, un r. moderno. In funzione di agg., invece di relativistico: correnti r.; filosofi relativisti.