Complesso di pagine dello stesso formato, contenenti testi e illustrazioni, ricavate da fogli di carta stampati o manoscritti, piegati in segnature, cuciti o incollati, e tenuti insieme da un rivestimento [...] fruitori. Nata dal clima culturale del Rinascimento, l’arte della stampa ha potuto svilupparsi in tal modo grazie alla Riformaprotestante che ne ha fatto il proprio mezzo di diffusione. La Germania è il più importante centro di produzione libraria ...
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Il complesso delle Scritture sacre dell’ebraismo e del cristianesimo (dal lat. tardo Biblia, gr. τὰ βιβλία «i libri»).
Religione
Nelle comunioni e confessioni religiose che riconoscono il carattere sacro [...] i libri ‘discussi’, che da Sisto da Siena (sec. 16°) in poi sono detti dai cattolici deuterocanonici. Nella Riformaprotestante, Carlostadio li respinse e Lutero li pose alla fine dell’Antico Testamento, come ‘apocrifi’ (onde il diverso significato ...
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Diritto
Per g. si intende il provvedimento, adottato generalmente dal capo dello Stato, di estinzione della pena a favore di un determinato soggetto. A differenza dell’amnistia e dell’indulto (Amnistia [...] , alla cui ricezione l’uomo può disporsi solo con l’auxilium Dei, che è la g. attuale di Agostino.
Con la riformaprotestante il problema della g. entra in una nuova fase. Per Lutero il peccato originale ha intrinsecamente corrotto la natura umana ...
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Componimento poetico-musicale, cantato da coro e spesso accompagnato da strumenti. Caratterizzato da una struttura strofica, l’i., già nella musica greca e poi nel canto liturgico cristiano, era destinato [...] successivi l’innografia continuò a fiorire ma con minore forza e frequenza.
Notevole importanza ebbe l’innografia nella Riformaprotestante i cui capi (specialmente Lutero, ma anche Zwingli e Calvino) furono tutti autori di inni. Tale innografia ...
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Nella Chiesa cattolica, suprema istituzione che esercita le funzioni di governo, dottrina e culto trasmesse da Gesù Cristo all'apostolo Pietro e ai suoi successori, quali suoi vicari.
Papato - approfondimento
di [...] e finanziaria, che con i suoi comportamenti non sempre ineccepibili suscitava numerose proteste; nel Cinquecento la protesta di M. Lutero diede vita alla Riformaprotestante.
Papato e modernità
Dopo il concilio di Trento, e in particolare nell ...
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Storico e teologo francese (Strasburgo 1902 - Chamonix 1999); prof. a Strasburgo (1930-38 e 1945-48), Basilea (dal 1938) e Parigi nella École pratique des hautes-études (dal 1949), nella Libera facoltà [...] delle origini, senza perdere di vista le questioni dottrinali, in cui l'eredità della Riformaprotestante, attraverso lo sforzo di comprensione storica, tende all'ecumenismo. Scritti principali: Die ersten christlichen Glaubensbekenntnisse ...
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Cardinale (Cles 1485 - Bressanone 1539); primo vescovo indigeno di Trento (1514) dopo una lunga serie di tedeschi, ebbe la porpora cardinalizia nel 1530. Fu un gran mecenate dell'arte italiana. Allargò [...] i confini della sua diocesi e, intimo consigliere dell'imperatore Carlo V, fu avversario deciso della Riformaprotestante. Preparò la città di Trento a ospitare il Concilio. ...
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Felice Peretti (Grottammare 1520 o 1521 - Roma 1590), di umile famiglia, originaria di Montalto Marche, entrò (1534) nell'ordine dei minori conventuali. Addottoratosi in teologia a Fermo nel 1548, fu predicatore [...] , tesa a mantenere, per la libertà della Chiesa, un equilibrio politico in Europa, che arrestasse però anche la marcia della riformaprotestante: la crisi della Francia, disputata tra il partito cattolico, alleato a Filippo II di Spagna, e il partito ...
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Complesso dei riti e delle cerimonie propri di un culto religioso. La formazione della l. è determinata da due motivi: la necessità di fissare in forme adatte la vita e la professione della religione, [...] furono riuniti verso il 1000 nel Missale plenarium con il formulario completo per ogni messa.
L. della Riformaprotestante. - La Riformaprotestante cercò di semplificare la struttura della l. tradizionale e di rendere più popolare il culto con l ...
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valdismo Movimento religioso originato in Francia nel 12° sec. e confluito successivamente nella Riformaprotestante.
Le origini
Il movimento valdese trae origine dall’attività di un mercante lionese, [...] nelle valli.
Il movimento valdese acquistò una totale autonomia di fronte alla Chiesa cattolica solo con l’adesione alla Riforma, decisa nel sinodo di Chanforan presso Angrogna (12 settembre 1532), nel quale si decise anche l’istituzione del culto ...
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riformato1
riformato1 agg. e s. m. (f. -a) [part. pass. di riformare]. – 1. Modificato mediante una riforma, che ha subìto una riforma. In partic., nella sfera religiosa, ordini r., congregazioni r., che seguono una regola riformata rispetto...
riforma
rifórma s. f. [der. di riformare]. – 1. Modificazione sostanziale, ma attuata con metodo non violento, di uno stato di cose, un’istituzione, un ordinamento, ecc., rispondente a varie necessità ma soprattutto a esigenze di rinnovamento...