Con la locuzione lingua cortigiana (o cortegiana o cortesiana) ci si riferisce a un’espressione usata nel dibattito di primo Cinquecento in relazione agli usi linguistici delle corti italiane (Milano, [...] privato o pratico (lettere, bandi, ordinanze, relazioni di ambascerie, ecc.) provenienti dalle di Lombardia, et un altro, che è proprio di tutta la sinistra parte d’Italia; e come tutti questi si ponno trovare, così parimente si può trovare quello ...
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Il testo narrativo è uno dei tipi fondamentali di testo riconosciuti dalle tipologie testuali (➔ testo, tipi di). Può essere definito come il risultato di un macroatto (➔ pragmatica) di narrazione, che [...] e situazionali da verbalizzare;
(c) ordine della loro introduzione nel testo;
(d) struttura linguistica degli enunciati.
Dalle un sistema di riferimenti che permetta di ricostruire le relazioni temporali sussistenti nel mondo narrato. Questo tipo di ...
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In italiano i nomi (chiamati anche, con termine tradizionale, sostantivi) sono una delle ➔ parti del discorso variabili (anche se esistono nomi invariabili) e, come accade in tutte le lingue, occupano, [...] Altre strutture si annunciano nell’italiano d’oggi, con ulteriori relazioni semantiche tra i due componenti: formaggio, pane e companatico, e sono caratterizzati dal fatto che l’ordine dei due nomi non può essere invertito (da qui il termine che ...
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Il sintagma nominale è un tipo di sintagma (➔ sintagma, tipi di) il cui elemento principale – quello che determina l’➔accordo e la funzione sintattica dell’intera combinazione – è un nome. In termini tecnici, [...] complemento che indica il possessore (come in 24) o altri tipi di relazioni avverbiali (locativa, temporale, ecc.) come in (25) e (26):
dell’ordine»]
b. carrello acquisti [«carrello degli acquisti»]
c. articoli regalo [«articoli da regalo»]
d. a ...
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Tradizionalmente prosodia è un termine della metrica classica, dove designa lo studio del verso (gr. prosōidía «accento, modulazione della voce», comp. di prós «accanto» e ōidḗ «canto»). Inizialmente indicante [...] ) e paralinguistiche (per es., lo stato d’animo del parlante). In alcune lingue se varia un morfema o di un costituente di ordine superiore (per es., in francese). L valore solo a livello postlessicale, cioè in relazione alla frase (§ 3.4). In questo ...
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Il participio è un modo non finito del verbo (➔ modi del verbo), suddiviso in una forma detta passata (amato) e una presente (amante), entrambe continuazioni dirette delle forme equivalenti latine (amatus [...] 35)
In italiano moderno, l’ordine delle parole è generalmente il non poteva sottrarsi brutalmente alla vecchia relazione (Pratolini 1988: 58)
Di il regno dei corpi, una distesa di vecchia carne d’Adamo, esalante il vino bevuto e il sudore della ...
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Per il parlante comune la comunicazione orale consiste di suoni che possono essere trascritti ortograficamente o foneticamente. Così, una parola come casa può essere resa in forma scritta come una sequenza [...] , intonational phrase), a sua volta costituito dalla relazione tra un PP forte che domina uno o quello relativo all’espressione di ordini. In italiano, enunciati July 22-26 1935), edited by D. Jones & D.B. Fry, Cambridge, Cambridge University ...
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Nel linguaggio comune si dice che una frase, un discorso, una lingua hanno una propria ‘musicalità’. Naturalmente, questa è un’affermazione tutt’altro che chiara e rigorosa. Probabilmente, è ispirata da [...] provocazione), o che non possa non farla (ordine), o che possa fare come crede ( BT è variabile, probabilmente in relazione al diverso stile dei parlanti. eightieth birthday, 12th September 1961, edited by D. Abercrombie et al., London, Longmans, pp ...
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Insieme ai nomi, i verbi e gli avverbi, gli aggettivi sono una delle classi aperte di parole dell’italiano. Essa può essere suddivisa nelle due sottoclassi degli aggettivi qualificativi (che denotano per [...] tali relazioni di ʻportataʼ fra i vari aggettivi non costituiscono l’unico fattore determinante per il loro ordine. Ad study, ms., Università degli Studi Ca’ Foscari di Venezia.
D’Addio, Wanda (1974), La posizione dell’aggettivo italiano nel gruppo ...
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Giacomo Leopardi (Recanati 1798 - Napoli 1837) ricevette nell’infanzia un’educazione tradizionale, affidata a istruttori ecclesiastici. L’analisi linguistica degli scritti del periodo 1809-1810 non a caso [...] , ecc.) o la morfosintassi (per es., l’ordine dei clitici in se gli «gli si», l’ testo, e in stretta relazione col contenuto di ogni «Placida notte, e verecondo raggio / della cadente luna», «D’in su la vetta della torre antica», «Sempre caro mi fu ...
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ordinamento
ordinaménto s. m. [der. di ordinare]. – 1. L’atto di ordinare; operazione, o complesso di operazioni, di attività, di interventi, mediante cui si dà ordine, cioè regolare disposizione, assetto, funzionamento a qualche cosa: o....
ordine
órdine s. m. [lat. ōrdo ōrdĭnis]. – 1. a. Disposizione regolare di più cose collocate, le une rispetto alle altre, secondo un criterio organico e ragionato, rispondente a fini di praticità, di opportunità, di armonia, e sim.: mettere,...