Storiografia e società
Giuseppe Galasso
Origini ed età antica
La formazione, la conservazione, la trasmissione, l'aggiornamento della memoria storica sono aspetti - distinti fra loro solo nel corso [...] Il riferimento a Polibio induce pure a ricordare come lo sviluppo della potenza romana formasse, al più tardi tra il III e il II secolo a. , però, venuta meno per questo nesso teoretico con la religione con cui l'Europa si è più immedesimata. Può, ...
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Enciclopedia delle Scienze Sociali I Supplemento (2001)
Etnici, conflitti
Daniele Conversi
Introduzione
I conflitti etnici costituiscono ormai la maggiore causa e il principale catalizzatore di guerre interne ed internazionali. La guerra fredda aveva apparentemente [...] sia stata raggiunta con la forza una sorta di pax romana, la natura effimera e illusoria di quest'ultima non ha umana o una scienza dei rapporti tra etnie, popoli, religioni e culture che possa garantire universalmente la coesistenza pacifica tra ...
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Società primitive
Adam Kuper
Introduzione
Il termine 'primitivo' deriva dal latino primitivus, che significa 'primo in ordine di tempo'. In questa accezione è usato in varie lingue europee per indicare [...] millennio.La storiografia degli antichi Greci e Romani aveva prevalentemente una dimensione regionale o nazionale età della pietra, Milano 1980).
Smith, W.R., Lectures on the religion of the Semites, Edinburgh 1889.
Steward, J., Theory of culture ...
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Mito
Marcel Detienne
Genealogia di un sapere
Riflettere oggi sul mito significa anzitutto riconoscere, e in parte subire, il fascino che la mitologia e il suo immaginario, nel senso più comune della [...] in tanti racconti assurdi e insensati le prime forme di quella che diventerà la religione per gli antichi e i barbari di ieri e di oggi. A discolpa dei Greci e poi dei Romani Fontenelle afferma che presso di loro le favole si mutarono in qualcosa di ...
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Nobiltà
Claudio Donati
Introduzione
Chi si proponga di fornire una definizione della nobiltà che ne consideri al tempo stesso le caratteristiche strutturali e l'evoluzione storica, deve preliminarmente [...] romano-barbarici, non esisteva un concetto analogo alla nobilitas romana: la lingua tedesca conserva ancor oggi, per definire il la Francia, alla fine del Cinquecento con le guerre di religione e alla metà del Seicento con le 'fronde' dei principi ...
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Legittimità
Pier Paolo Portinaro
Introduzione
Si attribuisce legittimità a un ordinamento politico quando in base ad argomenti giuridici e morali lo si ritiene degno d'essere riconosciuto all'interno [...] e legalità è debitore principalmente alla tradizione giuridica romana, i problemi cui esso fa riferimento erano già luce Max Weber, un tratto peculiare del cristianesimo rispetto ad altre religioni, come pure lo è il fatto che il suo diritto ...
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MORTE
Maurice Bloch e Carlo Alberto Defanti
Antropologia
di Maurice Bloch
Cenni storici
Tutte le culture attribuiscono un'importanza centrale all'interpretazione dei processi dell'esistenza umana. [...] culti misterici e i giochi funebri dell'antichità greca e romana.
In seguito autori quali Edward Tylor e James Frazer si della morte. Molte culture, soprattutto quelle in cui dominano le religioni semitiche, hanno miti che parlano di un tempo in cui ...
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Enciclopedia delle Scienze Sociali I Supplemento (2001)
Tempo, Organizzazione sociale del
Giovanni Gasparini
Gli orientamenti teorici
L'eccezionale rilevanza teorica del problema del tempo è ben nota e presente nella cultura occidentale, a partire dalle [...] alla presenza dei valori di cui è espressione la religione cristiana e che si traducono nell'elaborazione di peculiari l'Era Fascista (E.F.), che veniva apposta in caratteri romani a fianco della data del calendario cristiano.Il secondo livello del ...
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Proletariato
Massimo L. Salvadori
di Massimo L. Salvadori
Proletariato
Il significato originario
Il termine ha avuto origine in età romana. Esso indicava, nell'ambito della divisione della popolazione [...] la quarta come costituita da "coloro che gli antichi Romani chiamavano capite censi, proletarii o operarii".Il termine, intento di assimilarne l'atteggiamento 'razionalistico' in materia di religione, "nella forma dell'indifferenza e del ripudio", a ...
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Darwinismo sociale
Tiziano Bonazzi
Introduzione
La locuzione 'darwinismo sociale' apparve negli anni ottanta dell'Ottocento per indicare l'applicazione dell'evoluzionismo allo studio delle società umane. [...] da società dispotiche basate sulla forza a società come quella romana, fondata sul diritto, fino al government by discussion , l'uomo si affida a un elemento "ultrarazionale", la religione, che difende la sua socialità e le sue capacità evolutive. ...
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religione
religióne s. f. [dal lat. religio -onis, prob. affine a religare «legare», con riferimento al valore vincolante degli obblighi e dei divieti sacrali]. – 1. a. Complesso di credenze, sentimenti, riti che legano un individuo o un gruppo...
libro s. m. [dal lat. liber -bri, che indicava originariamente la parte interna della corteccia che in certe piante assume aspetto di lamina e che, disseccata, era usata in età antichissima come materia scrittoria; di qui il sign. divenuto poi...